Avevo appena finito tutte le lezioni di oggi, ero un po' stanca ma volevo ugualmente andare a fare un giro con Axel e gli altri tanto per staccare il cervello. Andavamo sempre alla caffetteria vicino all'università ma era da parecchio che non ci facevamo un salto per prenderci qualcosa e io avevo una voglia inspiegabile di dolce. Immersa nelle mie voglie mattutine, sentii delle mani toccarmi le spalle ed era Axel, lo riconobbi dal profumo One Million scavato nelle ossa per la quantità che ne metteva.
Tutto questo contatto, esattamente da quando?
A:<<Sei pronta per darmi un passaggio? Non voglio farmela a piedi suuu>> mi si piazzò davanti, facendo la tipica espressione da leccaculo.
<<Due regole>> e alzai due dita della mano davanti a lui <<Uno: smettila di toccarmi altrimenti ti stacco le dita e ci gioco a Shangai e due: la musica la metto io quindi non iniziare a rompere le palle>> annuì e ci dirigemmo verso la mia auto.Dopo cinque minuti in macchina mi sentii un po' osservata, ultimamente il mio migliore amico stava avendo degli atteggiamenti strani rispetto al solito.
A:<<Quindi oggi stiamo da me e più tardi usciamo con gli altri, giusto? Non ho ancora sentito Felix e Archie>>
<<Teoricamente dovremmo incontrarci direttamente in caffetteria, in pratica dipende se non rimorchiano lungo il tragitto>>
A:<<Certo che è proprio incredibile come possano fare ogni cosa insieme quei due, anche se...>> si stiracchiò, permettendomi di osservare con la coda dell'occhio il solco a V definito ed invitante che puntava direttamente la sua "isola del piacere" come la chiamava lui <<...anche noi facciamo tante cose insieme>> continuò.<<Axel, l'unica cosa che facciamo insieme, simile a quei due, è baciarci quando vogliamo far ingelosire gli altri>>
A:<<Certo, lo so, però è da un po' che non fai ingelosire qualcuno e nessuno mi balla sopra come fai tu. Ne sento la mancanza>> disse sfregandosi la patta dei jeans e appoggiando la nuca contro il poggiatesta del sedile.
<<Sei fortunato che sei il mio migliore amico altrimenti ti avrei già tirato un pugno in gola per questa oscenità>> e iniziammo a ridere entrambi. Il mio rapporto con Axel era sempre stato così, l'attrazione c'era e per un certo periodo da adolescenti avevamo provato ad uscire insieme ma a lui piaceva andare in giro a scopare e io avevo capito che volevo solo tenermelo accanto come amico. Di fatto, però, alle feste finivamo sempre per stare insieme e quando bevevamo un bicchiere di troppo scattava il "dai dammi un bacio, mi sto annoiando" oppure "mandiamo qualche messaggio contraddittorio agli altri".
Eravamo come due calamite, tanto diverse tanto attratte l'una dall'altra.
Non eravamo mai finiti a letto insieme, anche se mi ero ritrovata molte volte nella posizione di cedere seriamente alle sue attenzioni e prendermelo senza ritegno. Ero al corrente, tuttavia, del fatto che se avessi commesso un errore di questo tipo non me lo sarei perdonato e speravo che anche lui pensasse la stessa cosa in merito. Dopo poco arrivammo a casa sua, era ricco da far paura, eppure aveva sempre cercato di guadagnarsi il posto nella facoltà senza l'aiuto dei suo genitori. Adoravo questa parte del suo carattere: tenace e perseverante. Non gli importava cosa potesse fare suo padre o sua madre per spianargli la strada, quando voleva qualcosa combatteva per ottenerla solo con le sue forze.Mi buttai subito sul divano nero in pelle in salotto e feci schioccare le dita dicendo <<Signor Astor, mi prepari il solito e veloce perché non ho tempo da perdere. Ho un meeting più tardi, con dei pezzi grossi>>. Ogni volta che andavo a casa sua mi piaceva interpretare il ruolo della donna di successo con un maggiordomo, che interpretava ovviamente lui. La cosa che mi stupiva di più era quanto assecondasse le mie battute senza senso, la complicità tra di noi aveva ormai raggiunto livelli indecenti.
A:<<Certo Madame, vuole anche altro?>> mi voltai e lo vidi senza maglia indicandosi l'addome. Le spalle larghe, il petto gonfio e l'addome tonico mi misero l'acquolina in bocca. Conosceva l'effetto che mi faceva e più passavano gli anni più ne aveva assunto la consapevolezza completa.
<<Tutta questa libertà non c'era scritta sul contratto>> dissi cercando di camuffare i miei pensieri.
A:<<Era scritto in piccolo>>
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Burning Snow 1
RomanceTulip conduce da svariato tempo una vita all'insegna del sesso e del dolore. Amante del controllo e soprattutto degli istinti carnali, non ricerca più affetto o gratificazione se non attraverso l'obbedienza e la devozione. Lei è fuoco e cerca disper...