La battaglia Finale

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Pw voi stesse

"(t/n) scusa ma dobbiamo andare in un posto!"

"Eh perché? Che sta succedendo?"

"Un bambino di cui ignoro l'esistenza mi ha chiesto di passare da una determinata via in una precisa ora!"

"Gelato....sono ancora più confusa....non ho capito il gioco!"

"Ed io non ho capito perché stai parlando in modo così strano"

"Scusa qualche volta la mia stupidità italiana salta fuori"

Dissi mentre guardai l'orologio, per poi continuare a parlare

"Va bene andiamo, la via non è molto lontana da qui!"

"Grazie piccola"

E così mentre addentavo l'ultima fetta, di quella che doveva essere una colazione tranquilla, uscì di casa con Josuke.

"Perché mai un ragazzino ti dovrebbe chiedere di fare tutto ciò?"

"Non lo so; ma voglio crederli, la sua voce era disperata e quando mi ha detto che avrei trovato quello che stavo cercando, non potevo più restare a casa"

"Va bene se il tuo istinto si fida lo farò anche io"

"Spero sia importante perché odio alzarmi così presto la mattina per andare a scuola, specialmente se la strada scelta è una deviazione che allunga il percorso"

"Bhe almeno la stai facendo con me no?"

"Se non fossimo di fretta ti bacerei per quanto sei carina"

"Ehy non dire così che poi non riesco più a camminare per il batticuore; sai Josuke comunque ti ringrazio per essere quello che sei con me... ti amo tanto!"

"Ti amo anche io piccola, ma risparmia il fiato, avrai tutta la vita per vantarti di me"

E così tra un dialogo e l'altro arrivammo dove concordato con lo sconosciuto.

Quando i miei occhi si posarono sul paesaggio circostante piantai un urlo di terrore e rabbia.

Vicino ad un signore dai capelli bianchi e neri, il quale stava per picchiare un piccolo bambino con un cappello e un taglio a caschetto marrone, vidi la macchina del sensei con all'interno il suo corpo sfracellato, senza vita.

"Rhoan!"

Gridai e corsi in sua direzione, tuttavia venni fermata da delle forti braccia che ormai potevo riconoscere ad occhi chiusi.

"(T/n) calmati ti prego"

"Non posso il sensei....devo aiutarlo"

"Non puoi fare più niente per lui"

"Non è vero tu puoi curarlo no?"

"(T/n) non posso curare persone già morte e lo sai"

"R..T.....perché...."

Riuscì a dire solo poche parole che si mischiarono al mio pianto.

"(T/n) devi stare molto attenta, colui che ti trovi davanti è Kira, l'ho appena confessato apertamente!"

Davvero era successo mentre io stavo pensando ad altro?!

Mi girai per guardare meglio il nemico.

Quei capelli con fulmini sulla testa, quello stand.... si era sicuramente Kira, colui che ha ucciso per davvero i miei genitori.

"TU MALEDETTO HAI UCCISO MIO PADRE E MIA MADRE"

Gli puntai il dito contro con rabbia; potevo fare solo quello dato che i muscoli intorno ai bicipiti del mio ragazzo, avevano una presa troppo forte per liberarmi dalla sua stretta di sicurezza.

"Quel dito, quella mano....si sei per forza figlia di quella donna dell'altro giorno....ah ricordo quella sua bellissima mano, peccato che l'abbia distrutta involontariamente, poiché il marito era entrato di fretta per difenderla"

La mia rabbia aumentava sempre di più

"Poco importa prenderò la tua bellissima mano come ricordo"

Stavolta fu Josuke ad arrabbiarsi, potevo percepirlo dalla sua presa che divenne quasi dolorante.

"TU PROVA A TOCCARLE UN SOLO CAPELLO E SEI MORTO"

"Che paura! Lasciate che mi ripresenti, sono Yoshikage Kira, ho 33 anni e vivevo, anzi stavo rivivendo una vita tranquilla fino a quando non mi avete scoperto la prima volta ed anche la seconda a causa di questo moccioso"

"Stavolta pazzo ti fermerò!"

"Oh davvero? Allora sappi una cosa non ho cambiato solo aspetto; ti mostrerò la mia ultima tecnica letale!"

Purtroppo penso che la battaglia iniziale sia veramnete iniziata, ed ahimè ho un bruttissimo presentimento a riguardo.

josuke Higashikata x reader (le bizzarre avventure di Jojo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora