Quando Beatrice chiese a Stiles il favore di accompagnarla a scuola, il nogitsune si infuriò, ma rimase in silenzio.
Quella mattina la ragazza salì sulla macchina del ragazzo che le piaceva con aria distrutta, sotto gli occhi di quest'ultima che trasmettevano un'aria profondamente preoccupata: lei pareva uno zombie munito di occhiaie, un'aria infinitamente stanca, il tutto accompagnato da sguardo assente.
Non era la stessa di sempre, lei non mostrava particolarmente le sue emozioni negative con altri esseri viventi, se non gli animali domestici e il suo "padrone", e Stilinski se ne rese conto.
<<Allora Tris>> deglutì l'umano, interrompendo il mutismo di quel breve viaggio, <<come stai?>> fece la domanda più stupida che potesse fare in quel momento, visto che la risposta era ovvia, ma fu la prima che le venne in mente e si sentiva molto a disagio e in angoscia.
Void fece un sorriso divertito a quella domanda, prendendo in giro la sua vittima precedente di cui portava ancora l'aspetto."Che idiota" pensò.
La banshee inesperta però non l'aveva nemmeno ascoltato, tanto che era presa dalle sue scarpe con fare spensierato, non pensando a nulla.
<<Tris?>> la chiamò ansioso il guidatore.
Che le succedeva?
Detestava vedere la sua migliore amica in quelle condizioni.
<<Tris?>> la richiamò mentre la sua preocupazzione cresceva, non stava ricevendo alcuna risposta.
Accostò per un attimo e lei non se ne accorse nemmeno; titornò sulla Terra quando il figlio dello sceriffo la prese delicatamente per la spalla, facendola sobbalzare dalla paura.
La ragazza ripensò alla violenza sessuale del giorno prima e cominciò a tremare come una foglia.
<<Ehi ehi ehi...mi dispiace, non volevo spaventarti>> tentò di prenderle la manò, ma lei si scansò ancora terrorizzata.
<<Tris...>> disse il suo nome il ragazzo in modo triste, si sentiva in colpa nonostante non ne avesse motivo.
Tentò di calmarsi facendo dei respiri profondi, ottenendo successo dopo qualche minuto.
<<Scusami>> parlò con voce incrinata, per poi scoppiare in un pianto, <<Mi spiace tanto>> continuò a ripetere.
La copia del ragazzo che la osservava terribilmente turbato, percepì finalmente i sensi di colpa della violenza che aveva commesso."Sono un fottuto coglione" si disse nella sua testa, tirandosi i capelli così forte da provocarsi dolore da solo.
Tirò un pugno al muro accanto a sé, per poi accasciarsi su di esso.
<<Che cazzo ho fatto?>> si domandò, <<Che cosa penserebbe Shelia?>> si chiese ancora.Stiles la abbracciò, tentando di calmarla.
<<Non hai fatto nulla di male>> le disse, <<Va tutto bene>> continuò e lo pensava davvero, sapeva che non aveva commesso nulla di brutto perché si fidava di lei e era a conoscenza del fatto che non lo avrebbe mai fatto, poi la conferma era il suo sguardo: addolorato e completamente terrorizzato.
<<Stiles, non ce la faccio più>> singhiozzo tra le copiose lacrime, <<Vorrei solo sparire>> ammise, spezzando il cuore del ragazzo.
Vederla in quello stato lo distruggeva, ci teneva tanto a lei.
<<Ehi>> prese il suo viso tra le mani, <<Tu meriti di essere qui, ok? Sei un elemento fondamentale nella vita di tante persone, sei speciale per molti, devi capire che sei una bella persona e meriti di vivere più di chiunque altro>> cercò di motivarla mentre le asciugava le lacrime, guardandola negli occhi.
Nel mentre la gelosia e il dolore si facevano spazio nell'anima del demone, che avrebbe voluto disperatamente al posto dell'umano.
La banshee continuava a fissare le labbra del ragazzo mentre la consolava, portando con sé una voglia matta di assaporare codeste e lo fece.
Si avventò sulle labbra della sua cotta impulsivamente, realizzando il suo desiderio più nascosto.
Quel bacio Stiles non lo ricambiò e lei si staccò subito pentendosi subito dell'azione appena compiuta.
<<Scu...scusa, n...non ave...vo la men...mente luci...da>> balbettò rossa in viso.
Si vergognava per quello che aveva appena fatto, aveva appena tradito Lydia, come se lo sarebbe potuta perdonare.
Lo sguardo del Void divenne un puro incendio infernale.
Provava un forte appetito di far fuori Stilinski, ma si trattenne, sfogandosi sul muro, immaginando fosse ello.
Era furioso, talmente accecato dalla rabbia che avrebbe picchiato chiunque in quel momento.
Emise un grido pieno di collera, agghiacciante.
In quel momento voleva solo mettere fine all'esitenza di tutti, al contrario della sua vittima che voleva mettere fine solo alla sua medesima.
<<Io...>> tentò di trovare le parole giuste l'umano, <<Ti va di fare un giro? Possiamo saltare la scuola>> propose di punto in bianco, sviando il discorso per non creare imbarazzo, nonostante si fosse già creato.

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Cieca.
FanfictionSPOILER TEEN WOLF E se lei in realtà non se ne fosse mai andata? Se fosse viva? Chi lo può sapere? Chi può capire se è stata lei o meno. Sono passati mesi da quando lui era sparito, ma potrebbe misteriosamente ritornare a Beacon Hills. Ma perché? C...