26 - Grifondoro vs. Tassorosso (pov. Akaashi - Hinata - Atsumu)

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Akaashi

Akaashi guardò l'orologio e decise che per quel giorno sarebbe potuto bastare con lo studio. Chiuse il libro e si rivolse ai propri compagni di dormitorio e studio:

"Io vado al Campo di Quidditch per vedere gli allenamenti di Bokuto. Venite con me?"

"Per vedere Bokuto?" scherzò Ennoshita, poi rise "No, io passo. Sono un po' indietro con Trasfigurazione."

"In effetti a Kuroo farebbe piacere se lo andassi a vedere." fu il turno di Kenma.

"Solo a lui farebbe piacere?" pensò Akaashi, ma si limitò ad annuire, felice di avere compagnia.

"Vengo anche io." si aggiunse a sorpresa Osamu "Se i Grifondoro giocassero bene potrebbero vincere la Coppa di Quidditch soffiandola ai Serpeverde, e io muoio dalla voglia di vedere Tsumu perdere! Meglio vedere i progressi del cavallo su cui ho puntato."

"In effetti sarebbe divertente vedere perdere quell'idiota proprio all'ultimo." rise Sakusa parlando del suo ragazzo.

"E poi devo ancora vendicarmi per bene per la punizione di Washijo." aggiunse ancora Osamu. Akaashi non seppe se ridere o rabbrividire per (il povero?) Miya. Ad ogni modo prese a dirigersi verso l'uscita del Castello e gli altri lo seguirono.

Sugli spalti del Campo trovarono Suga.

"I Corvonero dovrebbero smetterla di accoppiarsi con i Grifondoro!" commentò questi non appena li vide "O rischiamo di ritrovarci con tutta la Casa sugli spalti!"

Assistettero agli allenamenti relativamente in silenzio per un po' fin quando Osamu non riprese il discorso che ormai da troppi giorni a questa parte non faceva che ripetere a Sakusa:

"Allora ti ha stregato?"

"Non ha fatto nulla del genere." rispose il Capitano senza neanche avere bisogno di chiedere a chi si riferisse.

"Sta tenendo in ostaggio la tua famiglia?" Sakusa gli rispose con uno sguardo truce al quale Osamu rispose trattenendo il fiato:

"È così, non è vero? Se non puoi parlarne basta che tu batta le palpebre due volte e io saprò cosa fare." Kiyoomi sospirò e così fece il portiere.

"D'accordo, non ha preso in ostaggio nessuno." concesse "Ma che mi dici dei cupcake? Ne hai mangiato qualcuno sospetto di recente? Gira voce che qualcuno abbia sparso dolcetti ripieni di filtro d'amore per il Castello." con la coda dell'occhio Akaashi vide Kenma irrigidirsi e purtroppo sapeva esattamente il perché.

"Chi mai può essere tanto stupido da mangiare dei dolci trovati a caso fuori dalla Sala Grande??" chiese esasperato il misofobo e Kenma si strozzò con la bibita che stava sorseggiando. Akaashi soppresse una risata e passò a concentrarsi su Bokuto. Sentì a malapena, quindi, Osamu rispondere:

"Forse tu non saresti il tipo da mangiare cupcake sospetti, ma sicuramente Tsumu è il tipo da spargere filtri d'amore in giro solo per il puro gusto di fare casino."

Nel frattempo, in campo Bokuto aveva segnato un ennesimo punto per la squadra A e Kuroo – portiere della squadra B – non gli stava risparmiando nessun insulto. A quell'azione, i due erano stati raggiunti dal Capitano e presto anche da tutto il resto della squadra.

"Vi vedo tutti molto carichi, ragazzi! Gli allenamenti programmati per mercoledì e venerdì restano, ma direi che siamo più che pronti per l'ultima partita."

"Sì!!" si infervorarono subito Noya, Tanaka, Yamamoto, Bokuto e Hinata.

"Vedrete, prenderò subito quel boccino!!" urlò l'ultimo eccitato. Akaashi rise e pensò quello che – con tutta probabilità – stavano pensando anche i suoi compagni di Casa seduti accanto a lui:

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