Seguivano il sentiero da parecchio tempo ormai, la sera stava scendendo e, dentro la foresta, si faceva sempre più buio e creature sempre più strane facevano capolino dalle rispettive tane. Severus era sicuro di aver visto un ombrello con gambe e occhi saltellare dietro un cespuglio, una scopa che spazzava le foglie secche dal terreno, una pala che scava buche da sola e un paio di animali assolutamente impossibili da descrivere.
Patricia continuava a cantarellare seguita dagli animali, alcuni era riuscito a scacciarli con un paio di calci ben piazzati, altri sembravano incollati alla strega con un incantesimo e, visto il luogo in cui si trovavano e tutto quello che avevano visto, la cosa non era da escludere del tutto. Improvvisamente la sua amica si era fermata, gli animali erano scappati, il buio aveva avvolto del tutto la foresta incantata e, attorno a loro, era sceso un silenzio spaventoso.
- Tutto bene?- chiese Severus titubante avvicinandosi alla finta Alice.
- Sono stanca. – disse sedendosi su una roccia sporgente – E ho paura del buio.
Severus alzò gli occhi al cielo esasperato e scosse la testa.
- Non possiamo restare nella foresta di notte!- disse sforzandosi ad essere gentile – Potrebbero uscire strane bestie feroci e potrebbe essere pericoloso.
La donna si coprì il viso con le mani scoppiando a piangere.
- E ora che c'è?- sbuffò il mago – Cos'hai ancora?
- Ho paura delle bestie feroci!- singhiozzò l'altra – Io voglio tornare a casa!
- Credimi non sei l'unica. – mormorò Severus guardandosi attorno, sospirò rassegnato a quella situazione e si inginocchiò accanto alla ragazza – Senti Alice, se piangi è peggio, ci sono qui io... io ti proteggo.
La finta Alice alzò il viso coperto di lacrime.
- Ve... veramente mi proteggi tu?- singhiozzò tirando su con il naso.
Severus annuì, la donna gli saltò al collo abbracciandolo forte.
- Grazie, il buio mi fa così paura!
Piton ricambiò l'improvviso abbraccio, sorrise lievemente quando lei strofinò il volto umido di lacrime sulla sua camicia.
Improvvisamente una musichetta attirò l'attenzione della fanciulla che lasciò il collo del mago e scattò in piedi.
- Cos'è questa musica così bella?
Senza pensarci due volte, iniziò a correre cercando l'origine di quella melodia.
- Ehi dove credi di andare?- urlò Piton balzando in piedi, fece qualche passo cercando di intravedere la ragazza nella boscaglia – Alice!- urlò, ma la ragazza non aveva nessuna intenzione di tornare indietro e continuò a seguire la musica.
Gli tornarono in mente le parole del gatto, alterazioni delle percezioni visive e uditive. Convinzione di essere Alice. Predisposizione nel cacciarsi nei guai e nell'incontrare le persone più strane di questa foresta.
- Ehi Alice!
Ormai era sparita tra i cespugli ed era certo che l'avrebbe più sentito.
... predisposizione nel cacciarsi nei guai e nell'incontrare le persone più strane di questa foresta.
Un brivido di terrore gli attraversò la spina dorsale.
- PATRICIA!
* * * *
- Giuro che quando torna in sé gliene dico quattro! Anzi la costringerò ad assistermi nella preparazione delle pozioni più complicate e noiose che conosco. – borbottò Severus mentre spostava con poca grazia i rami degli alberi che gli intralciavano il cammino.
STAI LEGGENDO
Once Upon a Time
FanficSeverus Piton non è il Principe Azzurro. Severus è un cattivo. E per i cattivi non esiste un "per sempre felici e contenti"