22. Ritorno

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Un fascio di luce improvviso mi illumina dall'alto, mentre io rimango immobile con le braccia avvolte attorno al mio busto.
Centinaia di occhi davanti a me mi osservano giudicanti.
'Ma quelle non sono scarpette da ballo!' interviene una voce.
'Dov'è il tuo costume?!' continua un'altra.
'Tu non sei una ballerina di classico!' mi accusa un'ulteriore voce.
Mi osservo al grande specchio che trovo sospeso a mezz'aria alla mia destra, e noto che sono vestita da hip hop: pantaloni della tuta neri e oversized mi coprono le gambe, mentre una t-shirt colorata mi ricade lunga fino a metà coscia.
Ai piedi delle sneakers bianche completano il look.
'Squalificatela!' urla ancora la prima voce, seguita da un coro di mille altre.

Mi siedo sul letto di scatto spalancando gli occhi.
Una gocciolina di sudore mi scende dal lato del viso: un altro incubo.
Fisso la parete di fronte a me, sulla quale spicca il calendario indicante la data di oggi: 17 giugno.

La porta si apre improvvisamente facendomi sobbalzare.

"Oh, grazie al cielo sei già sveglia. Temevo di doverti venire a tirare giù dal letto anche oggi"

Non faccio nemmeno in tempo a ribattere che mia madre spalanca le finestre, e la mite brezza mattutina invade la mia camera.

"Come ti senti tesoro? Oggi è il gran giorno, il tuo gran giorno" domanda fiera.

"Mi sento bene mamma" mento.

Mi lascia da sola per cambiarmi mentre lei scende di sotto a preparare tutto il necessario per affrontare la giornata: calmanti, bevande energetiche, integratori, asciugamani.

Il mio telefono vibra sul comodino.

Questo è il posto per stasera

TL mi ha appena mandato la posizione per il falò in spiaggia.

Mi ricordo solo in questo momento di non aver ancora chiesto a mia madre il permesso di andarci: mi dovrò inventare qualcosa.

- - -

"Bree non posso credere che stia accadendo davvero" afferma Madeline con voce tremante avvolgendomi il braccio.

Ci guardiamo intorno, ammaliate dall'immenso edificio in cui ci troviamo.
Il Central Theatre è il teatro più grande costruito a Los Angeles, e si potrebbe quasi definire come una piccola città.
Centinaia di persone si agitano già al suo interno nonostante sia molto presto, camminando o correndo da una parte all'altra.

Negli ultimi giorni con l'avvicinarsi della competizione lo strano comportamento di Maddie si è accentuato, rendendola sempre meno loquace e più schiva.

"Maddie, sei fantastica ok? Io credo in te, so che ce la farai" la conforto.

Le nostre madri ci guidano ai numerosi stand per registrare la nostra presenza.

"Questo è il foglio con la scaletta secondo cui vi esibirete. La cerimonia di inizio con gli annunci relativi al metodo di giudizio comincerà tra due ore, buona preparazione" ci informa la donna seduta dietro lo stand.

Non appena riceviamo il foglio tra le mani io e Madeline facciamo scorrere gli occhi sulle decine di nomi raccolti in un infinito elenco.

"Eccoti Bree!" esclama Maddie puntando il dito su una riga a metà foglio.

"Sono la 54esima" constato.

"E io sono poco dopo di te! Sono la 59esima" afferma.

Continuo a far scorrere lo sguardo sui restanti nomi, fino a quando non ne vedo due che preferivo non leggere.

ʟᴇᴛ'ꜱ ᴅᴀɴᴄᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora