Mi accompagnarono in un nascondiglio, alla periferia sud di Regis City. Mi sembrò di entrare in uno stabilimento industriale, o per meglio dire, un deposito di smaltimento rifiuti. La loro navicella era sporca, piena di incrostature di ruggine e decisamente lenta, ma non commentai. Rimasi per tutto il tempo seduta al mio posto, le palpebre abbassate. Forse pensarono che mi ero addormentata, a causa della stanchezza, perché nessuno venne a disturbarmi.
Quando atterrammo, Damian venne verso di me e mi posò il suo lungo braccio sulle spalle. "Qui saremo al sicuro" mi spiegò. "Lo abbiamo trovato per caso e lo abbiamo riadattato. Lo so, non è il massimo, ma almeno non dobbiamo preoccuparci di essere rintracciati o organizzare estenuanti turni di guardia, visto che i muri esterni sono talmente spessi che i sensori termici e di movimento non li oltrepassano!" sorrise, come se ci fosse qualcosa di divertente in ciò che aveva appena detto: evidentemente stavo perdendo il senso dell'umorismo, perché in quel momento avrei solo voluto fuggire da lì.
Erano stati una prigione, ecco che cos'erano quei complessi alti e praticamente senza finestre! Mi fece strada tra i corridoi stretti e semibui, illuminati da vecchissime lampade florescenti, che emanavano una luce biancoverdognola; ad ogni passo sentivo il senso di soffocamento diventare più profondo: ero in una gabbia.
Per una frazione di secondo, mi ritornò la visione della casa di Iliakòs, quando per la prima volta ero entrata nel suo salone, luminoso e caldo, nonostante la pietra con cui era costruito. Fu un colpo al cuore: il senso di nostalgia mi saturò l'anima e la sua mancanza, aggravata dalla totale assenza di notizie su di lui, divenne dolore puro.
"Vieni, puoi dormire nella mia stanza. E' spartana, ma ha un bagno privato" mi invitò Damian, aprendo una pesante porta in ferro.
La stanza mi diede l'impressione di essere rivestita di cemento, illuminata da fiochi neon e da un piccolo led sulla scrivania. Il letto però era grande, anche se aveva un'aria dismessa. Tutto, dal pavimento in linoleum ai mobili di vecchio legno dell'era pre-Ryut, mostrava lo stile di un tempo così lontano che ne avevo solo una vaga conoscenza.
Quella stanza mi ricordò che ero tra gli umani, con il nostro modo particolare di percepire le case come dei rifugi e non come un nido accogliente in cui essere felici e rilassati. Ero in un centro dei Segnalati, un posto sicuro, secondo Damian, dove i Ryut non avrebbero potuto trovarmi, dove Iliakòs non avrebbe mai saputo rintracciarmi.
Sospirai, cercando di rimandare giù il groppo che avevo in gola.
"Vedo che sei stanca..." credette di intuire il mio accompagnatore, troppo lontano dai miei veri pensieri. Andò ad aprire un armadietto e ne tirò fuori una divisa mimetica, marrone e verde, la squadrò prima di porgermela: "Questa dovrebbe andarti" mi fissò con il suo sguardo sempre sicuro di sé. "L'avevo preparata per quando ti avrei trovata, perché ero intenzionato a non fermarmi fino a che non ti avessi riportata al sicuro!"
Quel discorso fece vibrare una nota stonata nel mio cervello, ma gli sorrisi comunque: "Grazie, Damian" furono le uniche parole che riuscii a pronunciare, ancora troppo sconvolta dalla situazione.
Si avvicinò in silenzio, mi poggiò le mani calde sulle spalle, fissandomi concentrato:
"Rilassati, Jewel, ora ci sono io a proteggerti..." credendo che fossi scioccata dalla mia fuga nella foresta e dalle settimane vissute in mezzo ai Ryut.
"Lo so, Damian... lo so. Ho solo bisogno di riposare un po'. E' stata dura là fuori..." lo illusi.
Annuì, mi abbracciò stretta, carezzandomi la schiena, poi uscì dalla porta. Un istante prima di richiuderla alle sue spalle, si voltò e mi suggerì: "Quando hai fatto, mi trovi in mensa: segui questo corridoio fino in fondo e scendi le scale di due piani"
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Come artigli sul vetro
Ciencia FicciónDi solito nei libri di fantascienza arrivano gli alieni, invadono la terra e inizia una guerra estenuante che dura secoli. I Ryut invece hanno sempre mostrato il loro animo pacifista, da quando sono arrivati sul nostro pianeta, hanno ripristinato i...