Si sarebbe avventurata per quella foresta sperduta! Dopotutto era o non era un'allieva dello U.A.!? Il suo sogno era quello di diventare un heros e questo era solo un'ostacolo da superare e che l'avrebbe resa più forte e con più esperienza, ma allora perché non era decisa all'idea?
Pensare al suo futuro da heros non la eccitava più allo stesso modo, mentre raccoglieva le poche cose che le potessero essere utili nella stanza di Dabi si soffermò su questo pensiero.
Avrebbe voluto gridare, spaccare tutto, prendere a pugni il muro ed esternare tutta la sua frustrazione.
Se non voleva essere un heros allora cosa? Cosa voleva? Nella sua mente si figurò un unico e solo nome, ma non lo voleva ammettere neanche a se stessa, lui era perfido ed un nemico.Si lasciò sedere sul letto
"Allora?" Domandò il villain appoggiato allo stipite della porta con le braccia conserte, Mia fu colta da un'idea improvvisa, le si era accesa una lampadina nella testa. Voleva Dabi, almeno per una volta, desiderava avidamente quelle mani sul suo corpo, ma lui questo non lo sapeva.
Non rispose e finì di racimolare le ultime cose infilandole in uno zainetto, prima di andare si guardò allo specchio, i suoi capelli erano cresciuti leggermente, indossava gli stessi vestiti di quando era stata rapita, li aveva lavati e adesso aderivano sulla sua forma. Successivamente si voltò e passò vicino a lui che la stava osservando non degnandolo di uno sguardo, la mascella serrata, gli occhi pieni di indigna. E, proprio come aveva pianificato, Dabi la bloccò appoggiandole una mano sulla spalla
"Credi di andare via senza salutare" le sussurrò, ancora nessuna risposta, Mia sapeva di dover insistere e mantenere la posizione.
Avrebbe ingannato un villain, sarebbe stata il villain del villain, ed era questo a renderla impaziente, ma si disse di aspettare e che il momento sarebbe giunto.Molto lentamente girò lo sguardo verso di lui iniettando i suoi occhi in quelli dell'altro, Dabi le tenne testa e lei, in tutta risposta, usò il proprio quirk su di lui.
Non l'aveva mai fatto, ora che ci pensava era da tempo che non utilizzava il suo potere. In un primo momento parve non succedere nulla ma poco dopo un dolore innato avvolse il villain, Mia sapeva di star tradendolo ma anche quando quello si gettò a terra per le doglie lei non demorse, le sue urla le squarciarono i timpani ma, nonostante questo, continuò imperterrita a tenere lo sguardo fisso su Dabi guardandolo dall'alto mentre strepitava sul pavimento e, dopo un tempo che sembrò infinito, iniziò ad affievolire piano piano il dolore fino a farlo scomparire.
Si era finalmente presa la sua rivincita per tutto quello che aveva subìto e ne era soddisfatta, avrebbe sopportato qualunque punizione perché solo ripensando a quel piacere che l'aveva invasa facendole assaporare ogni singolo secondo colmato dalle urla di Dabi si sentiva potente e viva.
Viva più di quanto non lo fosse mai stata in tutta la sua intera vita.Mentre contemplava l'accaduto quasi non si accorse del villain che aveva ripreso il controllo di se e che non si era creato scrupoli nel sbatterla al muro con tutta la forza che le sue muscolose braccia gli consentirono, Mia percepì la botta con tutta se stessa e una fitta iniziò a farsi strada nei suoi polmoni, tanto che fece fatica a respirare per qualche eterno ed asfissiante secondo.
"Davvero giocattolino?" quella voce la penetrò fin nel cervello, la testa le girava e solo in quell'istante capì di aver abusato della propria forza.
Si ricordò di una lezione che una volta il suo professore dal sonno perenne le aveva dato: non strafare dopo che il proprio quirk é stato inutilizzato per del tempo. Ma Mia non si era nemmeno accorta di star esagerando, la stanchezza l'aveva travolta solo dopo.
"Ci sei?" il villain aveva allentato la presa, parve accorgersi del malessere dell'altra, così la accompagnò a sedersi sul letto per poi inginocchiarsi di fronte a lei
"Sei stata fortunata ad averlo fatto adesso che non c'è nessuno, o Shigaraki ti avrebbe pietrificata seduta stante. Mi hai quasi ucciso" quelle ultime parole restarono lì sospese
"E questo ha comportato il mio quasi svenimento" constatò lei bevendo un po' d'acqua, non sapeva se essere sorpresa o meno dalla reazione di Dabi, lo aveva quasi ammazzato eppure lui la stava aiutando."Hai infranto le regole, giocattolino" si guardarono intensamente per la seconda volta, tuttavia ora era Mia ad essere la vittima
"So che lo vuoi, altrimenti perché avresti usato il tuo quirk su di me? Hai infranto il patto" lui le si avvicinò facendo sfiorare i loro nasi e tenendola per i polsi
"Potrei averlo fatto per vendetta" non riusciva a convincere nemmeno se stessa con quell'affermazione, figuriamoci un villain.
Non osò fare nient'altro, ma quando Dabi fece incontrare le loro labbra ne fu oltremodo contenta
"Qualcuno dovrà ricevere una punizione, ti pentirai di averlo voluto dom'attina" disse lui staccandosi e sfilandosi la maglietta, Mia intravide un luccichio psicopatico attraversargli gli occhi ma rimase comunque convinta dell'idea che non se ne sarebbe pentita, mai.Il petto di quel villain le parve una visione divina: pieno di cicatrici e piccoli tagli che si notavano solo se si guardava bene, la pelle morta che lo ricopriva terminava poco dopo il collo e ricominciava successiva ai pettorali.
Mia assaporò con gli occhi ogni centimetro e sentì le proprie guance colorarsi di un tenue colore roseo, dovette chiamare a raccolta tutta la sua forza di volontà per non gettarglisi addosso. Lasciò che lui le si riavvicinasse chiedendole l'accesso nella sua bocca, accesso che lei non si dilungò a negare.
Tutto quello che poco prima i suoi occhi avevano gustato adesso le sue mani lo stavano esplorando, lui era suo. Più di quanto lo fosse stato in tutto quel tempo. E Mia si convinse anche del fatto che Dabi non lo stava facendo solo per accontentarla, ma che era quello che desiderava o non si sarebbe dato tanto disturbo
"Vacci piano" sussurrò lui quando la ragazza gli morse il labbro, ma lei non si fermò, era affamata e ne voleva ancora e ancora.Dabi le spinse delicatamente le spalle per farla allungare sul materasso e per stendersi a sua volta su di lei, senza preavviso le sfilò la maglia e le bloccò i polsi sopra la testa mentre continuava a riempirla di baci, baci che si spostarono sul collo lasciandole segni, Mia gemette per il piacere. Era incredula, non poteva credere che finalmente stava succedendo. Ad ogni secondo che passava il suo battito accelerava e il suo respiro diveniva più affannoso.
Dabi assaggiò ogni centimetro del suo corpo, le morse l'interno coscia e le accarezzò la ormai rimarginata ferita sul polpaccio, quando rispuntò nella visuale di Mia presentava un sorriso malizioso, nei suoi occhi un bagliore di eccitazione. Mia fece sfiorare le loro labbra azzerando il poco spazio che li separava
"Dabi" lo chiamò facendo ricorso a tutta la sua forza di volontà, ma più che un nome suonò come un gemito
"Si?" parlò lui senza mai smettere di far vagare la mano fra le cosce della ragazza
"Ti voglio dentro di me" decise di optare per la richiesta diretta e concisa.
Il villain rise, la baciò e le chiese l'accesso leccandole leggermente il labbro inferiore. Quando si staccarono poiché a corto di fiato Mia disse
"Però io non... non ho mai..." abbassò gli occhi, Dabi le scostò una ciocca di capelli dal viso arrossato
"Tranquilla giocattolino" non aveva idea del perché lui si stesse preoccupando tanto per lei ma in quel momento era troppo in estasi anche solo per pensarci.Mia vide la mano dell'altro aprire uno dei cassetti del comodino di fianco al letto e da lì estrarne un preservativo, mentre Dabi lo apriva Mia si concesse un momento per osservare quel corpo divino che si stagliava su di lei.
In quegli ultimi attimi di lucidità le divenne finalmente chiaro che era letteralmente scesa a patti col diavolo... e che la cosa non le dispiaceva.
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𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝑇𝑜𝑦 || Dabi
Fanfic"Potrei toccarti per ore" confessò Mia "Puoi farlo" rispose Dabi stringendole una mano per poi baciarla delicatamente. ~~~~~~~~ Mia è una ragazza frequentante la 1A del liceo U.A., la famosa scuola per heros. Durante il campo estivo, più precisament...