Capitolo 17 "Deludente solo pensare che possa essere sangue del mio sangue"

1K 30 0
                                    

Evelyn e Quattro erano appena scesi dal treno che li aveva ricondotti nella loro fazione. Entrati all'interno si aggiravano con la massima attenzione: erano solo in due e dovevano stare attenti che tutto filasse liscio. Erano sicuramente in minoranza, avevano preso delle armi prima di partire ma restava il fatto che si stavano fronteggiando con qualcosa molto più grande di loro.

Arrivati in cima al Pozzo videro Peter di spalle, era armato e faceva da guardia a quella zona.

"C'era da aspettarselo"

Commentò la ragazza vedendo il compagno di fazione. Peter pensava solo a sè stesso, e anche in quel caso non aveva scelto di fare la cosa giusta o quello che riteneva fosse giusto, ma quello che gli conveniva.

"Credo ci sia solo lui a sorvegliare questa parte.

Ascolta... Lo colpirò da dietro per non farmi vedere e cercherò di disarmarlo, ma dobbiamo capire cosa sa.

Quando mi metterò davanti a lui tu prenderai il mio posto, starai alle sue spalle e gli punterai l'arma addosso.

Okay?"

Evelyn annuì e fece proseguire Quattro. Il ragazzo si avvicinò furtivo e in men che non si dica disarmò Peter. L'intrepido spaventato si voltò ed Evelyn potè avvicinarsi a lui, gli appoggiò la canna della pistola al petto per fargli capire che fosse circondato e non dovesse commettere nulla di sciocco.

"Come mai sei sveglio?"

Gli chiese Quattro puntandogli anche lui la pistola contro. Peter non gli era mai piaciuto, lo trovava perfido e manipolatore. In questa situazione lui ed Evelyn erano in vantaggio, due contro uno, ma credeva che non bisognasse mai fidarsi di un elemento del genere. Il ragazzo non andava sottovalutato, era così spavaldo da tentare di affrontarli e far degenerare la situazione

"Perché sono più in gamba degli altri... E a loro servo

Dietro chi ho, mh?

Uh... la cervellona"

Peter si voltò leggermente con la testa, abbastanza da poter vedere il volto di Evelyn ma questa gli premette la pistola contro il petto per intimorirlo ed il ragazzo rigirò la testa verso Quattro

"Da dove controllano gli altri?"

Continuò con le domande Quattro, a quel punto Peter deglutì. Non era sicuro che gli avrebbero sparato, o fatto in altri modi del male. Quattro gli sembrava duro solo in apparenza, faceva il freddo ed il distaccato con tutti e la cosa non lo convinceva molto. Doveva però considerare che era stato il migliore del suo gruppo di iniziati, era una risorsa per gli intrepidi perché aveva dato anima e corpo alla fazione.

Quindi la possibilità che lo avrebbe affrontato per ottenere le informazioni che cercava c'era, e non era da sottovalutare

"Quindi?"

Gli chiese avvicinandosi con la pistola e con fare autoritario. Peter si rese conto che se non voleva morire doveva rispondere alle domande, per questo spiegò ai due dove si trovasse Jeanine.

"Bene, ora mani dietro alla schiena"

"Che cosa?"

"Ho detto, mani dietro alla schiena

Adesso"

Peter titubante incrociò le mani dietro alla sua schiena, Evelyn rimise l'arma nella sua cinghia e gliele afferrò saldamente. Quattro tirò fuori una corda con la quale legò prima le mani del ragazzo e poi lo immobilizzò intorno ad una colonna. Prima di lasciare gli abneganti aveva preso qualcosa che sapeva gli sarebbe potuto essere utile.

In me c'è una parte di ogni fazione - DivergentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora