Capitolo 23

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Paul contemplò il cielo azzurro e soleggiato attraverso i suoi ray-ban dalle lenti blu scure e si lasciò andare ai suoi pensieri dimenticandosi del mondo circostante.
Si trovava all'interno della villa di Kluen Sawatin, il suo nuovo produttore musicale da ormai qualche settimana, in particolare nel suo meraviglioso giardino dotato di ogni confort e soprattutto di una grande piscina, vicino cui aveva allestito un delizioso rinfresco per i suoi ospiti, tra cui il giovane attore e adesso neo-cantante dalla pelle chiara.
Il corvino si sentiva un po' spaesato in mezzo a tutte quelle persone famose e vestite eleganti dell'industria musicale, ambito in cui lui era entrato da poco e a cui doveva ancora abituarsi, ma il suo produttore non che proprietario di casa aveva insistito affinché partecipasse, cosicché potesse presentargli alcuni personaggi importanti.
Per cui dopo essersi fatto scivolare per la gola un dolce cocktail alcolico per rinfrescarsi, si armò del migliore sorriso del repertorio e seguì il produttore Kluen per il giardino che gli presentò diverse persone del mondo dello spettacolo.

Paul cercò di fare conversazione e di essere gentile con tutti, ma la verità era che aveva la testa da un altra parte: non riusciva a non pensare a Tum, al suo dolce viso, al suo sorriso e al modo in cui si guardavano rinchiudendosi in un mondo tutto loro. Quel ragazzo gli mancava.
Da quando aveva firmato il contratto con Kluen per il suo primo album lui e il suo partner stavano cominciando a vedersi sempre meno. Certo, stavano ancora girando le riprese della seconda stagione di Fresh Love, ma Paul era talmente impegnato per l'imminente uscita del suo nuovo singolo che cercava di rimanere sul set giusto il tempo necessario e poi correva per provare e gli eventi di coppia a cui solitamente partevipava con Tum erano sempre più radi.
Per cui il tempo a cui dedicava al suo partner ormai era contato e limitato strettamente al lavoro e questo a lui dispiaceva. Probabilmente era solo un egoista, ma avrebbe voluto avere il castano solo per se, ogni giorno, ogni minuto e ogni secondo della sua giornata, ma purtroppo era una cosa possibile con la loro carriera di mezzo e soprattutto con il fatto che Tum non fosse a conoscenza dei suoi sentimenti per lui e mai sarebbe dovuto venirne a conoscenza.
Era una situazione difficile e lui si sentiva perso, l'unica cosa che lo faceva sentire meglio era che l'umore del suo co-protagonista era migliorato con l'andare avanti delle settimane e con l'affievolirsi dei commenti cattivi degli haters. Il più piccolo aveva ricominciato finalmente a sorridere e a sentirsi a su agio con se stesso e Paul non poteva che esserne felice. Non voleva che più nessuno spegnesse quel sorriso e gli facesse del male, non se lo meritava e lui non lo avrebbe mai più permesso.

Ripensando al sorriso che gli aveva regalato il suo compagno durante le prove qualche giorno fa, sorrise istintivamente senza rendersene conto, ma in quel momento il destino gli fece un brutto scherzo, perché Forche Phiravich, il peggiore incubo di lui e di Tum nelle ultime settimane, gli camminò incontro con indosso un vestito blu elegante, i capelli bianchi sistemati all'indietro con il gel e un sorriso strafottente stampato in faccia che il più grande avrebbe voluto solamente prendere a schiaffi fino a farlo sanguinare.
-Hei Paul, che piacere rivederti qui- si piazzò davanti a lui con un calice di vino in mano e salutò distrattamente le altre persone che erano presenti alla festa, compreso il padrone di casa che in quel momento era impegnato in una conversazione con altri ospiti e si limitò a fargli un cenno del capo.
- vorrei poter dire la stessa cosa, ma non è così- il corvino strinse i denti combattendo con la voglia di sbatterlo contro il muro per fargli del male, dopo ciò che aveva fatto intenzionalmente a lui e Tum, pubblicando quella foto.
-ma come sei cattivo! - gli sorrise innocentemente lui- non è così che dovresti parlare con il tuo vecchio partner-
Gli occhi di Paul lampeggiarono dalla rabbia che stava cercando di trattenere- non ho niente da spartire con uno come te- detto questo gli diede le spalle e si allontanò il più possibile dalla folla e soprattutto da lui, ritrovandosi davanti alla distesa d'acqua dolce della piscina.
Si sedette in una degli sdrai vuoti, chiudendo gli occhi per cercare di calmarsi, ma era difficile quando la persona che gli aveva fatto del male e che tutt'ora continuava a fargliene era apparso davanti ai suoi occhi tranquillamente, senza mostrare nemmeno un accenno di pentimento per le sue azioni. Quel ragazzo era solamente uno stronzo e non voleva neanche sapere per quale motivo fosse a quella dannata festa. Probabilmente conosceva Kluen o uno degli ospiti, ma ciò non cambiava il fatto che la prima cosa che aveva fatto quando era arrivato, era stata proprio quella di parlare a Paul, per cui nulla riusciva a togliergli dalla testa al corvino che si fosse fatto invitare appositamente lì per infastidirlo.
Era un comportamento proprio da Force e non se ne sarebbe per niente stupito se la sua ipotesi fosse stata vera.

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