16. Fiducia tradita

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Salgo rapidamente la rampa di scale percorsa quasi ogni giorno, bussando poi con foga alla porta rossa.
È passata una settimana dalla disastrosa cena a casa mia, e con Chris e Madeline le cose sembrano procedere normalmente.
Nathan è ripartito il giorno dopo e nessuno di noi l'ha più sentito.
Attendo una manciata di secondi, ansimando per la fretta con cui avevo salito i gradini a due a due.
La porta però non si apre.
Ribusso con ancora più forza: niente nemmeno questa volta.
Mando un messaggio a Moodie per avvertirlo del mio arrivo e la sua risposta non tarda che qualche secondo.

Bree scusami tanto mi ero dimenticato di avvisarti che io e gli altri siamo ancora fuori casa per delle faccende
Tra poco noi torniamo tu intanto entra
Le chiavi sono sotto lo zerbino😉

Sbuffo leggendo il messaggio, per poi seguire le sue istruzioni ed entrare nell'appartamento dopo nemmeno un minuto.
Richiudo la porta dentro di me, lanciando poi il borsone sul divano e guardandomi intorno: regna il solito caos che da quando sono entrata nella crew non ha mai abbandonato questo posto.
Raccolgo qualche lattina di bibite qua e là, per poi far partire la base che Moodie mi aveva inviato ai primi allenamenti e cominciare a provare la nostra coreografia.
Finalmente mi rilasso, prendo piena consapevolezza e controllo del mio corpo, i movimenti che eseguo sono esattamente come devono essere.
Mi lascio trasportare dal ritmo della canzone, finché un rumore sordo e breve alle mie spalle non mi fa fermare di colpo.
Mi volto, trovandomi TL impalato davanti alla porta con un'espressione perplessa.
Spengo rapidamente la musica.

"C-ciao" balbetto.

"Che ci fai tu qui?"

"Moodie e gli altri sono ancora via e si erano scordati di avvisarmi. Mi hanno detto loro di entrare comunque" mi giustifico.

Lui sbuffa, per poi levarsi la giacca e sparire in una camera.
Rimango in piedi nel centro della stanza, imbarazzata e sentendomi improvvisamente di troppo.

"Beh, almeno hai utilizzato questo tempo in modo saggio" constata lui riapparendo.

Alzo lo sguardo, notando come i jeans neri e la t-shirt bianca siano stati sostituiti da un paio di pantaloni della tuta grigi e da una canottiera nera.
Indossa anche una bandana dello stesso colore della canottiera che gli mantiene il ciuffo di capelli all'indietro.

"Devi rimanere lì a fissarmi ancora per molto? Mi sono cambiato per allenarmi, no?"

Mi risveglio improvvisamente dallo stato catatonico in cui, senza accorgermene, ero caduta e arrossisco.

"Oh, certo"

Mi si affianca.

"I passi che ho visto erano buoni, ma nel pre-chorus eri in anticipo" continua.

Lo osservo col cuore che batte a mille.

"T-tu... eri lì da molto?" indico la porta alle nostre spalle.

"Abbastanza da vedere che eri in anticipo nel pre-chorus" rimarca.

Abbasso la testa non riuscendo a trattenere una leggera risata imbarazzata.

"Ti faccio vedere" decreta facendo partire la canzone dal suo telefono.

- - -

"Capito?" mi chiede ansimando.

Annuisco, ancora impressionata dalla sua dimostrazione: il modo in cui si muove è unico.
Nonostante lo avessi visto ballare durante tutti i nostri allenamenti, non mi ero mai fermata veramente ad osservarlo; il suo corpo dipende letteralmente dalla canzone, come se la canzone stessa provenisse da lui.

ʟᴇᴛ'ꜱ ᴅᴀɴᴄᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora