La carrozzeria all'interno di quel veicolo non era messa meglio, c'era un'odore acre nell'aria ed il tessuto del tettuccio quasi si staccava del tutto, carte di ogni tipo di bevanda e snack cospargevano i sedili scuoiati e uno dei finestrini era rotto facendo così entrare un vento fresco che sbatteva nell'atmosfera.
"Quindi mi hai davvero detto la verità, lei è viva" Mia ancora non riusciva ad uscire dal suo stato di shock, la persona che parlò le era così familiare che le fece girare la testa.
Che ci faceva lui qui?
"Incredibile, vero?" Dabi picchiettò con le dita sul cruscotto mentre la macchina iniziava a prendere velocità. Mia si sentì un paio di occhi gialli addosso
"Fammi indovinare... non le avevi detto che vi avrei accompagnato io" era proprio così, quel Pro Heros aveva centrato in pieno il punto.
Piano piano lo stato confusionale della ragazza fece spazio alla rabbia, il rancore la abbracciò graffiandola e lei puntò il suo sguardo più accusatorio su Dabi, il quale si limitò a scrollare le spalle.
Tante domande presero a turbinare nella propria testa, da tempo non vedeva una persona diversa dal gruppo dei villains, e Dabi la stava completamente evitando come se lo schienale di quel sedile potesse equivalere ad un muro di cinta
"E sentiamo, mi aspetta qualche altra sorpresa?" parlò a denti stretti, non era stata lei a comandare quelle parole che si erano fatte strada nella propria secca gola, che si erano appese alle proprie corde vocali, che avevano picchiato sui suoi denti e morso l'interno delle proprie guance.
Teneva lo sguardo fisso sulla chioma scura del villain ma si smosse quando sentì il conducente ridacchiare
"È forte" commentò quello.
Finalmente Mia trovò il coraggio di muoversi e si sporse tra i due sedili anteriori, con gli occhi che seguivano la strada, poi voltò lentamente il viso verso Dabi e lo fulminò, voleva prenderlo a calci e urlargli contro
"Dabi... che ci fa lui qui?" chiese con tono tagliente facendo cenno col capo verso il biondino al volante
"Ehi giocattolino, come pensavi di voler arrivare allo U.A.?" rispose sfrontato, cosa che fece infuriate ulteriormente Mia
"Di certo non con un Pro Heros" i due ragazzi si lanciarono un'occhiata scambiandosi battute silenziose e Mia si sentì fin troppo oltraggiata
"Hawks... ferma la macchina... ORA" disse decisa, ormai non le importava minimamente cosa avrebbe pensato il tipo alato perché lei doveva capire o avrebbe abbandonato tutto
"Non ascoltarla" disse invece Dabi facendole ufficialmente perdere le staffe.Credeva davvero che avessero superato quella fase, si erano fatti la muta promessa di parlarsi riguardo tutto sempre, eppure Dabi le celava tasselli importanti, aveva parlato con quell'atteggiamento superiore come se lei fosse stupida, come se fosse una bambola da poter prendere ed usare a proprio piacimento... un giocattolino.
Allora tutti i dubbi la investirono contemporaneamente, tutto quello che avevano passato e si erano detti forse per lui non aveva significato nulla, forse lei ci aveva dato più peso di quanto meritasse, forse aveva esagerato o aveva sbagliato qualcosa. Era possibile che solo due dannate parole uscite dalla bocca di Dabi le creassero un tale caos dentro? Il suo cuore cadde in un dirupo di tenebre e capì che lei per lui era nettamente inferiore, l'avrebbe buttata via se solo non avesse avuto il potere di rivelare il covo dei villains.
Hawks continuò a guidare e Mia non insistette sul fare una sosta, si ritrasse e affondò nel sedile posteriore appoggiando la fronte al finestrino, guardava senza osservare il monotono paesaggio che sfrecciava di fronte a lei, i suoi occhi si fecero lucidi ed il suo animo si chiuse, si rese conto di essere diventata una schiava di quella situazione e d'un tratto si ritrovò ad essere la stessa ragazzina spaventata che Dabi aveva catturato mesi prima, come se tutto quello che fosse successo dopo fosse stato solo un sogno, un film che lei aveva avuto il privilegio di vedere in prima fila.
