Capitolo 14 "Tu sei un divergente"

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I tre raggiunsero l'appartamento di Quattro per potersi confrontare lontani da tutti.

"Hai scoperto qualcosa di nuovo?"

Si misero intorno al tavolo della cucina ed Evelyn preferì affrontare subito l'argomento

"Sì, quando sono finiti i test degli iniziati Max ci ha convocati nel suo ufficio, solo alcuni di noi. Ci ha illustrato un piano...

Stasera sul tardi ad ogni intrepido verrà iniettato quel liquido che vi ho fatto vedere giorni fa..."

"Vogliono formare un esercito...

Perchè? E perchè adesso?"

Evelyn era esterrefatta: un esercito che non avesse il potere di controbattere aveva i suoi vantaggi, ma a quale scopo, e soprattutto... a che prezzo?

"L'esercito verrà condotto dagli abneganti..."

Le rispose Quattro incrociando le spalle e rivolgendo uno sguardo verso Eric, attendendo che questo rivelasse ogni particolare di cui era stato informato

"I motivi sono molteplici. 

Il principale è che gli eruditi cercano qualcosa. Ci è stato spiegato che bisogna setacciare ogni centimetro delle case degli abneganti, dei rifugi o altro per trovare una scatola, che raffigura ogni fazione"

"Una scatola?"

"Non so bene cosa sia... O meglio, è come se nessuno lo sapesse. Deve essere un messaggio lasciato da chi viveva prima delle fazioni, prima della guerra. 

Ma non si sa che cosa dica quindi... Va trovato"

"E quali sono gli altri motivi?"

"Gli eruditi sostengono che gli abneganti non rispettino i loro credi, che nascondano scorte o cose così. La considerano una fazione che non rispetta le regole, e per questo pericolosa.

La verità è che sembrano terrorizzati sia dagli abneganti che dai divergenti, questi minacciano il sistema anche se in modi diversi. 

Con un esercito potranno controllare gli abneganti, senza dover usare le buone maniere, e sempre grazie al siero troveranno ogni divergente negli eruditi"

Quattro guardava il pavimento senza proferire parola, parte del piano gli era stata già illustrata dal ragazzo ma riascoltarlo lo aveva sconvolto ancora di più. Evelyn non sapeva che cosa dire.

Per qualche secondo era calato il silenzio fra i tre ragazzi, un silenzio che urlava disperazione. Si rendevano tutti conto della situazione, e che da lì a qualche ora più tardi le loro vite sarebbero state stravolte.

"C'è un modo per evitare di farselo inniettare? O fingere di averlo fatto ecco"

Esordì la ragazza, aveva bisogno di buttare giù idee per avere un piano più chiaro su come agire.

"No

è più pericoloso saltare la conta che farsi iniettare il siero. Faranno molta attenzione che ogni membro degli intrepidi sia controllabile"

Le spiegò il ragazzo mentre Eric si sporgeva di tanto in tanto dalla finestra dell'appartamento per controllare la situazione all'esterno.

Le spiegò Eric affiancandola. Leggeva negli occhi della sorella la preoccupazione, ma non poteva fare nulla per cancellarla

"Ascolta, abbiamo studiato un piano. Non so se si possa definire tale, ma ci sembra il modo migliore per agire.

Quattro pensa tu ad illustrarglielo, devo tornare da Max prima che si insospettisca troppo. Gli ho detto che ero solo venuto a congratularmi con te, non posso assentarmi tanto"

In me c'è una parte di ogni fazione - DivergentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora