10 • Ricordi •

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Sii sempre come il mare che
infrangendo contro gli scogli,
trova sempre la forza
di riprovarci.

(Jim Morrison)

La ragazza sentiva il respiro farsi più veloce e il cuore martellare contro la gabbia toracica, stare ad una distanza inferiore a cinque metri da quei uomini le faceva ribrezzo, non capiva come fossero capaci di rapire delle persone o ucciderle senza battere ciglio.

Lei e il corvino si misero seduti ad un tavolino accanto al loro 《Siamo vicini a loro.》disse la ragazza a bassa voce, per non farsi sentire, premendo l'auricolare 《Va bene, noi ci stiamo avvicinando. State attenti.》rispose il moro 《Dov'è Zoe ?》chiese poi 《È più avanti con Trevis, tranquilla.》rispose Theo attraverso l'aggeggio elettronico.

Julie lasciò un sospiro, più tardi l'amica avrebbe scoperto di tutto quello meglio sarebbe stato, non voleva che si trovasse in pericolo.

I due si guardavano intorno attenti e nervosi, uno di loro incrociò lo sguardo della ragazza che gli sorrise gentilmente per poi portare lo sguardo sul corvino, già intento ad osservarla. Iniziò a muovere la gamba sotto il tavolo freneticamente e a tamburellare le dita sul tavolo mentre gli uomini iniziarono a parlare.

Non si capiva molto, d'un tratto avevano alzato la musica a tutto volume ma, riuscirono a capire che stavano parlando di un magazzino abbandonato. La ragazza si girò con il viso dal lato opposto, per non farsi vedere, e alzò le sopracciglia, le sembrava tutto una cosa da film ma era tutto reale, purtroppo.

Continuò a tamburellare i polpastrelli sul tavolo e a muovere sempre più velocemente la gamba sotto il tavolo 《Se non la smetti di muoverti ti lego alla sedia, Bambi.》disse lui facendo sobbalzare la ragazza attenta alla conversazione nel tavolo accanto, alzò gli occhi al cielo togliendo la mano dal tavolo. Alcune volte, Ryan, sapeva essere davvero insopportabile.

Le fece cenno di alzarsi quando la conversazione tra i due si era conclusa, videro gli amici poco distanti da loro e li raggiunsero, Theo e Trevis li guardarono chiedendo con lo sguardo se avessero scoperto qualcosa e il corvino fece un leggero cenno con il capo.

Restarono per un'altra oretta e poi se ne andarono, la ragazza prima di uscire salutò il cameriere, che stava facendo avanti e indietro per i tavoli, Zoe le pizzicò un braccio sorridente mentre lei alzò gli occhi al cielo. Durante il tragitto si dovettero fermare ad un semaforo rosso, tutto accadde troppo in fretta per anche solamente realizzare, due macchine che venivano da due direzioni opposte non si fermarono.

La ragazza sentì il rumore dei mezzi mentre si scontrarono, chiuse gli occhi di scatto mentre il cuore iniziava a battere più velocemente, le persone nelle macchina davanti a loro scesero subito dai loro veicoli per vedere se le persone stessero bene, impauriti scesero anche i ragazzi.

I cofani delle auto erano completamente accartocciati ma rilasciarono tutti un sospiro di sollievo quando videro uscire le persone dalle auto. Si avvicinarono per vedere se fossero feriti, Julie continuò a guardare le macchine con  sguardo impaurito, il respiro e il battito cardiaco irregolare, Ryan fece per avvicinarsi ma il moro lo precedette.

《Eih, eih, è tutto ok. Stanno bene.》disse mettendole le mani sulle spalle facendo spostare lo sguardo della ragazza su di lui 《N-non-》avrebbe voluto dirgli che non riusciva a respirare ma non ci riuscì, Theo capì al volo.

Stava avendo un attacco di panico, non era la prima volta che le capitava ma vedere quella scena le aveva fatto tornare in mente i ricordi di quando era più piccola.

Quando aveva undici anni fece un incidente con i genitori, si sentì staccare dallo schienale del sedile, ci sbattè violentemente contro  per poi vedere tutto nero. Passò una settimana in ospedale, con la flebo attaccata al braccio e un polso fasciato.

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