Seguirono i due strani animali per un lungo percorso.
- Hakuna Matata... sembra quasi poesia... Hakuna Matata... tutta frenesia... - canticchiavano i due allegri.
Camminavano vicino in quel lungo corridoio largo appena per permettere a due persone di camminare l'uno accanto all'altra.
Le loro braccia si sfioravano, un paio di volte avevano incrociato i rispettivi sguardi, ma non si erano detti una sola parola.
- Sei silenziosa. – valutò Severus fissando i due animali che avevano davanti – Cosa ti turba?
- Nulla in particolare. – risposte la strega, ma il mago si rese conto che stava mentendo – Anche tu sei silenzioso. Qualcosa turba te, invece?
Severus fece un mezzo sorriso.
- Il sedere di quel facocero mi turba!
Patricia scoppiò in una fragorosa risata liberatoria. Anche Severus si ritrovò a sorridere di quella battuta. Si guardarono ancora negli occhi rendendosi conto che la tensione si era affievolita. La strega rise così tanto da doversi appoggiare alla parete con le lacrime che le bagnavano le guance.
- Ci voleva. – sospirò dopo qualche minuto asciugandosi gli occhi verdi – Non ridevo così tanto da un bel po' di tempo.
- Non soni stati anni molto felici questi. – concordò Severus; il sorriso non aveva ancora abbandonato le sue labbra sottili.
- La guerra è finita da anni, Severus. Così tanti che alcuni iniziano a non ricordarla più. Ma io... non posso dimenticare. E neppure tu. Ci è stato portato via troppo per dimenticare.
Un velo di tristezza offuscò lo sguardo della donna. Severus le afferrò una mano stringendola con dolcezza.
- Io ti ho fatto perdere molto.
Patricia lo guardò.
- Albus mi ha fatto perdere tutto, Severus. E non ho più intenzione di scusarlo. Non voglio più giustificare quello che ha fatto, quello che ha voluto sacrificare per vincere una guerra.
- Non c'era altra soluzione.
- Oh si che c'era! – gridò la strega improvvisamente adirata – Ma era più facile far fare a te tutto il lavoro sporco e buttare sulle spalle di un ragazzino responsabilità più grandi di lui. Mentre eri ricoverato sono andata a Hogwarts, c'erano zone ancora ingombre di macerie, sono salita fino la presidenza e ho parlato con Albus. Diciamo che io ho urlato contro Albus, mentre lui si è limitato a scusarsi. E' così frustrante litigare con un pezzo di tela colorata.
Severus sospirò, la capiva, la capiva così bene che poteva sentire il suo dolore e la sua rabbia verso Silente.
Anche lui aveva litigato con quel quadro in più di un'occasione.
- Non voglio più parlare di lui. – dichiarò Patricia – Non... non voglio più...
- Va bene. – acconsentì lui – Ora non serve parlare di Albus.
La strega gli lanciò un'occhiata, il suo sguardo rabbioso mutò immediatamente regalandogli un sorriso che gli fece sciogliere il cuore.
- Ooooh non sono carini Timon? – domandò Pumba commosso.
- Sì... due giraffe innamorate... - sbuffò l'altro strofinandosi le unghie sulla pelliccia.
- Invece io vedo due esseri umani innamorati follemente l'uno dell'altra, ma che non hanno il coraggio di dirselo.
- Pumba, Pumba, Pumba...- il suricata scuoteva la piccola testa - possibile che tu veda amore ovunque?
- Ma l'amore è ovunque Timon!
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Once Upon a Time
FanficSeverus Piton non è il Principe Azzurro. Severus è un cattivo. E per i cattivi non esiste un "per sempre felici e contenti"