Si strinse il bordo della maglietta con le mani e provò con tutta se stessa a ricordarsi il perché stesse facendo tutto questo... ma in quel momento non trovò la risposta abbastanza soddisfacente.
Amava Dabi incondizionatamente anche se non glielo aveva ancora mai detto, ma lui? Cosa provava? Cosa pensava? Credeva di essere finalmente riuscita a fare dei passi avanti e di essere riuscita a farlo aprire ma adesso fu come se avesse fatto dieci passi indietro tutti in una volta.Nonostante fosse persa nel suo oblìo continuò a voler perseverare in quel piano; non per Dabi ma per lei medesima; non per evitare di morire ma per dimostrare a Shigaraki che ne sarebbe stata capace; non per buttare un'occhio, anche se solo per un attimo, alla sua vecchia vita ma per ottenere informazioni che fossero utili per poter continuare quella nuova.
Troppo persa in quel suo discorsetto interiore di incoraggiamento non si accorse subito del motore della macchina che aveva smesso di ronfare sotto di lei
"Ti spiace scendere a fare benzina?" chiese Hawks a Dabi
"Sei scemo!? Come se non fossi un villain ricercato!" protestò il moro
"Non vorrai rimanere a piedi? Mettiti un cappuccio e vedrai che tutto andrà per il meglio" il dialogo si concluse così, dopo una lunga occhiata che Dabi rivolse a Hawks comprese che era una battaglia già persa in partenza. Mia osservò tutta la scena quasi senza interesse, non aveva paura di rimanere in macchina sola col biondo. Vide il villain scendere e chiudersi la portiera alle spalle non senza prima però averle lanciato uno sguardo dallo specchietto, Mia non seppe come interpretare quel gesto e non ci provò nemmeno.
"Come stai?" le domandò Hawks con voce morbida e preoccupata, quel suo sorrisetto che lo aveva accompagnato dall'inizio del viaggio si spense.
Lo scorse alzarsi le lenti gialle che gli coprivano gli occhi e rimase abbastanza destabilizzata da quella semplice domanda, forse perché provenne dall'ultima persona che mai si sarebbe aspettata o forse perché da troppo tempo nessuno glielo aveva chiesto con tanto interesse, non se lo era domandato neanche lei stessa. Così, in quel lago di incertezze, non seppe come rispondere, perché non lo sapeva come stava, non ne aveva idea e quindi decise di non proferir parola.
"Perché sei qui?" chiese Mia evitando il suo sguardo
"Quindi non ti ha detto proprio nulla eh? Credevo si fidasse, visto come parla di te" ognuna di quelle parole, una dopo l'altra, le entrò dentro e la distrusse. Una curiosità malleabile si accese in lei e subito la sua mente iniziò a viaggiare provando ad immaginarsi Dabi che parlava di loro, che parlava di lei.
Ma successivamente sentì un vuoto incolmabile dovuto alla riservatezza che ancora Dabi perseverava ad avere. A quanto pare aveva messo su un piano preciso e definito la loro relazione senza però parlarne con Mia, lei avrebbe voluto sapere, desiderava avidamente una spiegazione e non smetteva di sperare che Dabi avesse avuto delle ragioni significative, tuttavia una parte di lei era consapevole che non era così.Il villain rientrò in macchina e solo allora Mia si rese conto di non aver risposto ad Hawks, così gli lanciò una veloce occhiata prima di riprendere a guardare distrattamente fuori dal finestrino mentre il veicolo riprese a camminare. Mia sentiva addosso gli occhi dell'heros che stava guidando, si sentiva a disagio e non riusciva a reprimere il voler sapere...
Cosa diavolo ci faceva lì un heros!?
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𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝑇𝑜𝑦 || Dabi
Fanfiction"Potrei toccarti per ore" confessò Mia "Puoi farlo" rispose Dabi stringendole una mano per poi baciarla delicatamente. ~~~~~~~~ Mia è una ragazza frequentante la 1A del liceo U.A., la famosa scuola per heros. Durante il campo estivo, più precisament...