Ripensa a me

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<All'inizio lei penso che mi completasse soltanto.Ricordo come mi sentissi solo,avevo tutto ma ero allo stesso tempo frustrato,non avevo qualcuno che a casa mi aspettasse.Poi è arrivata lei è ha cambiato tutto,la mia routine,il mio modo di vedere le cose,è diventata il mio tutto.Non mi completava soltanto,non era un tassello della mia vita,lei era la mia vita e lo è ancora.Quando le cose non andavano tra noi,quando mi taceva il suo segreto cercai di tutto per aggiustare le cose,mi sentivo impotente,come adesso.Abbiamo litigato,pensavo che sarei potuto ritornare alla mia vita di prima,fatta di felicità momentanea e mai a lungo termine,pensavo che sarei stato anche capace di farmi un'altra,una puttanella in più o una in meno cosa cambiava?Ciò che mi brucia ancora adesso è sapere che non volevo lei>abbassò lo sguardo sulla neonata che teneva in braccio<Era l'errore,sarebbe stata una bastarda...Hermione voleva sottrarla proprio a questa sorte,da un lato ringrazio di averle tappato le ali...non penso che avremmo aggiustato le cose se lei fosse andata in Francia,avremmo fatto finta di non vederci se ci fossimo incontrati per strada.Mi chiedo cosa avrei provato nel vedere mia figlia magari cresciuta o identica a me...non lo so e sono felice di non saperlo.Non riesco a dimenticare quanto fossi emozionato...quasi felice credo...nel vederla soffrire><E non riesci a non dirlo.Ripeti questa tiritera da...due mesi almeno>rispose Blaise interrompendo il suo monologo,<Tu non capisci...ho prosciugato ogni fibra del suo essere.È colpa mia cazzo!Sono stato io!Lei...lei sta morendo a causa mia!>,Aries in tutta risposta emise un gemito per il tono usato dal padre,<Era troppo tardi quando mi sono reso conto di quello che avevo fatto.È troppo tardi e se lei si svegliasse...non sono sicuro che mi vorrebbe ancora.Ho una figlia,una bambina di due mesi!Non riesco ad essere felice come vorrei perché so che le ho tolto la madre.Non mi sono reso conto di quello che stavo facendo,ho messo in pericolo Aries,ho quasi ucciso Hermione.><È un pò...esagerato non trovi?>provò l'amico,<È la verità!Ho perso il controllo,tutto questo non era ed era il mio fottutissimo piano per farla soffrire...non ho pensato che non una ma ben due vite valessero molto di più di un segreto.Uno splendido segreto.Ora mi sento patetico,piango ogni sera,come faceva lei,mi sento solo e...senza speranza,come lo era lei,ma questo non è minimamente paragonabile a ciò che ha passato><Smettila di autocommiserarti.Non sopporto vederti così ogni maledetto giorno?La situazione è questa da mesi...ti ripeti queste dannate parole da due mesi se non di più!Vuoi continuare per il resto della vita?>,Zabini si alzò in piedi stanco di sentire per la millesima volta quel discorso,<Si continuerò se lei non si sveglierà.Mi seno un intruso in casa sua>guardò le pareti di casa di lei.<Ma non lo sei,avanti,prova a...sfruttare questo tempo per fare qualcosa di bello con la mia nipotina.Questo tempo non torna e lo stai sprecando per tormentarti>.Draco lo osservò a lungo,poi trasse la sua conclusione,<Il matrimonio ti ha rammollito,parli come un saggio><La paternità ti ha rammollito,parli come un coglione>disse in tutta risposta Blaise sorridendogli.

Aries piangeva.Disperata.forse era la fame,forse non era pulita o molto più probabilmente aveva capito che si erano dimenticati di lei.L'ovetto incantato continuava a cullarla,lei non sembrava sopportarlo.La stanza della sua mamma era luminosa e suo papà l'aveva messa sopra il tavolino rivolta verso il letto.Poi però papà era uscito a parlare con qualcuno,erano seguite delle urla che l'avevano innervosita parecchio,papà era ancora una volta arrabbiato.Le urla erano cessate,le parole della persona con la quale stava parlando anche.Silenzio.Il silenzio a Aries non piaceva se non era voluto da lei.Cominciò a piangere,la porta era chiusa,chissà se le  sue urla si sarebbero sentite comunque.Nessuno arrivava,nessuno la consolava,nessuno le dava da mangiare come per farsi perdonare o un sonaglio,uno di quelli che papà faceva fluttuare vicino alle sue manine.

Era bianco,tutto bianco.Non che Hermione ci vedesse,non con gli occhi certo,ma la sensazione era come se si fosse immersa in qualcosa di soffice,tranquillo,candido,che poteva essere soltanto bianco.Non voleva andare via,lì non c'erano preoccupazioni,lì non c'era dolore.Non riusciva a ricordare bene,solo frammenti,alcuni belli,molti altri brutti che la spingevano a voler rimanere  in quel candore.Sentiva le voci,molte sembravano familiari,non capiva bene di cosa stessero parlando all'inizio,poi aveva riconosciuto la voce di Harry,di Ron,di Ginny,Draco e persino la signora Weasley.Sembravano tutti così tristi.Draco piangeva,lo sentiva piangere e pregarla.Lei avrebbe voluto dirgli che non sapeva come fare a andare da lui,che però stava bene e poteva rimanere lì.Draco parlava di Aries,chi era Aries?
Hermione cercava di ricordare,qualche volta ricordava,altre no ma non figurava nessuna Aries nei frammenti di ricordi.Era riuscita a ricordare le sue vecchie emozioni,quelle provate prima che qualcosa la risucchiasse.Erano orribili,paura,tanto dolore,tristezza e solitudine.Aveva ricordato quando si sentiva sola mentre si accarezzava la pancia,sembrava un palloncino.Nei suoi ricordi confusi ricordava tutti tranne quella di cui Draco parlava tanto.Draco...quanto avrebbe voluto dirgli che lei stava bene,che non doveva piangere e nemmeno arrabbiarsi.In quello strano posto era tutto tranquillo,niente poteva colpirla.Ma a Draco non sembrava importare o forse non riusciva a sentirla,nemmeno gli altri sembravano capire ciò che lei provava a comunicare.Ora un rumore assordante invadeva il suo posto bianco.Aveva già sentito quel pianto ma non così insistente.C'era qualcosa che non andava,chi gridava in quel modo doveva essere davvero disperato e piccolo.Aries.Allora lei capì chi fosse.Ricordò il parto,il desiderio di vedere la neonata.Qualcosa si incrinò in lei,la spingeva ad andare,a lasciare quel posto,a risucchiarla ancora una volta.Hermione non voleva andare,non voleva tornare al dolore,alla sofferenza,alla solitudine ma qualcosa di primitivo,più forte di lei le diceva che doveva.Accadde velocemente e tutto cambiò.
Sentì la bile salirgli su per la gola,i brividi le percorrevano il corpo ma non c'era dolore.Le urla continuavano,le sue orecchie sensibili non sopportavano le grida.Ricordò tutto e fu uno shock.

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Sempre solita storia,domani non avrò il tempo di ricordarmi di pubblicare troppo impegnata a studiare psicologia.Contenti?Si è svegliata.Ho fatto penare un pò tutti,sia i personaggi che chi legge MA...ma si è svegliata.Questo significa anche che mancano pochi capitoli alla fine della storia.Non chiedetemi quanti perché non lo so,sono in crisi perché devo pensare a cosa scrivere per l'epilogo e come far finire la ff ma non ne ho la più pallida idea.

Mi completi//DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora