12.Tulip

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Ero nella mia macchina e mi stavo dirigendo verso casa di Axel, a causa della sua chiamata. In seguito a dieci minuti di nervosismo arrivai al suo palazzo, entrai nell'ascensore e mi ritrovai davanti alla porta del suo appartamento. Il mio migliore amico mi fece entrare, indossava una felpa azzurro pastello e un paio di jeans scuri, probabilmente era un po' ubriaco perché i suoi occhi erano lucidi e le labbra arrossate. Ciò che vidi una volta entrata in casa, non fu affatto piacevole, Tyler completamente ubriaco sul divano di pelle chiaro. Non lo vedevo da circa un paio d'anni e immediatamente mi riaffiorarono i ricordi, la sofferenza, gli abusi contro cui lottavo ancora e il sesso. Tanto sesso.
<<Mi hai chiamato per questo?>> dissi indicando con la mano l'uomo quasi svenuto e delirante.
A:<<Continuava a chiedere di te e io ho una tipa in camera che mi aspetta, non ho tempo di stargli dietro>> si sistemò i capelli e prese ad osservarmi insospettito o forse in cerca di una mia reazione, che si scopasse una ragazza o meno non mi importava un granché.
<<Smettila di fissarmi>> gli lanciai un'occhiata e tornai a concentrarmi su Tyler, aveva ventisei anni, i capelli neri e gli occhi color miele. Era più bello di quanto ricordassi, il fisico atletico si intuiva dalla maglietta aderente a maniche corte grigia e i jeans blu gli fasciavano le gambe toniche.
Che cazzo stavo pensando? Era un capitolo chiuso ormai.
Cercai di non focalizzarmi troppo sul suo fisico o sullo stato pietoso in cui si trovava e impulsivamente mi diressi verso la porta, avrei fatto in tempo a tornare da Jay e trovarlo sveglio se me ne fossi andata ora.
A:<<Questo non è il tuo solito profumo>> disse venendomi incontro e in risposta alzai gli occhi al cielo. Non avevo minimamente intenzione di litigare perché mi vedevo con qualcuno perciò non assecondai la sua provocazione.
Ty:<<Tulip?>> una voce calda richiamò la mia attenzione, Tyler si era alzato in piedi in un attimo di lucidità e mi stava ammirando da capo a piedi.
<<Mi hai fatto venire fino a qui per cosa, vederti ubriaco?>> lo guardai infastidita e gli arrivai a pochi centimetri di distanza. Era più alto di me, circa come Jay, quindi dovetti alzare il viso per guardarlo negli occhi.
Ty:<<Voglio che torniamo come prima>> mi mise una manco sul fianco e un calore mi invase tutto il corpo fino a farmi venire i brividi.
<<Axel, puoi andare. Me ne occupo io>> gli presi un braccio e lo trascinai verso il bagno, volevo un attimo di privacy per risolvere la situazione. Chiusi la porta dietro di me e lo feci sedere sul bordo della vasca da bagno.
<<Perché ti sei ridotto così?>> dissi mentre bagnavo un asciugamano sotto il lavandino, in modo da appoggiarglielo sulla fronte.
Ty:<<Mi manchi>> appoggiò la guancia sul mio addome e l'odore di alcool mi invase completamente le narici.
Sono troppo vicina.
<<Ti ho già detto che è finita e non mi toccare, cazzo>> mi allontanai da lui e mi prese un polso, facendomi sussultare.
Ty:<<Io... io... lo so che c'è ancora qualcosa tra di noi>> era così ubriaco che non riusciva a formulare una frase senza fermarsi per pensare a cosa dire, tuttavia si alzò in piedi avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
<<Non sei lucido>> mi girai dall'altra parte, in modo da non guardarlo, i suoi occhi erano sempre stati un punto debole per me e lui lo sapeva. Due anni fa mi ci perdevo e trovavo sollievo tra le striature delle sue iridi così calde. Ora però non ero più la stessa, ero cambiata e cresciuta. Volevo andare avanti e non avere nulla che mi ricordasse ciò che ero stata.
Ty:<<Dimmi che non provi niente>> mi prese il viso con una mano e mi sentii soffocare quando lo sorpresi fissarmi le labbra, il suo sguardo affamato lo conoscevo fin troppo bene per non sapere cosa pensasse in quel momento.
<<Smettila Tyler, l'unico motivo per cui non ti ho ancora dato un pugno in faccia è perché sei ubriaco>> dissi arrabbiata. Stava andando oltre sia con il contatto fisico sia con le pretese e io odiavo un approccio così aggressivo. Quando se ne accorse lasciò il mio viso e premette la fronte contro la mia, rassegnato forse, anche se non era da lui.
Ty:<<S-scusami>> si inginocchiò davanti a me e sussurrò <<Fammi male, voglio sentire ancora qualcosa>>. La situazione era più grave di quanto pensassi, così mi abbassai alla sua altezza e gli presi il viso tra le mani
<<Stai andando dal dottor Foster come ti ho consigliato?>> rimase fermo a guardarmi per qualche secondo e fece no con la testa. Mi faceva male vederlo così, stanco e triste a causa mia. Io mi ero resa conto di non poterlo usare per vendicarmi di chi mi aveva rovinato, ma lui no, non l'aveva ancora capito.
<<Ora calmati, dormirai qui stanotte>> mi alzai in piedi e aprii la porta.
Ty:<<E tu?>>
<<Io dormo sul divano, per te c'è la camera degli ospiti>> sentii l'urgente bisogno di una sigaretta, di sesso e di Jay. Possibilmente combaciando le ultime due, il fatto di non avergli dato un'altra ripassata prima di andarmene mi faceva incazzare ancora di più. Il mio rapporto con il sesso era conflittuale: o ne volevo tanto o non ne volevo affatto. Non avevo mai avuto mezze misure e il tempo aveva accentuato questa mia tendenza. Dopo aver sistemato Tyler nella stanza degli ospiti mi diressi verso il divano con una coperta e mi sdraiai, arrivando quasi ad addormentarmi.
Ty:<<Hai davvero intenzione di dormire qui?>> l'immagine di Tyler si fece sempre più vicina, indossava solo dei boxer neri e la mia attenzione fu attirata proprio da ciò che ci stava dentro.
<<Sì>> si mise seduto accanto a me con il palese intento di provocarmi, tanto che in seguito ad un sospiro profondo allargò le gambe spostandosi con il bacino. Si era ripreso ed era tornato ad importunarmi.
Ty:<<Ci stiamo in due, Tulip. Il letto è grande>>
<<Mi aspettavo un "e non solo">> dissi percorrendo i solchi definiti dei suoi addominali con gli occhi.
Ty:<<Penso tu l'abbia già constatato quello e più volte>> quasi assaporai il suo sguardo in fiamme sulla scollatura della mia camicia, niente in confronto a ciò che avevo provato poche ore prima però. Il pensiero degli occhi cristallini di Jay mi eccitarono in modo imbarazzante e cercai di mandare via l'esigenza di tornare a casa sua.
Mi stavo davvero fottendo il cervello per un ragazzo? No, non se ne parla.
Avvolta da questa preoccupazione, mi avvicinai ritrovandomi a carponi con le mani sulle cosce del mio ex ragazzo.
<<Stai cercando di provocarmi?>>
Ty:<<Puoi verificarlo tu stessa>> mi prese la mano e lentamente la spostò sulla sua erezione. Era sfacciato e testardo, caratteristiche che mi piacevano ma che spesso erano difficili da gestire. Trattenni il respiro, ricordandomi dei suoi gemiti che presero a farsi sempre più nitidi. Il mio corpo reagiva in maniera automatica ad un tocco familiare come il suo ma cercai ugualmente di restare lucida.
<<È sbagliato, Tyler>> con un braccio mi tirò verso di sè, facendomi trovare a cavalcioni sulle sue gambe. Gli sfiorai il tatuaggio sul braccio sinistro, assaporando il giorno in cui avevamo deciso di marchiarci, l'avevamo fatto insieme. Io avevo scelto un drago mentre lui un serpente che gli circondava tutta la zona, secondo lui il dolore ci avrebbe fatto sentire meglio.
Ty:<<Pensa a me, non pensare a ciò che è successo>> sapeva che tasti toccare, mi era stato vicino in un momento molto buio della mia vita e mi aveva accettato comunque. Tuttavia il sesso con lui, pur essendo fantastico, raffiorava in me rabbia e odio, facendomi perdere il controllo.

L'unico ragazzo con cui non avevo pensato a ciò che avevo passato era Jay, per qualche strano motivo mi ero concentrata su di lui e non su altro. Immersa nei miei pensieri, prima che me ne accorgessi, aveva già le labbra sulle mie. Un bacio ricco di passione e sentimenti contrastanti ci invase prepotentemente, cercai di resistergli ma senza riuscirci mi tenne ancorata a sè. Facendomi cedere alle sue tentazioni e invitandomi a muovermi e strofinarmi sulla sua eccitazione.
Si alzò in piedi, tenendomi avvinghiata al suo bacino con le gambe e senza interrompere il bacio mi ritrovai a letto, con Tyler sopra di me. Sapeva di non dovermi sovrastare con il suo peso ma ci provava comunque, scaturendomi qualche tipo di reazione.
<<Cosa devo fare con te>> ero confusa, stavo per ricadere nelle vecchie abitudini di fare sesso per stare meglio emotivamente.
Ty:<<Scoparmi>>

Burning Snow 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora