13 • Febbre •

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Non sottovalutate mai
le persone buone.
Sono buone, non stupide.


Il venerdì era finalmente arrivato 《Forse è meglio che resti a letto》iniziò il moro, Julie alzò un dito per bloccarlo, tossì e poi parlò 《Non se ne parla, sto benissimo.》disse, Theo alzò gli occhi al cielo sospirando e mise in moto la macchina.

Il giorno precedente era stata tutto il giorno a letto, le era venuta la tosse ma per lei non era nulla di che. Arrivarono a scuola e si riunirono agli altri, quel giorno sarebbero andati alla gita.

Julie si trovava nel cortile della scuola mentre aspettava, come gli altri studenti il momento per raggiungere i bus, sentì due braccia stritolarla, spalancò gli occhi per la sorpresa.

Si girò e vide una ragazza dalla carnagione scura 《Fortunatamente stai bene, eravamo preoccupati.》disse, la ragazza corrucò la fronte ma poi guardandola meglio si accorse che era una delle ragazze del lago 《Io sono Molly.》disse raggiante tendendo una mano verso di lei 《Julie.》disse afferrandola per poi coprirsi la bocca con la mano libera mentre tossiva 《Stai bene ?》chiese Molly 《Oh si, è solo un po' di tosse.》rispose.
Si stava preoccupando per lei e neanche la conosceva.

Molly aveva la carnagione scura, gli occhi verdi e dei capelli scuri ricci.

Salirono sull'autobus e Julie si mise seduta vicino a Zoe, dietro di loro si trovava Ryan seduto vicino ad un ragazzo della loro classe.

Durante il tragitto Zoe tartassò Julie con domande sul castano, le stava scoppiando la testa ma non voleva che la ragazza ci restasse male perciò continuò a seguire il discorso negando tutte le sue fantasie.

Quando scesero dal mezzo si ritrovarono in un prato enorme, pieno di fiori e di alberi, si vedevano le farfalle volare da un fiore all'altro.

Sul viso di Julie spuntò un sorriso, amava la natura, quando si trovava a casa sua passava i pomeriggi interi a fare delle corone con i fiori, presi durante il tragitto per tornare a casa da scuola, seduta sull'erba del giardino.

Videro altri autobus arrivare dai quali scesero code di bambini felici, la ragazza individuò la mora e gli altri bambini dell'orfanotrofio.

I professori li fecero mettere seduti per terra, Molly si mise vicino alla bionda-cenere, la professoressa Smith, di biologia, iniziò a parlare e la ragazza prese appunti distratta ogni tanto dalle lamentele sulla materia di Molly.

Si fecero le dieci e gli insegnanti decisero di lasciare un po' di tempo libero ai ragazzi e ai bambini i quali iniziarono a correre per tutto il prato. Julie si mise seduta accanto ai suoi amici portando con sé la ragazza, si appoggiò con la schiena al tronco di un albero.

Mentre parlavano lei iniziò a tossire, il moro si sporse verso di lei ma alzò una mano per dirgli che era tutto ok, Trevis le passò una bottiglietta d'acqua e una volta aver bevuto lo ringraziò.

Lì vicino a loro c'era anche un laghetto, ci si avvicinò pulendosi le mani e bagnando di poco il collo, d'improvviso aveva un caldo tremendo. Gli altri si erano alzati e stavano ancora parlando, incrociò lo sguardo del corvino ma lo distolse subito, non si erano più parlati dal mercoledì pomeriggio.

Mentre ascoltava distrattamente ciò che stavano dicendo i suoi amici vide Chiara avvicinarsi a Clarissa, scattò sull'attenti e fece qualche passo in avanti per poter sentire meglio 《Potresti allacciarmi la scarpa per favore ? Non sono capace.》chiese lei dolcemente sorridendole, anche gli altri dietro di lei si avvicinarono,《Che c'è la mamma non ti ha insegnato a farlo ?》chiese sorridendo inviperita mentre gli occhi della bambina si riempivano di lacrime.

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