Per te soltanto

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Nei giorni  successivi,nella settimana successiva,Draco si stava impegnando a cambiare.Ci provava con tutto se stesso,provava a coinvolgerla un po' nella sua vita "privata" ,parlare del lavoro e a valutare se davvero valeva la pena arrabbiarsi.Hermione non sembrava cambiare,lei aveva chiesto di essere lasciata in pace ma secondo lui non era il modo giusto per risollevare la situazione.Spesso cercava di farla ridere,ma lei non rideva mai.Possibile che avesse perso la capacita di ridere e sorridere?
Si stava rivelando più difficile del previsto sistemarle l'umore.Niente sembrava farla stare bene,forse era lui il problema.Un guscio vuoto ,ecco cosa sembrava,privo di ogni sentimento e emozione ma non era vero,quando Hermione si arrabbiava,stava male o soffriva non riusciva più a trattenersi.La camerettaper la bambina era quasi pronta,Draco stava aprendo gli ultimi scatoloni con i soprammobili che poi avrebbero riposto mentre Hermione lo guardava taciturna.La stanzetta non era rosa,non era lilla,non era viola o tanto meno blu.Era di un celestino chiaro,chiaro e tenue,la carta da parati l'aveva scelta lei,lo ricordava bene,aveva solo detto "questa" e Draco non indugiò oltre.Le onde del mare raffigurate sulla carta a adornare la stanza.A James era davvero piaciuta quella cameretta e anche a Albus,un pomeriggio davvero spensierato dove solo la domanda del piccolo James guastò il suo umore.<Quindi sei mio zio adesso?>chiese il bambino riflettendo mentre giocava con le macchinine nel salotto di Hermione,<James!No non lo è,non fare queste domande>lo riprese Ginny,<Peccato,per me dovrebbe esserlo><Grazie per la fiducia>rispose allora Draco sentendosi chiamato in causa.Hermione non disse niente come al solito.Non biasimava James,d'altronde non era facile da spiegare e al piccolo sicuramente non era stato detto nulla,la spiegazione più logica per un bambino che vedeva la zia aspettare un bimbo da un'altra persona era che quest'altra persona fosse il marito o che  comunque stesse insieme alla zia.Pensandoci ci aveva fantasticato parecchio,quando la desiderava,quando ancora facevano lo stupido gioco dei punti fiducia.Ne era certo a quel tempo che un giorno l'avrebbe sposata e secondo la sua brama di stare con lei non doveva nemmeno essere troppo lontano il giorno in cui le avrebbe messo l'anello al dito.Per fortuna non si era inginocchiato,per fortuna aveva aspettato vedendo le cose complicate eppure se l'avesse sposata Hermione non gli avrebbe mentito,era normale volere figli in un matrimonio e a quel punto lei non avrebbe avuto nessun timore,ma erano solo pensieri inutili.<Aries>disse d'un tratto Hermione facendo voltare Draco,<La voglio chiamare Aries><Oh><Non ti piace?Perdonami...avrei dovuto parlartene,avrei dovuto proporti la mia idea solo che è venuta ora e ho sentito il bisogno di dir>Draco la interruppe,dentro di se sorrise,era sempre Hermione,parlava velocemente quando era nervosa.<È perfetto>le disse avvicinandosi e prendendole le mani tra le sue,<È il nome di una costellazione...significa molto per me><Lo so><Vorrei che il suo secondo nome fosse Andromeda,è sempre stata al nostro fianco e...vorrei dimostrarle che per me vale molto>.Lei annuì ,<Su Granger,abbiamo non uno ma ben due nomi.Immagina se fosse stato un nome orribile come...Ermenegilda,suona malissimo Ermenegilda Malfoy, invece si chiamerà Aries Andromeda Malfoy.Molto più musicale non trovi?><Musicale?><Esattamente>rispose lui convinto e a quel punto Hermione rise,rise come non faceva da tanto,era come una liberazione.<Riesco ancora a farti ridere,pensavo di non riuscirci più >commentò Draco sorridente allungando poi le mani sul suo pancione,<È stato inevitabile,non so nemmeno perché ho riso ma aveva quasi dimenticato quanto fosse bello avere il mal di pancia per le risate>.

Qualche giorno più tardi Draco ritornava da lavoro,era felice,a casa Hermione lo aspettava,si ricordò quanto gli piacesse avere qualcuno che lo aspettasse una volta rientrato da lavoro,uno dei tanti motivi per cui si era messo con Hermione,per la solitudine che avrebbe riavuto una volta nata la piccola,era certo che la neonata dovesse stare più con la madre che con lui e non avrebbe avuto nessuna scusante per rimanere con Hermione in casa di lei.Aprì la porta di casa pronto a gridare che era tornato quando sentì della musica.La tastiera di Hermione,le era stata regalata dai suoi genitori mentre il suo pianoforte era rimasto nella casa natale.Non suonava poi così spesso,solo quando ne aveva bisogno infatti la teneva nello sgabuzzino e la suonava proprio lì,su uno sgabello in mezzo alle scope e gli scaffali,sedeva lei anche in quel momento ed era una meraviglia ascoltarla,era un momento intimo,se  lo avesse sentito rientrare avrebbe smesso immediatamente,così non fiatò e si beò della sua melodia.Presto la musica finì ma Draco non dovette preoccuparsi,lei ricominciò a suonare.Era una melodia malinconica,forse rispecchiava il suo stato d'animo,certo sarebbe stato davvero strano se avesse suonato la Primavera di Vivaldi.

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