Capitolo 11

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Alle quattro meno cinque, Morty scese e si mise a compilare il registro al suo posto.

"Mi lasci solo, ehm..." Hermione afferrò alcuni volumi che aveva tirato fuori dagli scaffali per un signore quella mattina.

"Ah-ah-ah-" disse Morty. Le prese i libri. "Credo di sapere dove vanno" disse, alzando un sopracciglio. "Inoltre. Vuoi davvero fare tardi al tè con Narcissa Malfoy?"

Hermione guardò l'orologio. Mancavano tre minuti alle quattro. No, suppose che essere in ritardo per il tè sarebbe stato peggio che non prenderlo affatto. Tuttavia, a vederla nell'insieme...

" Fuori di qui!" Disse Morty, leggendole nel pensiero. "Ho aperto il mio Camino al piano di sopra, così può dirigersi direttamente al Manor".

Il cuore di Hermione sobbalzò. "Va bene" disse lei, afferrando la borsa. "Ma non ho finito di aggiornare il libro mastro. Quindi si ricordi di inserire...".

" Ricevuto. A presto." Morty la salutò con la mano.

Hermione si accasciò e si diresse al piano di sopra. La dolce moglie di Morty, Maggie, la fece entrare nel loro appartamento e le diede la polvere per il Camino. Era tentata di iniziare una conversazione con Maggie per ritardare la partenza, ma Maggie la salutò e scomparve nella cucina.

Hermione controllò il suo riflesso nello specchio posto sulla mensola del camino. Aveva chiesto a Ginny di sistemarle i capelli in vista dell'appuntamento della giornata. Non le aveva permesso di truccarla, così Ginny si era limitata a pettinarla facendole la treccia che le aveva già fatto qualche settimana fa mentre raccontava a Hermione degli allenamenti di Quidditch del giorno precedente, dicendole che Draco era stato irritabile e distratto. Ottimo. Poi Hermione aveva trovato qualcosa di appropriato da indossare che non fosse in jeans, ma d'altronde, cosa si sarebbe potuto definire come 'appropriato' da indossare per il tè del pomeriggio a Villa Malfoy? Hermione aveva optato per una gonna che Ginny le aveva prestato e una camicetta che aveva recuperato sul fondo del suo armadio.

Hermione fece un bel respiro. Prese una manciata di Polvere Volante che gettò nel Camino sussurrando: "Malfoy Manor" mentre le fiamme diventavano verdi.

Uscì da un camino opulento. Marmo bianco ovunque. Era stata decisamente distratta l'ultima volta che si era trovata al Malfoy Manor, quindi vederlo di nuovo, stavolta come ospite, fu davvero sbalorditivo. Non si ritrovò in quel salotto, per fortuna. Fu solo quando attraversò il camino che Hermione si rese conto che si sarebbe potuta ritrovare a prendere il tè con Narcissa Malfoy nella stessa stanza in cui sua sorella l'aveva torturata. Si chiese quale fosse l'incantesimo per pulire il sangue dai tappeti.

Proprio mentre stava finendo di ammirare la sala, un piccolo elfo domestico girò l'angolo e barcollò verso di lei.

"La signorina Hermione Granger?"

"Sì, salve". Hermione sorrise pensando al libro di storia degli elfi domestici posato su un tavolino di Narcissa Malfoy.

"Può seguire Mippy, per favore?" La piccola elfa domestica fece un inchino verso di lei, poi si voltò per accompagnarla.

Mippy la condusse lungo un corridoio oltre uno scalone che Hermione si impegnò a non dover riconoscere. Passò davanti ai busti degli antenati Malfoy, tutti con gli stessi occhi grigi, finendo con Lucius. Rabbrividì di fronte alla somiglianza. Mippy si fermò davanti a una doppia porta. Bussò due volte e poi entrò, spalancando le porte per Hermione.

"La signorina Hermione Granger per lei, signora".

Narcissa Malfoy era immersa nella luce del sole che entrava dalle finestre a ovest. I raggi rimbalzavano sui suoi lunghi capelli e si diffondevano sulla stanza. Si alzò dalla sua poltrona quando Hermione entrò, ed Hermione si sentì come se fosse stata accolta sul monte Olimpo dalla dea Era in persona.

The Right Thing to Do | Rights & Wrongs Saga [1] | TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora