Capitolo 5 "Evelyn-Peter"

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Il mattino dopo Evelyn si alzò dal letto e si preparò in fretta, voleva fare una colazione abbondante dato che quel giorno ci sarebbe stato il suo primo combattimento. 

Si avviò verso la sala da pranzo da sola, aveva fatto prima e gli altri si stavano ancora finendo di preparare, ma prima di arrivarci un braccio la prese con forza e la spinse in un vicoletto isolato

“Buongiorno anche a te”

Disse sarcasticamente quando si rese conto di avere il fratello davanti

“Si può sapere che ti è preso ieri?”

Le chiese lui diretto, Evelyn incrociò le braccia al petto e si fissò i piedi prima di tornare a guardarlo e rispondere

“Ho fatto quello che ritenevo giusto Eric, non mi piacciono le nuove regole e questo modo di trattare gli iniziati. 

Credo che il terrore psicologico non sia l’unica strada”

Eric sospirò, neanche a lui piacevano le nuove regole ma doveva eseguirle

“Ascolta, capisco il tuo punto di vista ma… la tua irriverenza ieri non ti è costata nulla, ma domani non è detto.

Più i giorni passano e più le regole si fanno rigide, Max ha… Ha qualcosa in mente con gli eruditi che non riesco a capire”

Eric era spaventato dalla situazione, dalla piega che questa potesse prendere. Dopo il lancio dei coltelli di Quattro, Max lo aveva condotto  nel suo ufficio ed aveva fatto discorsi strani riguardanti ai Divergenti, agli eruditi che sostengono che gli abneganti nascondano risorse e cose così

“Di che parli?"

“Gli Eruditi vogliono comandare tutto, beh questo da un pò… Ma ora sembra vogliano rovesciare gli abneganti.

Max mi ha parlato di camion di materiale fatto da Eruditi che arriverà in queste settimane, e della sua paura condivisa con gli eruditi per... i divergenti”

“Camion con materiale, che materiale?”

“Non so altro Eve…

Ascolta te lo devo chiedere, qual è stato il risultato del test attitudinale?”

La ragazza rimase immobile, non si aspettava questa domanda e non sapeva che cosa rispondere. Eric era suo fratello, nella vita aveva potuto fare affidamento solo a lui, ma questo segreto era forse troppo grosso per essere rivelato

“Perchè me lo chiedi?”

Come meccanismo di difesa cercò di sviare l’argomento, non sapeva a che punto l’avrebbe condotta questa conversazione ma doveva tentare di prendere tempo per pensare a cosa fare

“Sai, fin da quando eravamo piccoli ho sempre ammirato che riuscissi a fare tutto. 

Magari avevi bisogno di tempo, ma nessuna sfida era troppo grande per te. 

Ho sempre pensato che non fossi un erudita, ma allo stesso tempo passavi molto del tuo tempo libero a risolvere riviste di enigmistica.
Non credevo che nessuna fazione ti rispecchiasse pienamente, ma allo stesso tempo ti rispecchiavano tutte
Ho bisogno di sapere che cosa ha rivelato il tuo test, per proteggerti”

Eric sorrise ripensando a quando sua sorella era piccola e a come fosse già forte ed energica, la ragazza invece si sentiva in colpa perchè non era certa di poter parlare di questo con il fratello

“Eve, che fai non vieni?”

Cristina la riscosse dai suoi pensieri, lei e Will avevano finito di prepararsi e si stavano dirigendo a fare colazione. Eric era nascosto dietro una parete, quindi i due ragazzi non si accorsero della sua presenza, vedevano  solo l’amica in piedi da sola mentre fissava oltre

In me c'è una parte di ogni fazione - DivergentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora