Capitolo 10 - respiro

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"Senza neanche pensare di dirmelo!? Attaccate la mia scuola! Spaventate e fate del male ai miei compagni! Non ne fate parola con me! Sai chi è quella stupida ragazzina rosa!? Mina, è Mina, la mia migliore amica! E ringrazia Bakugou che è riuscito a proteggerla da te o a quest'ora saresti già bello che dolorante su questo stesso pavimento! Ti ricordi il dolore che hai provato quell'unica volta in cui ho usato il mio quirk su di te? adesso sarebbe stato cento volte peggio! Dirgli che sono morta? Sul serio, e sentiamo, cosa farà il tuo intelligentissimo Shigaraki quando chiederanno il mio corpo e quando vorranno delle prove? Mi ucciderete? Ascoltami bene Dabi, se prima avevano quasi rinunciato a trovarvi in questo posto sperduto stai certo che ora non avranno pace finché non vi scoveranno. Addio covo dei villains e addio villains."
Buttò fuori tutto quello che provava, rabbia e tristezza, odio e disprezzo, urlò così tanto che era sicura l'avessero udita in tutto il palazzo, Dabi provò ad interromperla più di una volta ma lei subito minacciava di attivare il proprio potere. Dopodiché prese a piangere e disperarsi, poteva solo immaginare l'immenso e incolmabile dolore che in quello stesso istante stavano provando Mina e tutti i suoi amici
"Si sentiranno tutti in colpa... piangeranno tutti la mia morte... per niente" disse tra un singhiozzo e l'altro. Permise a Dabi di abbracciarla
"Non ci troveranno, non lo hanno fatto fino ad ora e non lo faranno in futuro" non lo disse con un tono di voce convintissimo
"Come fai ad esserne certo?" chiese lei con la testa affondata nel suo petto tanto che le lacrime salate stavano bagnando la maglietta del villain
"Lo so e basta. Se te lo avessi detto tu non ci avresti permesso di farlo"
"Perché non è giusto! È una cosa che riguarda solo me!"
"È qui che ti sbagli, ormai sei una nostra complice pur non commettendo nessun crimine in prima persona, non è più un fatto personale... per quanto riguarda il tuo corpo invece non lo consegneremo qualora dovessero chiedercelo, tanto la fama di 'spietati' già l'abbiamo" Mia continuava a piangere ininterrottamente e iniziò ad agitarsi nuovamente al pensiero del dolore di Mina.

"Io vado a parlare con Shigaraki!" fece per liberarsi dalla stretta di Dabi e uscire
"No! È fuori discussione! Lamentati con lui e ritieniti morta"
"Tanto già lo sono per tutte le persone che mi conoscevano!" Dabi non la lasciò
"Allora fai in modo di non esserlo anche per me" le baciò la fronte cercando di tranquillizzarla, Mia lo strattonò via anche se non smise di guardarlo con quegli occhi rossi dal pianto
"Voglio vedere Mina" suonò più come un ordine che come una richiesta e lei pensò di star esagerando, sapeva bene che la pazienza di Dabi aveva un limite ma a quel punto non le interessava minimamente
"Cosa?" rise lui
"Non lo ripeterò e non costringermi a minacciarti" il villain prese a ridere in modo isterico
"Tu minacciare me? Andiamo giocattolino, la cosa può risolversi molto più facilmente"
"Ha bisogno di sapere che sono viva e che sto bene" si sforzò per non scoppiare nuovamente a piangere
"Non stai scherzando" constatò il villain
"No" tutto ad un tratto Dabi si avvicinò facendola sussultare.
Iniziò a giocare con una ciocca dei suoi capelli e gliene bruciò la punta
"Che fai?" chiese impanicata Mia sentendo quel calore improvviso vicino al volto
"Stai meglio ora" disse lui prendendole il mento e baciandola
"Questa tua determinazione non mi dispiace giocattolino, potrei anche lasciartelo fare" parlò tra un bacio e l'altro. Alla ragazza le si formò involontariamente un sorriso sul volto e per esprimere la sua gratitudine lo baciò a sua volta.

Quel bacio divenne a poco a poco più passionale, Dabi le strinse i fianchi e fece avvicinare i loro corpi trascinandola con se sul letto, quando si allontanarono per riprendere fiato il villain disse
"Sai, un lavoretto di bocca gioverebbe alla causa" Mia lo guardò confusa, poi capí ed in meno di un secondo arrossì come mai aveva fatto prima, nascose il volto nell'incavo del suo collo cercando di mandare indietro l'imbarazzo
"Sei un incurabile pervertito, comunque no"
"No!? Perchè?" sembrava esserci rimasto davvero male, lei rise sotto i baffi
"Perché mi fa schifo"
"Ma se non l'hai neanche mai fatto!?" quella conversazione stava assumendo una piega fin troppo imbarazzante
"Perché tu non l'hai mai fatto... vero?" chiese Dabi preoccupato
"Certo che no! Ma posso immaginarlo e mi sale la nausea al solo pensiero"
"E da quando si giudica un piatto prima di assaggiarlo?" insisté lui, Mia si coprì il volto con le mani
"Possiamo per piacere non paragonare il tuo cazzo ad un piatto di cibo" il villain rise e prese a baciarle la clavicola.

"Girati" le sussurrò poi, lei ubbidì ritrovandosi così a non poterlo più guardare in faccia, un po' gliene fu grata visto che da un momento all'altro avrebbe raggiunto il colorito di un pomodoro bello maturo.
Il villain fece scorrere le mani sotto la maglietta della ragazza provocandole così dei brividi, dopodiché le abbassò i pantaloni e Mia lo sentì ghignare, adesso era una tale frustrazione non poterlo guardare negli occhi
"Dabi" provò a chiamarlo, lui si abbassò completamente su di lei
"Shh" le sussurrò in un orecchio e la zittì infilandole due dita in bocca. Mi andò leggermente nel panico e sentì i battiti del suo cuore aumentare
"Tranquilla, ti fidi di me?" chiese lui sempre sussurrando, non aveva ancora fatto niente e già sembrava esausto
"Beh... si, credo" rispose lei
"Credo?" Dabi ghignò. La ragazza chiuse gli occhi.
"Allora ti farò soffrire un po' di più, questo farà abbastanza male" le disse baciandole il collo, lei si rilassò un po' ma quell'attimo di tranquillità durò poco meno di un secondo.

Faceva male, faceva dannatamente male, non era bello rispetto a come lo facevano di solito, affondò la testa nel cuscino e ansimò mentre il suo corpo era mosso da quello del villain. Percepiva a malapena le sue mani che le accarezzavano la schiena
"Tutto bene?" chiese Dabi, lei non voleva rispondere, stava soffrendo ma era come se alla sua mente andasse bene così. Il moro non ottenendo risposta rallentò un minimo, Mia gliene fu immensamente grata
"Puoi dirmelo se non va bene sai?" provò a parlare di nuovo lui, lei sapeva che se non avesse detto alcunché si sarebbe fermato e non voleva
"Baciami" gli disse allora, lo sentì ridere mentre le prendeva il volto per il mento e la intrappolava in un bacio molto coinvolgente.
Mia non credeva che la propria pelle avesse potuto mai raggiungere un colore tanto acceso. Quando Dabi si staccò prese a stuzzicarle un orecchio, lo morse e lo baciò, forse per farla concentrare su un altro punto poiché riprese a muoversi velocemente.

Dopo poco venne con un gemito profondo e quando uscì da lei Mia provò una sensazione di vuoto e avrebbe urlato se solo lui non le avesse tappato la bocca con una mano. Si buttò sul letto di fianco ad una Mia ancora immobile e incapace di muoversi. Dabi si sistemò su un fianco e la guardò
"Dio se sei bella" le disse, lei non credeva di poter arrossire di più ma a quanto pare lo fece.
Ancora non riuscì a proferire parola quindi il villain si avvicinò infilando la testa nel piccolo spazio che c'era tra il cuscino ed il volto di Mia
"Non so per quanto non riuscirai a camminare"confessò guardandola con un finto sorriso angelico, lei deglutì
"Non è giusto però... tu ti sei divertito, ed io?" disse infine osservandolo con i suoi migliori occhi da cerbiatta. Dabi fece scorrere le dita lungo la sua schiena facendola così rabbrividire, la baciò e per qualche secondo furono ambedue in estasi totale, poi di punto in bianco il villain si staccò
"Ho sonno" annunciò, Mia in un primo momento rimase interdetta, poi strinse gli occhi e mise il broncio
"Sei serio?"
"Che c'è giocattolino, ci sei rimasta male?" lei continuava a guardarlo con disprezzo, Dabi ghignò
"Occhio per occhio" le fece l'occhiolino e si mise a dormire. Da non credere.

Mia capì che lo aveva fatto solo perché lei prima si era rifiutata di fargli un 'lavoro di bocca'. Era indignata. Sentendo dolore dappertutto si costrinse a sdraiarsi e diede le spalle al villain, chiuse gli occhi e provò a dormire.
Non passarono neanche cinque minuti che si sentì avvolgere in vita, abbassò lo sguardo e non fu sorpresa nel vedere il braccio di Dabi stringerla a se. Lo accarezzò e si lasciò cullare dal suono del suo respiro regolare.



Angolo autrice~
Lo so, lo so... non è sabato e molto probabilmente mi odierete. Non ho davvero scuse questa volta, mi sono semplicemente scordata di pubblicare ieri😇.
Comunque consideratelo come un augurio di buona Pasqua (per chi la festeggia).
Baci.

𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝑇𝑜𝑦 || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora