Capitolo 1

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Rimpiangeva ora la scelta di scarpe che aveva fatto. Aveva scelto i suoi "tacchi comodi", come li chiamava Ginny. "Comodi" significava solo che non erano tanto alti da farla cadere. E che erano brutti. Se ne rese conto quando si accorse che si abbinavano perfettamente ai pavimenti stantii e polverosi dei corridoi sotterranei del Ministero.

"Hermione."

Alzò gli occhi dalle scarpe per trovare Harry che camminava verso di lei.

"Harry. Com'è andata? Hanno... Pensi che...?"

"È difficile da dire". Lui si spinse via i capelli dalla fronte, guardando in fondo al corridoio verso le porte da cui era venuto. "Hanno un sacco di prove, come sai. Mi hanno fatto un sacco di domande sul quinto anno e sulla Umbridge, ma ho cercato di dar loro i dettagli su...su..."

Harry balettò, e Hermione guardò i suoi occhi che si velavano mentre distoglieva lo sguardo da lei. Era passato solo un anno e mezzo, quindi capiva la sua esitazione.

"Malfoy Manor" finì per lui.

"Già." Harry deglutì, e Hermione lo rivide tenere in braccio Dobby sulla spiaggia come se fosse ieri. "Ma non mi hanno lasciato dire molto" continuò. "Avevano la mia testimonianza sulla notte in cui Silente è morto". sbatté di nuovo le palpebre, quasi un tic "...ma ho cercato di modificarla per includerlo di più. Non me l'hanno permesso. Hanno detto che era già 'nel fascicolo'".

Hermione annuì, guardando dietro di lui le doppie porte. Sentiva il battito del cuore nelle orecchie.

"È lì dentro" disse Harry.

Hermione fece scattare gli occhi verso quelli verdi di lui. Quelli di Harry penetrarono nei suoi, alla ricerca di... qualcosa.

"Giusto. Voglio dire, certo che c'è. È il suo processo". Trattenne il respiro.

"Non gliela sta rendendo facile, non credo".

"Cosa vuoi dire?"

"Voglio dire che lui....non sembra che stia lottando molto duramente. Sembra quasi annoiato".

Hermione tornò a guardare le porte dietro Harry, annuendo.

"E sembra..." si interruppe. "Beh, immagino che lo vedrai".

Hermione sentì di nuovo il battito del cuore fin nelle orecchie. Lo avrebbe rivisto per la prima volta dalla Sala Grande, magro e affranto al tavolo dei Serpeverde, con sua madre che gli stringeva il braccio. Non l'aveva cercato. Non nei corridoi, non sotto le lenzuola bianche che coprivano i caduti, non mentre andava alla Camera dei Segreti con Ron, ma era una ragazza stupida.

"Sarò qui per te quando uscirai".

Guardò di nuovo Harry. "Oh, Harry, no. Hai fatto abbastanza. So che devi tornare di sopra".

"Sei sicura?" Ed eccolo di nuovo alla ricerca di qualcosa.

"Sì, assolutamente". Si incollò un sorriso sul viso e gli strinse il braccio. "Vengo a cercarti di sopra quando finisco. Possiamo andare a pranzo, magari?"

"Sarebbe fantastico." le sorrise lui.

Harry si voltò e cominciò a camminare per tornare agli ascensori. Lo richiamò: "Harry!" Lui si voltò verso di lei. "Grazie", disse. "So che eri... esitante..."

"No, avevi ragione, Hermione" rispose lui. "Era la cosa giusta da fare". Si voltò e continuò a camminare.

Hermione ascoltò i suoi passi ritirarsi lungo il corridoio. Un'eco diversa da quella che facevano le sue scarpe da ginnastica. Sorrise, pensando al suo cambiamento. Le scarpe eleganti di pelle di drago erano doverose in certe situazioni, supponeva, come un processo del Wizengamot, ma aveva visto Harry indossare sempre più spesso quelle e altre scarpe eleganti. C'era da aspettarselo dal Ragazzo-Vivo-e-Morto-e-Risorto, come Rita Skeeter lo chiamava nei suoi articoli, in modo così artistico e conciso. Le richieste per le sue apparizioni pubbliche stavano aumentando, e la sua celebrità sembrava tutt'altro che diminuire. Partecipava ai galà, organizzava commemorazioni per i membri dell'Ordine deceduti, apriva orfanotrofi per i bambini che avevano perso la famiglia. Anche Hermione aveva la sua giusta quota di galà ed eventi pubblici, ma veniva richiesta solo se Harry poteva partecipare, e a volte solo se Ron poteva completare il trio, cosa resa più difficile in quei giorni in cui Ron era fuori a giocare a Quidditch per gli irlandesi.

The Right Thing to Do | Rights & Wrongs Saga [1] | TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora