"Evelyn... devi parlare con me"
"Gli ho sparato Eric... sono stata io"
Ammise a denti stretti, stringendosi nelle spalle per ridurre il suo corpo, occupare il minor spazio possibile, come se questo potesse farla scomparire
"A chi hai sparato?"
Chiese lui confuso, non seguendo il discorso. Le poggiò una mano sulla schiena, come per darle conforto, ma Evelyn al contatto si alzò di scatto ed iniziò a camminare nervosamente per la stanza. Sentiva un nodo in gola che le impediva di parlare, che quasi le impediva di respirare. Ma ormai aveva bisogno di buttare fuori ciò che doveva dire, ciò che la tormentava così tanto
"Lavorava con Jeanine... aveva la pistola puntata su Quattro, gli avrebbe sparato ma... io-io ho sparato per prima.
L'ho ucciso io Eric"
Eric si avvicinò lentamente al bordo del letto, stando attento a muovere il meno possibile la gamba ferita, e da quella posizione allungò leggermente le mani per stringere nelle sue quelle della sorella
"Evelyn, di chi parli? Chi ha cercato di uccidervi?"
Eric aveva il tono calmo, vedeva che Evelyn non riusciva ad affrontare ciò che cercava di raccontargli
"Papà... Ha-ha aiutato Jeanine a fare l'attacco contro gli abneganti... diceva che loro avevano corrotto il sistema e che dovevano sapere a cosa andavano contro...
Danno la caccia ai divergenti, non hanno intenzione di fermarsi davanti a nulla Eric...
E papà stava per uccidere Quattro, ma io... O santo cielo"
Evelyn si abbandonò sconfitta sul letto, lasciandosi andare per la prima volta completamente e versando lacrime per la morte del padre. Eric rimase qualche secondo a fissarla con la bocca semiaperta.
Fece appoggiare la sorella sulla sua spalla, mentre le accarezzava la schiena e chiuse gli occhi come per realizzare l'accaduto.
Neanche per un secondo pensò di giudicarla o colpevolizzarla per ciò che fosse successo, credeva ciecamente in lei come aveva sempre fatto da quando erano bambini.
"Tesoro... questo conflitto, ognuno di noi può scegliere da che parte schierarsi. Papà aveva fatto la sua scelta"
"Non per questo meritava di morire"
Rispose lei con voce rotta, rimanendo appoggiata, non trovando neanche le forze per tirarsi su
"Avrebbe ucciso Quattro e, beh chissà chi altro...
Ti sei trovata davanti ad una scelta ed hai agito da Intrepida"
Evelyn non disse più niente, aveva vuotato il sacco e ormai non aveva più nessuna scusa o spiegazione da dare.
Eric aveva comunque continuato a consolarla finché non smise di piangere: quello era il suo compito, lo era sempre stato. Per questo non poteva nascondere di sentirsi tremendamente in colpa, non era riuscito a proteggerla: Evelyn si era trovata coinvolta in una situazione più grande di tutti loro, e aveva dovuto prendere una decisione molto dura.
Per difesa aveva sparato, ma l'aver ucciso suo padre sarebbe stato un fardello che mai l'avrebbe lasciata.
La discussione con Eric l'aveva scossa, lasciandola frastornata.
Eric sembrava molto più sereno di lei nonostante la notizia ricevuta, Evelyn iniziò a pensare di essersi immersa troppo in quella storia e aver perso la razionalità.
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In me c'è una parte di ogni fazione - Divergent
FanfictionEvelyn è la sorella di Eric. Ai suoi sedici anni si trova, come i suoi coetanei, a dover scegliere a che fazione appartenere. Evelyn non è sicura di che strada intraprendere, ma sa di certo in che fazione non vuole essere. Una di queste è proprio qu...