Capitolo 8

1.8K 97 14
                                    


Il sabato mattina trovò Hermione che inciampava nel suo bagno alla ricerca della Pozione Anti-Sbornia Non aveva mai preso una sbronza, quindi non era sicura che questa lo fosse. Si sentì leggermente meglio dopo aver bevuto la pozione prima di ricordarsi che doveva uscire per il lavoro entro venti minuti.

Mentre si vestiva si ricordò che Draco sarebbe stato all'allenamento di Quidditch oggi, e quindi molto probabilmente non si sarebbe fermato al Cornerstone. Hermione si guardò corrucciata allo specchio. Sembrava così stanca, con le occhiaie intorno agli occhi. Poi si rese conto che non erano occhiaie, era il mascara che non aveva tolto prima di infilarsi nel letto.

Si mise a ridere e andò a lavarsi la faccia.

Sentendosi molto più fresca, si diresse fuori dalla porta verso il punto di smaterializzazione.

"Signorina Granger! Da questa parte!" Il giornalista con la telecamera la chiamò mentre entrava in Diagon Alley. Lei proseguì senza rispondere. "Che progetti hai per il tuo compleanno di domani?"

In effetti era una buona domanda. Il suo ventesimo compleanno le era appena piombato addosso. Era sempre stata più grande del resto dei suoi compagni di classe, ma entrare nei vent'anni quando Ginny ne aveva appena compiuti solo diciotto era molto strano.

Harry aveva accennato che l'avrebbero portata a cena; non aveva davvero altri programmi in mente. Morty le aveva scritto un biglietto a metà settimana, rimproverandola per non avergli detto del suo compleanno, e pretendendo che si prendesse il giorno libero, così lei non poteva passare la giornata lì. Forse avrebbe dormito? Questo le sembrava fuori luogo.

Dopo le prime due ore in cui alzava lo sguardo ogni volta che qualcuno entrava nel negozio, aspettandosi che fosse Draco, Hermione finalmente si rilassò. Gli allenamenti di Quidditch di solito duravano fino a circa mezzogiorno, ma poi uscivano per il pranzo, o rimanevano a chiacchierare per qualche ora. Gli allenamenti a cui Hermione aveva partecipato si erano tutti protratti molto più a lungo di quanto lei ritenesse necessario.

Alla fine, dovette voltare le spalle alla porta d'ingresso. Sarebbe rimasta delusa solo se Draco non fosse passato da Cornerstone oggi. Non è che avessero un appuntamento fisso, ma lui era passato in negozio negli ultimi due fine settimana. Forse sentirsi chiamato col nome di battesimo lo aveva offeso così tanto da portarlo a non voler passare a trovarla nuovamente.

Hermione scosse la testa. No, non stava venendo a trovare lei. Stava passando in un negozio di libri.

La porta si aprì e mentre lei era girata di spalle poté sentire il vento danzare con i suoi capelli. Dovette farsi forza per non girarsi subito.

"Che conoscenze si devono avere per poter comprare un libro da queste parti!" una voce familiare rimbombò dalla porta.

Hermione si voltò con gli occhi spalancati per vedere Ron Weasley sul suo tappeto di "benvenuto".

"Ron!" Lei sussultò e lui le sorrise, allungando le braccia.

Lei girò intorno al bancone e volò giù per i due gradini fino al pianerottolo d'ingresso, gettandogli le braccia al collo.

Sentì i suoi piedi lasciare il terreno mentre lui la stringeva tra le braccia. Era come se l'ultimo anno e mezzo non fosse mai esistito. Era la cosa che preferiva nel vedere Ron. Non cambiava mai niente.

"Buon compleanno, 'Mione!."

I suoi piedi toccarono di nuovo terra, e lei allentò la presa, ma rimase abbracciata a lui, scostandosi un po'.

"Che ci fai qui? Dovresti essere ad allenarti per la Stagione di ottobre".

"Ho detto loro chele nostre riserve avrebbero avuto bisogno di un po' più di allenamento. Dovevo tornare a casa per vedere una ragazza".

The Right Thing to Do | Rights & Wrongs Saga [1] | TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora