Capitolo 33

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"La signorina Granger non potrà finire la sua lezione oggi".

Deglutì.

"Oh," fece il broncio Monsieur DuBois, guardando avanti e indietro tra loro. "Spero che vada tutto bene".

Lui girò gli occhi su di lei, caldi e aggressivi. "Temo di no".

Lei fece un'inspirazione tremolante e cominciò a spostare il tovagliolo dal suo grembo. Draco mise una manciata di galeoni sul tavolo, scusandosi con Monsieur DuBois e promettendo di salutare sua madre.

Mentre lei si alzava dal tavolo, raccogliendo i suoi appunti, la mano di Draco si alzò per guidarle il gomito intorno al cancello e sul marciapiede. Agitò una mano sbarazzina all'insegnante di design d'interni prima di scortarla in direzione del punto di apparizione più vicino.

Avevano otto isolati. C'erano nuvole temporalesche nel cielo.

Lui le mollò il gomito dopo il primo isolato. Lei si sforzò di seguire il suo ritmo.

Lui cominciò a schioccare le nocche e a scrocchiare il collo dopo il secondo isolato, mancando per un pelo di essere investito da un taxi.

"Draco..."

"Da quanto tempo complotti con mio padre?"

Lo guardò mentre si fermavano a un angolo trafficato. I suoi occhi erano caldi, scrutavano le strade e sfrecciavano intorno a lei.

"Lo dici come se lavorassimo insieme", disse lei.

"Non è così?" Lui inspirò un respiro. Poi camminò quando il segnale girò.

Le ci volle un attimo per capire. Lui la lasciò sul marciapiede e lei si sforzò di raggiungerlo.

"Cosa ti ha detto? Se lo definisce qualcosa di diverso dal ricatto, allora ti ha mentito".

"Non sei l'unica che ha stretto un accordo con lui, Granger". Sentì la sua voce tremare. Lo guardò deglutire mentre sfrecciavano intorno a un gruppo di bambini. "Non avresti dovuto farti coinvolgere in questa storia".

Saltò qualche marciapiede per raggiungerlo mentre lui sfrecciava per la strada.

"Come hai fatto a trovarmi lì?" Cercò di attenersi alle domande facili.

"Ho chiesto il tuo orario a Madame Michele".

Abbassò lo sguardo sui suoi piedi che si muovevano rapidamente. Era andato prima da Madame Michele, aveva interrotto la sua mattinata e poi l'aveva rintracciata. Lei voleva toccarlo. Voleva calmarlo.

Lo sentì ridacchiare, e lo vide scuotere la testa per qualcosa che gli passava per la testa.

"Hai finito quelle lezioni", sibilò lui.

Lei lo raggiunse, ma si fermò. Erano al settimo isolato. Ancora uno prima che potessero Materializzarsi. La folla si diradava mentre l'Incanto Repello-Babbano vibrava su di loro.

"E i soldi, Draco? Le prossime tre rate?"

"Gli ho detto di ficcarseli su per il culo" ringhiò lui.

Si avvicinarono a un piccolo vicolo prima della fine dell'isolato. Se fosse riuscita a farlo calmare prima che si fossero Materializzati...

"Abbiamo bisogno di quei soldi, Draco. La Malfoy Consulting sta già a malapena a galla. Devo continuare a frequentare quei corsi..."

"No!" Lui le afferrò il gomito e la portò nel piccolo vicolo, appena prima del punto di Materializzazione. Il resto dei Babbani continuava la sua giornata, tirando fuori gli ombrelli. Lui le puntò un dito in faccia. "Non metterai più piede in quella sala da tè, mi hai sentito, Granger?"

The Right Thing to Do | Rights & Wrongs Saga [1] | TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora