Capitolo 9

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L'anno scolastico era cominciato.
Hermione sembrava diversa.
Ginny glielo aveva detto, quel pomeriggio a Hogsmeade, davanti ad un bicchiere di acquaviola "Sei radiosa Hermione! Era da tanto che non ti vedevo così! Forse l'ultima volta è stata dopo che avevi scopato Eric per la prima volta, ah si, cosa dicevi? Che era il più grande stallone che avessi mai incontrato?"
"Smettila Ginny, potrebbero sentirci, sono un'insegnante adesso!"
"Che ha per caso fatto un voto di castità?"
"Che scema! No, ma non vorrei che tutti ai Tre Manici di Scopa sapessero la mia vita sessuale..."
"A proposito, niente da raccontare su quel fronte??" Ginny era sempre la solita, le piaceva stuzzicare la sua migliore amica.
"Gin, sono al castello, cosa vuoi che succeda? Anche se la vita sessuale di Minerva è più movimentata della mia, non ho nessuno con cui potermi sciogliere un po'..."
"Minerva? Oddio, non ci voglio pensare. Beh, qualcuno ci sarebbe... Gazza? Neville? O il pipistrello?"
"Beh...ti dirò che quest'ultimo sicuramente sarebbe molto più nelle mie corde, peccato che stiamo parlando di Piton e non mi sembra proprio una buona idea..."
"Quindi ci hai pensato?" Ginny strabuzzò gli occhi.
"Beh, la prima sera al castello siamo saliti sulla torre di astronomia e abbiamo parlato.
Io mi sono avvicinata, non so perché, ma mi sembrava giusto. Non per baciarlo o altro, ma per dirgli che non era la persona orribile che pensa di essere. Solo che quando mi sono avvicinata sono stata invasa dal suo profumo di erbe, di pulito e di tabacco. E per un momento avrei voluto, diciamo... approfondire quel contatto. Ma niente di più. Sono passati tre mesi e non è successo nulla"
"Non ti posso lasciare sola un attimo eh! Hermione, non ti cacciare nei guai, mi raccomando. Ma segui il tuo cuore. Sempre."
Le parole della sua migliore amica avevano sempre un effetto calmante, quando Ginny non parlava di sesso almeno! Si congedarono così, ed Hermione decise di tornare camminando al castello decisamente rincuorata.
Pensava a quel periodo a scuola, al suo rapporto con i colleghi e inevitabilmente a lui.
Tutte le mattine si incontravano nel parco di Hogwarts, per fare jogging. All'inizio si erano bellamente ignorati, ma poco dopo avevano iniziato a correre insieme, in silenzio.
Era un momento tutto loro. Si erano avvicinati un po', anche se tra loro rimaneva un certo imbarazzo.
La mattina stessa Piton le aveva chiesto i suoi programmi per Natale. Cosa avrebbe fatto lei? Non ci aveva pensato.
"Penso che rimarrò qui" gli aveva risposto sorpresa da quella domanda.
"Allora ci ubriacheremo in sala grande insieme!"
Ripensava a quello scambio, sembrava così strano rapportarsi con lui in quel modo. Piano piano si stava rendendo conto di provare una sorta di tranquillità stando vicino a Severus, tutti i momenti insieme, anche i più banali, la facevano sentire in pace. Quasi protetta.

"Granger, ti sei presa un'ora d'aria?" Severus camminava verso di lei, facendo levitare un cesto pieno di erbe.
"Si, ne avevo bisogno, ho visto Ginevra, abbiamo recuperato un po' di tempo insieme. E tu? Sempre al lavoro?"
"Non perdo mica tempo come fai tu, devo preparare delle pozioni. Poppy sta esaurendo le scorte. Ti va di aiutarmi stasera?"
Era un invito?
"Alle nove ti aspetto nel mio laboratorio Granger, non un minuto di più."
Era un ordine, non un invito.
***
Alle nove in punto Hermione si ritrovò a bussare all'ufficio del pozionista. Entrando trovò il camino acceso, lui seduto sulla poltrona, mentre sorseggiava un bicchiere di vino.
"Vuoi bere?"
"Si, grazie, ne ho proprio bisogno. Ho corretto un sacco di compiti e sono decisamente stremata."
"Beh, non penserai mica di scampartela. Abbiamo un sacco di lavoro da fare."
Hermione appoggiò il calice di vino dopo due sorsate e seguì Severus nel suo laboratorio. Iniziarono a lavorare insieme, chiacchierando.
"Quindi, tu... sei... bisessuale?"
La strega non si aspettava questa domanda, così a bruciapelo.
"Beh, se mi piace una persona non mi interessa se è uomo o donna, mi piace e basta. Perché mi fai questa domanda?"
"Così, per sapere..." ma la risposta del suo vecchio professore non sembrava averla convinta fino in fondo.
"Volevi sondare il terreno, Severus?" Hermione rispose ammiccando, sapeva di aver appena segnato un punto a suo favore.
"Ti piacerebbe Granger..." Severus le rispose ridendo, senza alzare gli occhi dal tagliere.
In quel momento un denso fumo si alzò dal calderone di Hermione. Piton immediatamente la raggiunse, posizionandosi dietro di lei.
"Mescola lentamente, due giri in senso antiorario, in questo modo" appoggiò la mano sulla sua e continuò a sussurrarle le istruzioni all'orecchio, con la sua voce profonda.
Il tono era sensuale e lascivo. Hermione boccheggiava. Erano vicinissimi, lei poteva sentire nitidamente l'odore di erbe e di tabacco del pozionista.
"Brava, così, piano."
Severus stava giocando con il fuoco.
Hermione in quel momento era immobile, sentiva il calore dell'uomo sul suo corpo, la mano di lui era morbida, liscia.
A quel punto lei cercò più contatto, si sentiva sfacciata.
Se lui stava giocando allora lei avrebbe fatto altrettanto, in fondo cosa aveva da perdere?
Molto lentamente lei inarcò la schiena, facendo aderire il suo sedere all'intimità di Severus.
Lo sentì sospirare nelle sue orecchie, in modo languido.
"Granger, ti scotterai."
"Mi è sempre piaciuto giocare con il fuoco professore..."
Quella frase fece impazzire Severus, il rigonfiamento nei suoi pantaloni non poteva più essere nascosto.
Hermione lo sentiva, marmoreo sul suo sedere. Iniziò così a muovere il bacino, in un modo lento e sensuale.
Piton, con la mano libera, afferrò il fianco di Hermione, facendole sentire maggiormente che la desiderava.
I movimenti della giovane strega si facevano sempre più spinti e il silenzio fu rotto dai sospiri di entrambi. La mano libera di Severus raggiunse il seno di Hermione, lo strinse in modo languido, anche lui adesso stava facendo dei leggerissimi movimenti con il bacino, spingendosi verso di lei.
L'aria era tesa, ma loro erano decisamente rilassati e infatti nessuno dei due inizialmente sentì il continuo bussare alla porta che giungeva dal piano superiore.
"Severus! Severus!" Una voce femminile mise fine a quel momento.
I due si staccarono velocemente, rossi in viso ed eccitati in modo spropositato.
"Rolanda, sono in al piano di sotto!"
"Ah Severus!...Oh, ciao Hermione" Madama Bumb sembrava sorpresa, ma non lo diede certo a vedere. Rimase immobile davanti alla porta del laboratorio, quasi certa di aver interrotto qualcosa.
"Mi chiedevo se vi andasse del Brandy, me ne hanno appena mandato una bottiglia dall'Irlanda. Ci raggiungete?"
"Imbottigliamo queste pozioni e vi raggiungiamo Rolanda." Il tono di Severus era agitato e sbrigativo. Lui era immobile dietro al bancone: la sua erezione dirompente doveva essere nascosta.
"Va bene, non metteteci troppo. Minerva ne ha bevuti già tre bicchieri, non vorrei vi perdeste lo spettacolo per stasera prevedo confidenze piccanti!!"
Dopo essere rimasti soli, Piton si avvicinò a Hermione, spostandole una ciocca di capelli delicatamente le disse sottovoce:
"Non ti facevo così sfacciata Granger..."
"Non ha ancora visto niente professore..." rispose lei maliziosamente, stampandogli un bacio umido sull'angolo della bocca.
Il pozionista rimase immobile mentre la ragazza saliva verso l'uscita.
"Dannate femmine, mi faranno perdere la testa!"

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