27. Tulip

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<<Raiden, che ci fai qui?>>
Se ne stava davanti alla porta, indossava un paio di jeans scuri, una felpa nera e un cappotto lungo del medesimo colore. Era alto, perciò dovetti alzare lo sguardo per incrociare i suoi occhi neri e la mia attenzione venne catturata da un borsone che teneva in mano, l'avevo già visto altre volte ma stentavo a credere ci fosse ciò che conteneva di solito.
J:<<Gli ho chiesto io di venire>> non capivo cosa stesse succedendo, non mi sentivo minacciata perché conoscevo entrambi ma le sorprese non erano affatto la mia cosa preferita.
Entrò in casa e si sedette sul divano insieme a Jay, io invece ero rimasta in piedi con le braccia incrociate ad aspettare una spiegazione.
<<Qualcuno mi vuole spiegare cosa sta succedendo?>> si scambiarono un cenno complice e tornarono a fissarmi
J:<<Ieri sera abbiamo parlato molto e volevo saperne di più su ciò che ti piacesse fare solitamente in merito al BDSM>>
R:<<E io mi sono proposto di inserirmi in una vostra sessione>> disse intromettendosi
<<Avete deciso senza nemmeno chiedermi un'opinione? Hai deciso senza chiedermi un parere>> mi rivolsi a Jay direttamente, era ancora vestito da maid e pur essendo arrabbiata facevo fatica a restare concentrata e non pensare con le parti inferiori.
J:<<Mi piacerebbe vedere prima di provare sul serio, a patto che non ti senta coinvolta con Rai>>
R:<<Per quanto mi riguarda sai già come ti vedo>>
Eravamo amici, non era mai cambiato niente pur avendo sperimentato e fatto svariate cose però mi sembrò strano che Mister Gelosia facile avesse organizzato una situazione simile.
<<Sei sicuro che ti stia bene?>>
J:<<Mi fido di te...>> si avvicinò <<...e lui non mi è apparso una minaccia, andiamo d'accordo>> mi prese per i fianchi e strinse a sè.
R:<<Non dobbiamo necessariamente fare sesso, penso sia scontato da dire>>
Cazzata.
Sapevo già come la pensasse: "una sessione senza sesso è inutile". In parte gli davo ragione, il sesso chiudeva il cerchio nel migliore dei modi ma mi sentivo appagata già solo con il dolore fisico, quindi quello diventava superfluo.
Baciai sulle labbra Jay e gli accarezzai la guancia
<<Bisogna mettere delle regole, per non inciampare in inconvenienti, sai quanto tengo a te>>
J:<<È anche per questo che mi fido>> sorrise.
Quella improvvisa fiducia mi destabilizzò un attimo, fino a poche ore prima era un problema, perché ora era ciecamente nelle mie mani?
Avrei indagato successivamente.
<<Io e Jay abbiamo una relazione quindi non è come le altre volte>> mi rivolsi a Raiden, per fargli intendere di non prendersi troppe libertà. Avevamo già avuto modo di condividere i partner sia a livello puramente sessuale sia nelle sessioni ma mai nessuno dei due aveva inserito qualcuno con quel calibro sentimentale.
R:<<Hai paura che ti rubi il ragazzo? Mi sento lusingato>> sdrammatizzò.
<<Quello che intendo è che non puoi fargli nulla se prima non chiedi a me esplicitamente e non è negoziabile. Se dico no è no...>> presi la mano di Jay e continuai <<...devo sapere le vostre safeword* e se c'è qualcosa che non va ditemelo, non fatevi problemi>>
R:<<Sai qual è la mia safeword, è sempre la stessa>>
Jeong.
Sua madre era giapponese mentre suo padre coreano ma di fatto, oltre al nome tipicamente giapponese, aveva vissuto secondo la tradizione del padre. La parola significava amore o comunque il legame che unisce due persone e tutte le azioni e i sentimenti da esso derivati. Non sapevo nulla sulla sua famiglia se non questo particolare ma immaginavo fosse sotto un regime rigido e che lasciava poco all'espressione, per questo la mia ipotesi era che avesse trovato nel BDSM un altro mezzo per sfogarsi.
J:<<Anche la mia è la stessa>>
Drago.
Non mi era ancora chiara la ragione per cui avesse scelto quella, ma avevo intuito avesse qualcosa a che fare con le mie e la sua cicatrice.
<<Fisicamente quanto mi posso spingere in là?>> mi rivolsi ancora a quest'ultimo, non mi importava ricevere le attenzioni di qualcun altro, tuttavia in un gioco simile si dovevano mettere dei paletti.
J:<<Agisci come faresti di solito e se sei incerta preferirei me lo chiedessi>> strinse le gambe, comportandosi quasi come una donna nervosa con il suo capo e mi fece sorridere. Mi stava dando fiducia e se voleva vedere prima di provare, a me sarebbe stato bene pur di farlo stare tranquillo.
R:<<Dai, Noona*. Sei così seria, non è la prima volta che mi inserisci>>
Che bastardo.
Ci stava già provando con me, sapeva che effetto mi faceva quel nomignolo e puntualmente lo usava solo quando voleva starmi tra le gambe.
<<Non urli da molto per chiamarmi in quel modo>>
R:<<Ho portato quello che ti serve>>
<<In fondo qualcosa di utile dovevi pur farlo, no?>>
Adorava quando lo denigravo e umiliavo, più lo facevo più diventava duro in tutto il corpo durante il gioco. Mi diressi verso la borsa ed esaminai ciò che c'era dentro
<<Jay, fai l'uomo di casa e aiuta Rai a spogliarsi>> davo le spalle ad entrambi ma in realtà ascoltavo attentamente i rumori, per tenerli controllati. Quando mi voltai, Jay gli stava slacciando i pantaloni e Rai aveva già il respiro corto, gli piaceva il mio ragazzo e si vedeva.
<<Hai intenzione di fargli fare tutto il lavoro?>> feci notare.
R:<<Perdonami Noona>> un brivido mi solleticò la schiena e rimase in boxer. Un paio di boxer grigi che lasciavano poco all'immaginazione e data l'erezione stentavo a credere non se li fosse ancora tolti.
"Sto più comodo senza" diceva spesso quando giocavamo, utilizzando il pretesto solo per mostrare la mercanzia e farmi venire l'acquolina in bocca.
Andammo in camera da letto visto che era molto più spaziosa e feci mettere in ginocchio entrambi.
<<Avete proprio bisogno di una punizione voi due..organizzate, fraternizzate e io non ne so niente. Non mi aspetto questo trattamento dai miei sub>>
R:<<Hai ragione Noona, non capiterà più>> abbassò il viso mentre Jay osservava attentamente sia i miei che i suoi comportamenti
<<Che c'è, tu non hai intenzione di scusarti?>> mi avvicinai e abbassai, guardandolo dritto negli occhi. Era spaesato ma curioso e adoravo il lato di lui che si metteva alla prova.
J:<<Scusami Tulip>>
Non mi facevo mai chiamare per nome durante le sessioni, era troppo reale e lo trovavo poco sexy, tuttavia, nella sua bocca mi piaceva molto di più di altri nomignoli datomi a caso.
R:<<Non chiamarla per nome>> sussurrò
<<Mi piace quando lo fa lui>> gli accarezzai il viso e chiuse gli occhi, lasciandosi andare. Avrei dovuto cercare il più possibile di farlo sentire a proprio agio, l'ultima cosa che volevo era spaventarlo per un'azione o parola poco ponderata.
<<Sai già la procedura Rai, mettiti nella posizione che più fa per te>> si alzò in piedi e appoggiò i palmi delle mani al materasso, restando con il sedere ben esposto.
<<Ricordo bene quanto ti piace scalpitare come una puttana>> dissi mentre mi alzavo <<Sfortunatamente oggi non avrai un cazzo che ti apre in due, visto che non l'ho portato>> presi un flogger nero in mano e iniziai a farlo sventolare in aria
<<Jay, mettiti sul letto e guarda quanto è pervertito il nostro amico Raiden>> si accomodò accanto a lui e vedendolo ancora teso mi avvicinai, gli diedi un bacio lungo e passionale facendolo gemere.
R:<<Mi state facendo eccitare>> mugulò, si avvicinò a noi due e mi baciò cogliendomi impreparata. Guardai il mio ragazzo con la coda dell'occhio e non lo trovai arrabbiato, anzi, sembrava molto coinvolto perciò ricambiai. In un attimo mi ricordai delle volte in cui ci eravamo scambiati saliva e vari liquidi attraverso la bocca, aveva visto lati di me a cui ripensarci non mi rendeva molto fiera.
R:<<Noona...>> ansimò tra un bacio e l'altro, accarezzai la nuca di Jay e lo spinsi verso di me per inserirsi. Non avevo l'obiettivo di una cosa a tre, ma era il modo migliore per sciogliere la tensione e per evitare incomprensioni la scelta migliore era coinvolgerlo. Raiden chiese il mio consenso prima di passare a Jay e quando lo ebbe si scambiarono un bacio così erotico che mi fece scalpitare.
<<Non penserai davvero di meritarti tutte queste attenzioni senza darmi qualcosa in cambio>> presi il viso di Rai tra le mani e lo staccai dall'altro. Mi posizionai dietro il suo corpo e cominciai a colpirlo con ciò che avevo in mano, lo scaldai per poi passare a qualcosa di più forte. Prima di colpirlo intravidi l'erezione quasi uscirgli dai boxer perciò iniziai a premere il bacino contro il suo sedere, prendendolo per i capelli e facendogli inarcare la schiena. Gli piacevano anche le donne ma con gli uomini era sempre passivo e, senza entrare troppo nei particolari, pur non avendo un pene vero ne avevo pur sempre di finti. Non potevo chiedere esplicitamente a Jay il consenso per levargli quell'unico indumento che indossava, avrei perso credibilità, perciò cercai di girarci intorno.
<<Jay che ne dici se lo denudiamo completamente? Si vedranno di più i segni e si sentirà più oggettificato di quanto non sia già>> affondai le dita a livello delle anche e spinsi, scaturendogli un verso di fastidio.
Era difficile spiegare a parole come mi sentissi quando dominavo un uomo, era un misto tra rivincita e potere con un pizzico di adrenalina. Mi sentivo viva, come se tornassi a respirare dopo tanto tempo che ero stata sott'acqua.
In risposta ricevetti un cenno del capo per acconsentire alle mie intenzioni e il suo viso si fece più rosso.
Era eccitato per me?
Era eccitato per Raiden?
O era eccitato nel vedere me con un altro?
<<Fallo tu>> mi rivolsi ancora a lui e si posizionò accanto a me
<<Sai, ho visto come ti guarda>> dissi mentre lo spostavo contro il sedere di Raiden <<Vorrebbe che tu lo scopassi o che lo scopassimo entrambi, guarda>> gli abbassai completamente i boxer e lo trovai duro come la roccia <<Tuttavia, il tuo cazzo è mio angelo e ne faccio quello che voglio. È chiaro?>>
Lo stavo avvisando, non doveva tradirmi e non ero stupida da non capire i chiari segnali di chi gli stava attorno.
<<Se ti toccassi ti troverei come lui?>> gli misi una mano sotto la gonna morbida e mi avvicinai al suo membro
J:<<Sì...>> rispose quando glielo afferrai
<<Ti sei eccitato per il suo culo, la sua bocca o il suo cazzo?>> strinsi più forte.
Non doveva eccitarsi per nessuno che non fossi io.
J:<<No...>> mugulò respirando a fatica
<<Allora per cosa? Se non rispondi te lo staccherò a morsi>> strinsi ancora e percorsi tutta la sua lunghezza
J:<<Per te...>> reclinò la testa indietro e serrò gli occhi.
<<Togli anche i tuoi>> sussurrai riferendomi ai boxer e senza pensarci due volte lo fece.
<<Bravo, angelo>> lo tirai verso di me e lo baciai dolcemente sulla fronte.
Tornai a concentrarmi su Raiden, sfogando fino all'ultimo briciolo di energia che avevo. Era da così tanto che non mi liberavo da quel bisogno che mi sentivo in cerca di qualcosa di più forte, colpivo ma non era abbastanza.
Lo sentivo urlare e gemere ma non bastava.
Usai la frusta e solo quando vidi dei rivoli di sangue scorrere sulle sue natiche decisi di fermarmi. Mi tolsi la maglia, che ormai era impregnata di sudore e rimasi in intimo, ansimante e soddisfatta. Andai velocemente a prendere il kit per disinfettare che stava nel borsone e mi avvicinai per badare alle sue ferite, rosse e calde ma prima controllai che stesse bene voltandogli il viso verso il mio. Era sudato, aveva pianto ed era ancora in fase di elaborazione. Solitamente a questo punto avremmo fatto sesso, da soli o con qualcun altro ma ci saremmo sfogati anche in quel modo.
J:<<Rai, stai bene?>> Jay si avvicinò, forse spaventato per lo stato in cui si trovava l'altro o forse solo per controllare che non ci saltassimo addosso.
<<Raiden>> gli spostai una ciocca di capelli e gli asciugai le guance con un fazzoletto.
R:<<Noona>> ansimò e mi guardò con degli occhi che imploravano le mie carezze, attenzioni e affetto.
<<Sdraiati, devo darti una sistemata>> sorrisi e lui fece lo stesso. Ci capivamo, ormai era prassi e sapeva perfettamente la procedura.
J:<<Tulip>> la mia attenzione si spostò immediatamente, non capii cosa stesse cercando di dirmi ma quando fece il giro del letto e si inginocchiò tra le mie gambe, afferrai subito il concetto. Voleva ciò che aveva avuto Raiden e questa reazione era quella che speravo.
<<Rai, vai a farti una doccia. Quando tornerai saremo qui>> non c'era una doppia intenzione nella mia frase, volevo accudirli senza far sentire trascurato nessuno e per farlo avrei dovuto fare così. L'aftercare* era qualcosa di importante e spesso si inciampava in situazioni più intime, sentimentalmente e/o fisicamente.
R:<<Ti prenderai cura di me dopo, vero Noona?>> gli presi il viso tra le mani e lo accarezzai
<<Certo>>
Non ero affettuosa con tutti e per questo non facevo BDSM con qualsiasi persona che combaciasse con le mie esigenze. D'altro canto quando trovavo qualcuno, me ne prendevo cura in modo quasi maniacale, volevo fosse una bella esperienza e che avesse un buon ricordo di me. Mi donava il suo corpo e il minimo che potessi fare era di accertarmi che stesse bene, un abbraccio non mi cambiava la vita, lo capivo più in queste situazioni che in altre.
Sentii i suoi passi andare verso il bagno e quando chiuse la porta alle sue spalle mi focalizzai finalmente solo sul mio angelo. Mi buttai a terra abbracciandolo, volevo avere la conferma che mi stesse ancora accettando.
<<Non sei obbligato a farlo>> sussurrai
J:<<Voglio quello che avete voi, voglio guardarti come ti guarda lui, desiderare il tuo tocco sulla pelle e la tua bocca su di me. Voglio provare Tulip>> inspirai il suo profumo e l'aroma dolce della vaniglia mi fece ricomporre
<<Non ci andrò così pesante con te, facciamo una prova e se non ti piace...>>
J:<<Mi fido di te, fai quello che credi>> disse interrompendomi. Incrociai i suoi occhi grigi come una tempesta e presa dal momento lo feci alzare, spingendolo a pancia in giù sul letto.
<<Ti piace provocarmi e ora devi prenderti la responsabilità del tuo comportamento>> mi abbassai e presi a baciargli le gambe, dirigendomi verso l'orlo della gonna nera. La sollevai, scoprendogli il fondoschiena nudo e baciai anche quello, mordendolo a volte. Lo schiaffeggiai, lasciandogli il segno rosso della mano e lo sovrastai mettendogli una mano sotto la pancia per farlo inarcare. Gli presi l'erezione in mano e iniziai a dargli piacere
<<Le sessioni non sono tutte uguali per me>> gli sussurrai all'orecchio e glielo morsi. Continuò a gemere fino a quando mi scostai per prendere una ball-gag* interamente nera
<<Sai Jay, io adoro i tuoi gemiti però è da tempo che voglio vederti con qualcosa in bocca>> gliela infilai in bocca e la legai dietro la nuca. Gli tirai i capelli direzionandolo verso di me e lo osservai bene, era così bello, indifeso ed eccitante. Della saliva gli colava dagli angoli della bocca e il rossore sulle sue guance non si placava.
<<Mi stavo chiedendo se si è mai preso qualcuno questo?>> mi leccai il pollice e lo passai sul suo ano facendolo irrigidire.
<<Scuoti la testa in base alla risposta e se è troppo alza la mano>> passai ancora il pollice su quella zona e ricevetti una risposta negativa quando feci pressione.
Nessuno l'aveva mai preso, gli era stato dietro come me o ci aveva provato?
Stentavo a crederlo.
<<Jay, non dovevi dirmelo..>> gli leccai il collo <<..ora il mio obiettivo sarà ottenere anche quello, io voglio tutto>>
Presi altri strumenti, colpendolo ripetutamente. Ansimava ma non urlava, strano comportamento per un novizio dato che solitamente all'inizio si lamentavano e pochi provavano particolare piacere fin da subito a meno che non fossero masochisti di base. Calcai ancora la mano, ricordandomi di non toccargli la schiena. Non mi aveva mai imposto di non farlo, ma non serviva un'intelligenza speciale per capire che toccandogliela in quel modo avrei potuto ricevere una reazione negativa. Presi un frustino e i rumori della pelle contro la sua si fecero sempre più vicini e assordanti.
R:<<Come sta andan...>> Raiden uscì dalla porta del bagno con indosso solo un asciugamano in vita, qualche fasciatura e si bloccò ad osservare Jay e poi me da capo a piedi.
R:<<Noona, posso sedermi sul letto?>> capì al volo la situazione, stavo ancora giocando e se non fosse stato per lui avrei preso una pausa tra molto più tempo. Annuii e diedi un'occhiata più approfondita ai segni, alcuni erano abrasioni che di lì a poco si sarebbero trasformati in tagli, mentre altri erano botte che sarebbero diventate ematomi.
Era meglio fermarsi lì, come prima volta era fin troppo per quello a cui ero abituata con i novellini. Avrei potuto tirare fuori la frusta e probabilmente l'avrebbe retta senza problemi ma non volevo esagerare, mi bastava quello. Ero sudata fradicia, delle goccioline scorrevano sul mio collo e il pensiero di essermi spinta oltre si fece così forte da affrettarmi a guardarlo in viso per valutare la situazione.
<<Angelo>> dissi mentre gli toglievo la ball-gag. Era sudato, ma non aveva pianto e mentre cercavo di capire come stesse mi prese la bocca con la sua. Mi baciò con un'intensità che non avevo mai percepito e ricambiai facendo il possibile per stare dietro alla sua impazienza.
J:<<Tulip>> gemette con voce rauca.
Mi spinse contro il materasso senza rendersi conto che c'era anche qualcun altro, infatti finii con la testa sulle gambe di Rai.
R:<<Non vorrei interrompervi però mi sento un po' il terzo incomodo>> mi accarezzò i capelli e percepii l'erezione pungente di Jay premere contro le mie mutandine.
J:<<Vuoi unirti?>> quella domanda mi spiazzò completamente.
Era geloso di Axel e Tyler ma stava dando il via libera ad un ragazzo conosciuto da 10 minuti di scoparmi o fare altro? Non mi era chiara la situazione.
R:<<Noona, scegli tu>>
<<Spostati>> spinsi Jay dal petto e mi divincolai da quella situazione, mi sentivo soffocare.
<<Che cazzo ti prende?! Vuoi per caso mettere alla prova la mia fedeltà? Servirmi su un piatto d'argento un altro, facendomi credere ti vada bene? So che non ti va bene, se vuoi scoparti Raiden fallo pure ma non dare la colpa a me se la nostra relazione sta andando a puttane per dei giochetti>> presi la maglietta dal pavimento e me la infilai
J:<<Tulip!>> mi chiamò mentre a passo svelto me ne andavo in cucina ma non me ne importò. Presi una bottiglia d'acqua e percepii la sua presenza più vicina.
<<Non ho niente da dirti>>
J:<<Non era un test o qualunque cosa tu abbia pensato>> mi spinse verso la penisola
<<E allora cos'era? Vuoi provare altro? Non sono abbastanza per te?>>
J:<<Abbastanza?>> prese la bottiglia e la mise sul piano dietro di me
<<Sì, abbastanza. Ogni volta cerco di darti tutto ma vuoi altro, ancora e ancora, e io non capisco. Mi vuoi o no? Ti ho picchiato Jay, mi sono bagnata vedendoti gemere con quella palla in bocca. Pensi possa andare bene una ragazza perversa come me a uno come te?>> mi prese i fianchi stringendoli.
J:<<Davvero ti sei bagnata?>> disse leccandomi il collo e focalizzandosi solo su ciò che gli aveva accesso la libido.
<<Sì>> gemetti quando con una mano mi scostò le mutandine
J:<<Cazzo Tulip, sono così eccitato che non capisco più nulla>> mi infilò un dito dentro, impaziente di avermi.
<<C'è Raiden di là>>
J:<<Se vuoi anche lui, per me non conterà niente. Voglio che tu ti senta bene come mi sono sentito io quando mi picchiavi...>> mi infilò un secondo dito e mugolai così infuocata che appoggiai la fronte alla sua
<<...Voglio che tu abbia tutto ciò che vuoi>>
Mi prese in braccio e mi portò nuovamente in camera da letto mentre Raiden se ne stava ancora seduto con la schiena contro la testata del letto come se niente fosse.
R:<<Noona..>> si alzò e mi venne incontro <<..se vuoi che vada a casa devi solo dirlo>> era poco più basso di Jay ma ugualmente alto dal mio punto di vista. Mi tirò a sè e percepii anche la sua erezione, mentre da dietro assaporavo già il desiderio dell'altro premere contro il mio sedere. Non riuscii a dire di no, perché di fatto probabilmente non ne ero convinta.

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