La prigione dell'amore

Capitolo 1

Note: Quando i tailandesi si chiamano tra loro, utilizzano spesso la particella P' davanti al nome, se la persona con cui parli è più grande di te, la particella Nong se è più piccola di te, Ai se è del tuo stesso anno.
In oltre in Asia per salutarti, si usano molte volte l'inchino o anche solo il mettere entrambe le mani a mo' di preghiera e abbassare il capo come segno di rispetto.
Ultima cosa quando nel libro scriverò che una persona ha un nome, ma dagli altri è chiamata con un altro nome come ad esempio Paul da Songpol, è perché in Tailandia solitamente hanno i nomi e cognomi talmente lunghi che si chiamano tutti con dei soprannomi che ogni persona si sceglie singolarmente e sono spesso nomi di derivazione inglese tipo Sun, Title, New, Captain, ecc..

4 anni prima

Il giovane attraente dai capelli corvini stava attraversando la città a bordo di un Izuku D-Max ,un pick up di colore grigio, appartenente a P'Max, il suo affezionato manager da quasi due anni.
Max era un uomo sui quarant'anni che indossava sempre un abito nero elegante in qualunque occasione e degli occhiali da sole dello stesso colore.
Dall'aspetto poteva sembrare una persona severa, ma in realtà era la persona più buona di questo mondo e aveva aiutato Paul più volte, durante i suoi momenti bui nell'industria dell'intrattenimento.

Inizialmente il giovane non era interessato a quel settore, tant'è che dopo le superiori, si era voluto iscrivere alla facoltà più famosa di economia di Bangkok, ma a causa del suo fisico slanciato e dei suoi tratti del viso delicati e seducenti, aveva richiamato l'attenzione di più di un agente che gli aveva offerto l'opportunità di apparire come protagonista nelle riviste di moda e successivamente in qualche spot televisivo, come modello.
In origine aveva accettato quel lavoro solo per raccimolare soldi e aiutare la sua famiglia economicamente, ma poi con il passare del tempo aveva cominciato ad appassionarsi all'arte della recitazione e da semplici spot pubblicitari, era passato ad avere ruoli minori in alcune serie televisive.
Quel periodo però non era stato facile per lui, perché oltre a dover studiare molto, giorno dopo giorno partecipava sempre a più provini, senza ottenere però i risultati sperati.
Ma nonostante le continue delusioni, questo non era bastato per fare arrendere il giovane tailandese che grazie al supporto e ai consigli del suo manager, era riuscito ad ottenere finalmente un ruolo importante in una serie BL.
Certo non aveva ancora raggiunto il suo obiettivo, ovvero quello di ricevere il ruolo da protagonista principale, dato che ciò che gli era stato assegnato era solo il ruolo di uno dei due personaggi di una coppia omosessuale secondaria, però grazie a quell'opportunitá era stato in grado di farsi conoscere ed amare dal pubblico e adesso poteva dire di vantare un numero discreto di fans che lo seguivano e lo supportavano in ogni suo progetto.

P' Paul lo accompagnò di fronte alla struttura dove si sarebbero tenuti i provini di una nuova serie BL, di cui lui era più che motivato a ricevere il ruolo da protagonista questa volta.
L'industria dei Boys Love era diventato un settore importante nel loro paese negli ultimi anni e rappresentava il trampolino più facile da saltare, per raggiungere la fama in poco tempo.
Purtroppo però c'era il rovescio della medaglia perché diventare protagonista di una serie gay, voleva dire anche rinunciare alla propria vita privata e fingere di essere un altra persona, perché era questo che i piani alti e la società si aspettavano da te.
Tu per loro non eri un attore, ma bensì una macchina da soldi: se volevi guadagnare bene, dovevi abbassarti al loro gioco e ciò comportava il fingere continuamente di flirtare e di provare sentimenti per il tuo co-attore protagonista solo per attirare il maggior numerosi di fans e di conseguenza aumentando gli ascolti della serie e degli eventuali merchandising legati ad essa.
Era un mondo crudele e lui ne aveva avuto un assaggio con il suo ultimo ruolo secondario in un BL, ma sapeva di non avere altra scelta se quella era la strada che aveva intenzione di percorrere.

-Nong Paul, vuoi che ti accompagni dentro?- gli chiese il suo manger mentre parcheggiava la macchina.
-tranquillo P', non c'è n'è bisogno. Ti ho già disturbato troppo, oggi era il tuo giorno libero, sei stato già gentile ad accompagnarmi fin qui. Corri pure dalla tua famiglia, so che le piccole ti aspettano. Dagli un bacio da parte mia-
Max era sposato da circa 10 anni e aveva due figlie di 5 anni e 8 anni che erano adorabili.
Ogni volta che aveva avuto l'occasione di incontrarle era stata un enorme fonte di gioia per lui. Amava i bambini ed era felice di poter giocare con loro e assecondare i loro capricci.
-grazie Nong- gli sorrise debolmente- lascia però che ti venga a prendere al ritorno-
-d'accordo. Ti chiamo quando finisco, ma temo che ci vorrà molto, goditi pure la tua giornata-