Quella sera Piton era davvero esausto: aveva passato l'intera giornata a correggere compiti, sbrigare faccende e preparare pozioni, non lavorava così sodo da settimane.
Aveva imparato che stare con Hermione gli dava una gioia immensa, ma non aveva ancora capito come utilizzare il suo tempo e quindi si ritrovava spesso indietro con il lavoro.
Non l'aveva vista quel giorno, sapeva dell'incontro con Ginny e sapeva anche che l'amica sarebbe stata aggiornata sulle ultime novità: c'era un matrimonio da preparare!
Era seduto sulla poltrona, con la scrivania finalmente sgombra e un bicchiere di vino mezzo vuoto davanti. Si guardava intorno e pensava a tutto quello che era successo da quando la giovane Grifondoro era arrivata al castello.
Gli aveva letteralmente cambiato la vita, in modo prepotente era entrata nelle sue abitudini e aveva squarciato il silenzio della sua esistenza con un sorriso smagliante e radioso. A quel pensiero Severus sorrise, non era mai stato così felice nella sua vita.
Ripensò a quanto era stata stupido nel tacerle la storia di Fiona, a quanto era stato stupido ad elemosinare una notte di sesso a quella donna che le ricordava così tanto Lily, che ormai era un pensiero lontano, nascosto nelle pieghe più recondite del suo cuore.
Un rumore lo ridestò dai suoi pensieri, qualcuno bussava alla porta.
"Avanti" disse il mago con tono severo sperando che non fosse un'altra scocciatura di quell'infinita giornata.
La porta si aprì mostrando Hermione vestita di tutto punto.
"Ciao, ho pensato che potremmo cenare qui stasera..." Così dicendo era già seduta sulle sue gambe.
"Mi sei mancata e sinceramente la cena qui va benissimo, anzi, sono così stanco che non riuscirei neanche a camminare fino alla sala grande".
"Oh, che peccato, io che mi ero immaginata una serata, un po', come dire... movimentata" Hermione gli passò un dito sulle labbra, lo fece scivolare fino alla cintura e con un movimento improvviso si impossessò del pene del pozionista.
"Ah beh, per quello io ho sempre energia..." Severus sorrise malizioso, non vedeva l'ora di godere di quelle mani e di quella bocca.
"Allora vieni con me..." Hermione si alzò, camminando lentamente verso la stanza dell'uomo, che la seguiva incantato.
Arrivati davanti a letto, lei lo spinse con forza sul materasso, il mago non aveva idea di cosa avesse in mente la donna di fronte a lui. Poteva però dire che l'aveva stupito, anzi, continuava a farlo. Non si immaginava che lei, quella dolce e innocente Grifondoro fosse così sfacciata, così calda e passionale, che sapesse godere e far godere. Era così sfrontata quando si trattava di sesso e aveva per il piacere del suo compagno un rispetto assoluto: lo leccava, lo succhiava, lo faceva impazzire con tutto quello che aveva davanti, mantenendo sempre uno sguardo impertinente e desideroso.
In quel momento Hermione guardò l'uomo con occhi focosi, e iniziò piano a sfilarsi gli abiti.
"Uno spogliarello Granger? Mmm... interessante". Lui sentiva già il tessuto dei pantaloni tendersi, le faceva sempre quell'effetto, si induriva all'istante.
La donna continuò a spogliarsi con una lentezza quasi snervante, muoveva le mani accarezzandosi le cosce, i seni, si mordeva le labbra, si toglieva le scarpe con una sensualità disarmante.
Severus non poteva resistere, non riusciva a credere a cosa vedevano i suoi occhi: lei era davanti a lui, con un reggiseno di pizzo nero che lasciava intravedere i capezzoli sotto a quell'insignificante strato di stoffa. Certo, il perizoma era sexy, ma il punto forte erano i reggicalze divinamente ornati che le fasciavano le gambe, quell'immagine sublime e dannatamente erotica rendevano la sua erezione incontenibile.
Per quanto lui deglutisse, sentiva sempre la bocca completamente asciutta, non si aspettava di finire la giornata in quel modo, non si aspettava di vedere Hermione in quelle vesti lascive solo per lui.
Lei si avvicinò, salendo sul letto iniziò a toccargli tutto il corpo. Le sue mani vagavano sulle gambe ancora vestite dei pantaloni scuri, vedeva la durezza del suo amante e la desiderava ardentemente. Con un incantesimo fece svenire i calzoni e lasciò l'uomo solo con gli slip, decisamente messi alla prova.
Piano raggiunse Piton posizionandosi sopra di lui, adesso le loro intimità si sfioravano e lei aveva iniziato una danza erotica strusciandosi contro il suo pene: lo sentiva durissimo contro il perizoma decisamente bagnato e piano lo scostò, lasciando che il suo clitoride toccasse il membro di Severus ancora coperto.
"Hermione, così mi farai venire un infarto. Non so se arrivo al matrimonio..."
L'uomo sospirava, tutta l'aria gli usciva in maniera così sensuale dalla bocca che la strega si fiondò per baciarlo, succhiò quelle labbra che aveva immaginato di avere per tutto il giorno e decise di osare di più. Si sfilò le mutandine e con un colpo di anca si accomodò sopra la faccia del pozionista, lasciandogli poca possibilità di fare altro se non leccarla e Severus non era di certo scontento, anzi.
Cominciò a baciare le grandi labbra, con i denti mordeva delicatamente la carne e con la lingua esplorava tutto il piacere di Hermione, che aveva iniziato a mugolare. Le mani del pozionista tenevano Hermione stretta a lui, palpandole il sedere e piano si ritrovò a cercare, con le dita libere, di farsi strada verso l'ano. A quel contatto lei respirò forte, ma si abbassò dando la possibilità alle mani dell'uomo di penetrarla: sentiva il piacere ovunque. Non si aspettava che lui la prendesse dietro, ma era ben contenta di accoglierlo, anzi, con piccoli movimenti di bacino aveva iniziato a muoversi in maniera circolare. Sentiva la lingua di Severus vorticare senza sosta sul clitoride e le sue dita affondare nel suo sedere, non avrebbe resistito a lungo. Con un movimento veloce si scostò, lasciando il suo amante a bocca asciutta... o quasi: "Dove credi di andare signorina? Non ho ancora finito con te" invece Hermione liberò il cazzo svettante di Severus e ci affondò sopra. I movimenti erano veloci e ritmati, ma via via che lo cavalcava, tutto perdeva il senso, sentiva solo di essere invasa da un piacere incredibilmente potente.
"Si si, cavalcami così" Severus era davvero su di giri, tutto ciò che lo circondava aveva perso interesse e solo Hermione che saltava selvaggiamente sopra di lui, brillava di un colore acceso: l'amore.
"Perché non approfondisce il contatto di prima, professore?" Quando le piaceva chiamarlo così, la faceva sentire potente e con tutta l'autorità della quale si sentiva investita si staccò dall'uomo ma solo per girarsi e dargli le spalle, mentre lui continuava ad essere sotto di lei, sdraiato.
Allora la strega lo aiutò ad entrare dietro, iniziando a muoversi lentamente.
"Sei così stretta..." ma Hermione non lo sentì, perché il piacere aveva cominciato a uscire prepotente. Sentiva tutta la durezza di lui dentro il suo ano e quella sensazione era meravigliosa.
Dopo interminabili minuti, Hermione si staccò, lasciandosi spostare e sovrastare da Severus, che ora imponeva su di lei. Con un colpo di reni la penetrò nuovamente, provocandole un urlo.
"Si Severus, non ti fermare, fammi venire..."
La danza dei due amanti era instancabile, i loro movimenti erano coordinati per raggiungere il massimo piacere, che arrivò poco dopo.
Hermione venne urlando, e nel caos delle sensazioni che le vorticavano dentro gridò "Ti amo".
Severus sentì chiaramente quelle due parole che lo aiutarono ad aumentare il ritmo. E dopo pochi colpi, venne dentro ad Hermione.
"Ti amo anche io, piccola."
I due amanti si staccarono, sistemandosi abbracciati sotto al lenzuolo.
"Severus?"
"Si, amore?"
"Come mi hai chiamato scusa?" Hermione era decisamente incredula
"Amore, perché è quello che sei. Il mio amore."
"Sabato sera siamo invitati a Grimmauld Place da Ginny ed Harry." La strega cercò di dire quella frase nel modo più veloce possibile.
"Fai sempre così con gli uomini Granger? Li seduci e li scopi per ottenere ciò che vuoi?" Sorrideva, ed era decisamente strano vedere Severus Piton sorridere così.
"Esatto, sarei stata un'ottima Serpeverde, non trovi?" Lo baciò con passione, accarezzandogli il viso.
"Oh si, decisamente. Ah, in veste di tuo futuro sposo ho deciso di organizzare una cena con Rolanda Poppy e Minerva per dare loro il grande annuncio. Non riesco ad immaginare le loro facce!"
Entrambi risero di gusto, stringendosi più forte. Erano felici e liberi di essere sé stessi, erano felici di sposarsi.
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Ritornare
Fanfiction"In greco, ritorno si dice nóstos. Álgos significa sofferenza. La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare." M.K Se la strada per la felicità avesse origine là, dove tutto il dolore ha avuto inizio? Hermione...