24 - Più confusi che mai (pov. Sakusa - Atsumu)

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Kiyoomi "sono-così-confuso" Sakusa

Dovettero passare quasi due settimane perché la Torre di Corvonero fosse nuovamente abitabile. Bloccato con il resto della sua Casa in Sala Grande, Sakusa non aveva aspettato altro per giorni. Tuttavia, adesso sarebbe stato difficile per lui abbandonare la Stanza delle Necessità dove un solo suo pensiero bastava perché quelle meravigliose salviette igienizzanti spuntassero sul suo comodino. Trasportò quindi i suoi pochi averi con riluttanza fino all'aquila guardiana, entrò in Sala Comune e poi nel proprio dormitorio. Sospirò; la stanza era esattamente come era sempre stata, eppure gli apparve più pulita del solito. Pensò agli elfi domestici e a tutto il lavoro che dovevano aver fatto. Quella sicuramente non era la Stanza delle Necessità, ma almeno era ordinata e abitata da sole sei persone anziché settanta.

Era già tardi e Sakusa voleva evitare di rimanere alzato oltre la mezzanotte. Si fece quindi una doccia veloce e si stese chiudendo la tende del proprio baldacchino. L'indomani sarebbe stato il suo compleanno e tutto ciò che avrebbe voluto fare era rimanere tranquillo e per conto proprio tutto il giorno. Sapeva benissimo, tuttavia, che avrebbe dovuto combattere contro i suoi amici per ottenere quella tranquillità.

"Iniziamo con l'addormentarci prima che possano farmi gli auguri." si disse tra sé e sé "Domani si vedrà".

"Non si è ancora alzato il festeggiatoo??" si svegliò con le urla di Ennoshita al di là delle tende. Sakusa finse di non sentirlo.

"Ci sono i regali da scartare!" si unì Shirabu.

"E la torta." aggiunse Osamu. Kiyoomi continuò ad ignorarli tutti. Dopo parecchi minuti, finalmente i compagni persero le speranze. Lasciarono il dormitorio e Sakusa poté uscire. Aprì le tende e come ogni anno trovò una pila di regali ai piedi del suo letto. Indossò i guanti e iniziò ad aprirli: per prima cosa gli occhi gli caddero sul pacco a forma di scopa. La sua era ormai abbastanza vecchia, ma rimaneva ancora uno dei modelli più belli e costosi sul mercato. Non riusciva a immaginare, quindi, chi mai avesse potuto permettersi di comprargliela:

"Al nostro Capitano con l'aiuto di tanti piccoli, grandi aiuti.
Continua così!!"

recitava il biglietto, ed era firmato dall'intera squadra di Corvonero ma anche da Ennoshita, Kenma, Komori ed i suoi genitori. Sorrise ed accarezzò il manico della sua nuova Firebolt 11 per diverso tempo prima di passare ad altro. Afferrò uno scatolo rettangolare parecchio pesante e incartato con attenzione e maestria. Il biglietto era assolutamente più schietto del primo e riportava solo il nome del mittente: "da Wakatoshi Ushijima." Sakusa non si stupì di trovare un regalo da parte sua: sebbene a scuola si parlassero a stento, i due si conoscevano da parecchio tempo grazie allo stato di sangue delle loro famiglie. Inoltre, avevano stretto molto allo stage sportivo a cui avevano partecipato entrambi solo l'estate prima. Scartò il pacco con curiosità e vi trovò delle nuove protezioni per il volo. Erano di ottima qualità, semplici e senza inutili decorazioni che avrebbero potuto trattenere lo sporco. Le ammirò per qualche secondo e poi le mise da parte.

Passò ad un altro pacchetto, sempre rettangolare ma molto più piccolo e sottile. Il biglietto portava la firma di suo cugino:

"So che ti ho già preso parte della scopa (hai aperto quella per prima, vero?), ma non ho resistito!
Se non esponi questo regalo in bella vista mi offendo!!"

strappò la carta e trovò una fotografia incorniciata con lui e Komori come unici protagonisti. Entrambi erano venuti decisamente male e alla fine dello scatto la sua figura iniziava a fuggire lasciando il posto alla sorellina di Motoya sporca di fango.

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