Cercò di muoversi,sentiva le ossa,i muscoli,ogni parte del suo corpo intorpidita.Doveva aver dormito per tante ore, riflettè Hermione.La testa cominciò a farle male e le urla non miglioravano la situazione.Si sentiva comunque stanca,normale per una donna che aveva partorito da poco.Si portò una mano sugli occhi e li massaggiò.Erano stati momenti orribili.Le urla non cessavano e si ricordò di chi potessero essere.Cercò di alzarsi e dovette fare forza e appoggiarsi alle sponde del letto mettersi seduta.Cercò di mettere a fuoco la stanza e dopo qualche attimo vide la cesta sul tavolino con una neonata all'interno che piangeva disperata.Era bellissima.Era Aries.Il cuore le batteva all'impazzata,doveva scendere da quel letto.Calò una sponda e con l'altra si aiutò a mettersi in piedi.Per poco non perse l'equilibrio.Si sentiva debole,fiacca ed era strano.Vide le flebo al suo braccio collegate alla sacca di medicinali sulla piantana,decise quindi che quella piantana sarebbe diventata il suo bastone per arrivare da Aries.Richiamò a se tutte le sue forze,sia quelle fisiche che di volontà.Un passo alla volta ,si disse.Mentre tutto ora faceva male,le gambe sopratutto ma non le parti intime o l'addome.Un passo alla volta.Uno in più verso la sua bambina.Uno verso l'amore.Si fermò a pochi passi da lei.Non era come se l'era immaginata.Non era poi così piccola,non era esile e fragile,non sembrava avere problemi gravi.Non sembrava una bambina nata prematura da poche ore e non era in una colletta termica dell'ospedale.Forse aveva dormito più di qualche ora,magari tre o quattro giorni,forse per ciò non le faceva male il ventre.Notò la sedia vicino al tavolo e decise di sedersi accanto all'ovetto della piccola.Non sapeva cosa dire.Sorrise e toccò la manina della neonata.Aries continuava a piangere ma guardava la madre.<Shhhh,sono qui>le disse con voce roca mente le lacrime scendevano lungo il suo viso rigandolo.Si fece forza e la prese in braccio,non era leggera come se l'era immaginata e ne fu felice.La poggiò al petto accarezzandole la testa e la schiena, inspirò il suo profumo di latte.Non riusciva a pensare ad altro se non alla sua piccola.L'aveva immaginata per tanto ed ora era lì tra le sue braccia.Aveva i capelli di un biondo miele,gli occhi grandi,a forma di cerbiatto come i suoi solo in miniatura,azzurri.Era bellissima.La cullò,sussurrandole parole dolci, di protezione ,di amore.Aries si tranquillizzò.Era un momento perfetto ma qualcosa non quadrava,si concesse di non pensarci e di rimandare tutti i suoi dubbi.Era tutto perfetto,lei era perfetta.I mesi di sofferenza,il dolore,la solitudine...erano valsi.Avrebbe attraversato ancora una volta tutto per vivere quel momento,per stringerla.Hermione ipotizzò che la neonata potesse avere fame,cercò di abbassarsi ,con una mano, il camice,in qualche modo riuscì a scoprire un seno e cercò di attaccare la bambina.Aries non sembrava entusiasta,dopo qualche sforzo ci riuscì ma aveva la sensazione che la piccola non stesse mangiando.Staccava la bocca insoddisfatta.Cercò di farlo uscire lei.Usciva poco e niente.Anche questo era strano.Non ci pensò troppo,ad alcune donne la montata lattea arrivava dopo diversi giorni dal parto.Provò una seconda volta.Niente.
Draco...voleva vederlo.Voleva condividere con lui quel momento,abbracciarlo e baciarlo.Gli avrebbe detto quanto lo amava.Chissà dov'era...ma non aveva le forze per cercarlo.Ci avrebbe pensato dopo,quando le gambe avrebbero obbedito,quando gli arti si sarebbero rilassati.Quando avrebbe saputo lasciare Aries nell'ovetto.
Una delle conversazioni più amareggianti della sua vita.Non avrebbe ucciso Hermione.Ci era quasi riuscito e non le avrebbe dato il colpo di grazia.Lei respirava da sola ,santo cielo!Veniva solo nutrita in modo artificiale,era come una di quelle favole babbane di quel signore babbano amante dei topi e dei castelli,anche delle principesse.Si ,come quella principessa che aveva sentito nominare una volta da Hermione.Pareva che si fosse addormentata per colpa di un incantesimo lanciato da una strega.Quella povera babbana reale evidentemente aveva beccato una strega rancorosa.Zia Bellatrix avrebbe potuto vestire i panni di quella strega cattiva.Ripensandoci,Draco,pensò che sua zia non sarebbe mai stata tanto buona.Avrebbe torturato la principessa e poi l'avrebbe uccisa davanti al principe.Si,era più un finale adatto alla crudele e spietata Bellatrix.Hermione amava una certa Belle,perché a quest'altra principessa piaceva leggere.Un giorno,Hermione,avrebbe narrato la storia babbana di quella principessa amante dei libri,coraggiosa e fin troppo altruista.E...se non lo avrebbe fatto lei...ci avrebbe pensato lui.Per il momento Aries ascoltava le fiabe di Beda il bardo.
Aprì la porta,si era completamente dimenticato della figlia.Assolutamente deprecabile da parte sua.Aries,oltre alla sfilza infinita di zii e i nonni,tra cui due acquisti dai capelli rossi,aveva solo lui,per ora.La sua vita dopo tutto era un semplice Per ora.Era lei che gli dava la forza.Si rimproverò ancora una volta e i suoi occhi fissarono dapprima il pavimento,poi il letto...vuoto.VUOTO.In meno di un secondo alzò lo sguardo verso Aries.Impallidì alla vista della bambina tra le braccia di...<Hermione>disse in un sussurro,la ragazza si girò,appena in tempo per vederlo cadere in terra e perdere i sensi.
Quando Draco riaprì gli occhi,vide tutto ciò che aveva desiderato in quei mesi.Lei.Era sveglia,era viva e gli stava parlando.Sentiva la testa girare,la vista offuscata.<Hermione>mormorò,dietro di lei c'era Wilson.Cercò di capire dove fosse,sul letto di Hermione,capì dopo una rapida occhiata.Lei era seduta sulla sedia che...Draco stesso aveva occupato per così tante ore intendo a pregarla e vegliarla.Gli teneva la mano,sorrideva,anche se era un sorriso stanco.<Draco...stai bene?>chiese lei preoccupata.<Hermione?>ripetè ancora una volta il suo nome,in cuor suo covava la paura,e se fosse stato tutto un sogno?
Strinse di più la sua mano.Era vera.Reale.<Si,sono Hermione.Sei svenuto>spiegò lei,Wilson invece sembrava annuire,forse era l'unico che in quel momento stava capendo tutto.<Sei sveglia...sei...Mi dispiace.Perdonami,ti prego perdonami.Non so come avrei fatto a vivere senza di te...ma tu stai bene,lo sapevo.Lo sapevo...ti saresti svegliata e saresti tornata da me.Perché anche se...non mi perdonerai,anche se non mi vorrai..io ti amo e non sarei riuscito a vivere in questo mondo se non ci saresti stata anche tu ad occuparlo e io->.Hermione interruppe il suo monologo,lui aveva detto tutto di getto,senza pensarci.<Di cosa parli?Non capisco...cosa dovrei perdonare?Perchè pensavi che non mi sarei svegliata?...Ero stanca...>Il viso di lei era contratto in espressione di confusione.<Hermione...non ricordi?>intervenì il guaritore Wilson,<Si...certo che sì.Ricordo il parto,un pò confuso certo ma...ricordo.Perché mai non dovrei ricordare una cosa talmente recente e significativa?>.Draco e Wilson si guardarono,rimasero in silenzio.<Perché è così vero?>chiese ancora Hermione.Ciò che le fu rivelato in seguito...per poco non fece svenire anche lei.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Sono riuscita finalmente a scrivere questo capitolo.Scusatemi immensamente per la mia mancanza in questi due lunedì precedenti.È inaspettata l'uscita del capitolo...lo so.Lo è anche per me ma non trovò giusto farvi aspettare oltre.Non penso di riuscire a pubblicare Lunedì,sempre per la stessa questione verifiche.Vedremo come procederanno le cose
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Mi completi//Dramione
FanficSono passati sette anni dalla seconda guerra magica e tutto andava per il meglio.Draco e Hermione,due persone diverse ma entrambe estremamente bisognose l'uno dell'altra.Lui guaritore al San Mungo,lei capo dell'ufficio del Controllo e Regolazione de...