Severus decise di ascoltare la giovane Grifondoro, che anche questa volta, si era contraddistinta per il suo acume e per la sua notevole saggezza.
Se fosse stato per lui non ci avrebbe messo un secondo a cacciare Fiona, non prima di averla affatturata e umiliata pubblicamente davanti a tutti i suoi studenti. Ma stavolta aveva deciso di essere diverso.
Cosa gli aveva portato perseverare nei suoi comportamenti? Nulla, assolutamente nulla. Anzi, qualcosa si, ovvero perdere l'unica donna che gli piaceva e che a sua sorpresa, ricambiava quello speciale interesse.
Così mise da parte la sua rabbia e si accordò con le tre donne sul da farsi.
Prima di tornare in camera però c'era una cosa più importante da fare. Parlare con Hermione.
Severus allora le chiese un momento, appena fuori dall'ufficio della preside.
"Hermione senti, io credo di doverti delle scuse." Iniziò mortificato il pozionista. Il suo sguardo era cupo, si fissava in imbarazzo le punte delle scarpe.
"Ah si? Per che cosa? Per avermi scopata, invitata fuori a cena e poi abbandonata senza una spiegazione? E per aver continuato a farmi credere di avere una storia con Fiona? Beh, credo proprio di meritarmi delle scuse." Il tono della giovane strega era piccato, ma lei lo fissava con dolcezza e compassione.
"Non ti ho fatto credere di stare con lei."
"Non mi hai fatto credere nemmeno il contrario se è per questo!"
"Hai ragione, ti chiedo scusa. Solo che mi vergognavo molto. Lei mi aveva messo in difficoltà, sapevo che provava ancora qualcosa per me e avevo paura di non saper gestire la situazione."
"Così hai pensato bene di non chiedere aiuto a nessuno, di reprimere i tuoi sentimenti e metterli sotto al tappeto pensando che in qualche modo tutto si sarebbe risolto? La maturità di un quindicenne! Bravo Severus, ottimo modo per sviluppare rapporti interpersonali sani."
Sul volto di Hermione comparve un lieve sorriso di soddisfazione. "Credo che tu debba abbandonare i vecchi meccanismi che finora non ti hanno portato da nessuna parte e accogliere dei nuovi modi di gestire ciò che senti, Severus. Io davvero, sono molto interessata a te, ma non posso vivere questa cosa tra noi con la paura che tu possa sparire o peggio ancora, essere qui ma ignorarmi quando qualcosa va storto. Siamo due adulti, con ottime capacità oratorie e di comprensione, quindi ti invito, in caso tu voglia approfondire questa... cosa... con me, a parlarmi ogni volta che se ne presentasse la necessità. Se tu mi avessi parlato di Fiona, io ti avrei ascoltato e non sarebbe cambiato niente. Anzi, probabilmente adesso avremmo sperimentato tutte le mosse del kamasutra, avremmo testato tutti gli anfratti del castello e saremmo decisamente più rilassati."
Severus non si aspettava un discorso del genere. Ancora una volta Hermione lo aveva sorpreso: era diventata una donna saggia, comprensiva e decisamente affascinante.
Lui la guardava, con occhi sognanti, ma questa volta la differenza era che lui non era stato drogato, ma consapevolmente voleva stare con quella donna incredibile. Così si avvicinò, le prese il viso tra le mani e a fior di labbra le sussurrò "Sei magnifica Granger, e non hai idea di quanto tu mi sia mancata."
La baciò, era uno di quei baci che sottintendeva tutte le parole non dette, le emozioni dimenticate e il tempo perduto, quello in cui avrebbero potuto viversi come due persone adulte.
"Ora è meglio che tu vada, sennò la tua dama potrebbe insospettirsi" Hermione gli accarezzò il petto, bramando quelle labbra sottili appena percepite in un bacio incredibilmente dolce. Quel tocco fece rabbrividire Severus, che le strinse la mano.
Era chiaro che lui non voleva andarsene.
***
Severus rientrò nelle stanze di Fiona, più lucido che mai. Ma il piano era chiaro, fingere fino a nuovo ordine. Così sedendosi sul divano scomodo della donna, dove lei lo stava aspettando con una mise che non lasciava spazio ad interpretazioni, le diede un leggero bacio sulla guancia.
"Ma come, non mi vedi da un'ora e mi baci così?"
"Scusami cara, ma sono decisamente stanco" Severus non voleva baciarla né fare sesso con lei, si sarebbe fatto una vacanza ai Caraibi con James Potter piuttosto, ma se le sue colleghe lo avevano avvertito della chiara eventualità.
"Oh no mio stallone, tu adesso mi soddisfi. Io ho fatto di tutto per conquistarti e adesso non mi scappi."
Così dicendo Fiona salì sulle gambe del pozionista, che adesso era immobile e quasi soffocato dal seno prosperoso della strega. La sua testa era immersa nel suo petto e sentiva l'erezione aumentare nei suoi pantaloni.
"Lo sapevo che mi volevi Sev, l'ho sempre saputo" Fionà iniziò a muoversi velocemente, spingendo la sua intimità su quella di Severus. In un baleno scese dalle gambe di lui e si inginocchiò. In quel momento il mago pensò che forse una fellatio avrebbe dato fine a quell'imbarazzante teatrino, ma non sapeva di cosa quella donna era capace. Si ricordava come avessero fatto sesso anni prima, di come lei fosse selvaggia e accomodante. Ma questa volta lui si sentiva decisamente in imbarazzo e mentre lei, voracemente, prendeva in bocca il suo pene duro, lui non riusciva a fare altro che pensare ad Hermione, nuda e posizionata sulla poltrona del suo ufficio pronto ad accoglierlo.
Chiuse gli occhi ancora più forte e si lasciò cullare dal rumore delle labbra di Fiona che succhiavano avidamente la sua lunghezza. La sua mente era altrove, stava godendo ma aveva la consapevolezza di voler essere da un'altra parte, con un'altra donna.
Fiona si staccò, e con un colpo di bacchetta spogliò entrambi. Era così eccitata da non accorgersi lo sguardo perso del suo amante. Con un movimento rapido si posizionò sulla lunghezza dell'uomo, svettante e pronta. La fece sparire completamente nella sua intimità con un colpo secco delle anche e iniziò a muoversi furiosamente.
I suoi gemiti si facevano sempre più forti, finché ad un certo punto si fermò.
"Severus, tutto ok?" Sentiva il piacere dell'uomo affievolirsi dentro di lei e strabuzzò gli occhi. Poteva un filtro d'amore fare quell'effetto? Voleva Severus e da quello che le era parso, anche lui la desiderava, ma di certo non voleva un uomo impotente sotto di lei.
"Possiamo fermarci se vuoi" Adesso gli accarezzava i capelli ma lui continuava a tenere gli occhi chiusi.
"Si, scusami, ma sono davvero esausto. Non so cosa mi sia successo, Potremmo riprendere da qui anche domani, che dici cara?"
Severus dannazione, non riesci a fingere meglio di così? Si chiedeva il mago decisamente imbarazzato.
Si alzò con uno scatto, spostando la donna sul lato del divano e si chiuse in bagno.
In quel momento Severus Piton, la spia di Silente che era riuscita a fingere in maniera impeccabile per anni tra le schiere di Mangiamorte del Signore Oscuro, seduto sull'angolo della vasca da bagno, fu colpito dalla piena consapevolezza di essersi completamente e irrimediabilmente innamorato di Hermione Granger.
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Ritornare
Fanfic"In greco, ritorno si dice nóstos. Álgos significa sofferenza. La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare." M.K Se la strada per la felicità avesse origine là, dove tutto il dolore ha avuto inizio? Hermione...