<<Hanno intenzione di spostarti di reparto>> le comunicò Lydia turbata, <<In quale?>> chiese Tris preoccupata vista l'espressione della biondo fragola.
Perché cambiarle il reparto?
Presto sarebbe uscita, no?
O almeno credeva sarebbe stato così, ci sperava in quanto non reggeva più il passare le sue intere giorante in quell'edificio sanitario.
Bramava solamente di avere il permesso di tornare e casa, di ritornare alla sua vita normale.
Il demone sentiva i suoi richiami di disperazione il suo dolore a causa dell'insapienza verso dove si trovasse suo zio, di cosa gli era capitato, di come stesse il resto del branco; Beatrice oramai stava perdendo lentamente la sua identità, le sue libertà, i suoi sogni e desideri.
Non ne aveva idea...non sapeva che avrebbe perso tutto, sarebbe rimasta sola, avrebbe avuto solo la solitudine come amica.
Era una povera vittima sfortunata, tra tutti proprio lei fu la sua scelta, che anima in pena.
<<Psichiatrico Tris, psichiatrico>> continuò Lyds a testa bassa, con la mano del suo fidanzato sulla spalla.
La strega strabuzzò gli occhi."Pschiatrico? Psichiatrico?!" non riusciva a realizzarlo, era completamente insapettato per lei.
<<E perché mai?>> chiese Beatrice, non voleva assolutamente andare in psichiatria, portava l'intenzione di domandare a suo zio se poteva esprimere il suo rifiuto, <<Beatrice, ma hai visto quanto cazzo sei magra?>> le chiese Peter senza preoccuparsi di avere un minimo di tatto.
La diretta interessata chinò il capo, mentre Peter ricevette una gomitata dalla figlia e degli sguardi di disapprovazione da parte degli altri in quella stanza.
<<Senti Tris, andrà tutto bene, starai bene. Non predertela per quello che ha detto Peter, conta solo che noi per te ci siamo e andare in quel reparto ti aiuterà. Noi crediamo in te Tris, vogliamo solo il meglio per te, tutti quanti>> disse l'umano tentando di tranquillizzare la sua amica.
Beatrice in quel momento di sentiva un fallimento totale per essere finita in quell'ospedale, per non essersi impegnata di più nel nascondere l'intera situazione, a scuola, con i suoi amici.
Provava un senso di nullità e disprezzo nei suoi confronti, per lei si stava comportando come se fosse un peso per i suoi amici, sentiva di meritare tutto quel dolore che stava patendo giorno dopo giorno, provava un senso di colpa indescrivibile e gli altri del branco lo percepivano, così tanto che gli si stava stringendo il cuore a ognuno di loro, ma anche Stiles non aveva fatto fatica a capirlo in quanto aveva la dote dell'empatia.
Malia diede un bacio sulla guancia alla sua migliore amica per confortarla, gesto non da lei, avrebbe voluto fare di più, ma non ne aveva la possibilità, <<Tris, non c'è bisogno di sentirsi in colpa, non hai colpe tu, la responsabilità sappiamo tutti di chi è>> esordì la coyote, era furiosa con il Void, nutriva un odio incredibile verso di lui e non solo lei, tutti si sentivano allo stesso modo, ognuno di loro voleva farlo a pezzi.
<<Vi hanno detto altro?>> la curiosità stava uccidendo la banshee inesperta, voleva sapere tutto quello di cui non era a conoscenza.
Lydia fece per parlare ma fu interrotta dalla porta della stanza che si spalancò, rivelando il resto dei membri.
Il viso di Beatrice si illuminò.
<<Tris!>> esclamò Scott, per poi fiondarsi nelle braccia di Tris, come fece il resto di loro.
<<Come stai?>> domandò Kira sull'orlo del pianto, <<Meglio Kira, grazie>> rispose ed era vero, dopo averli rivisti si erano per un momento spenti i suoi pensieri.
<<Ci sei mancata tanto>> ammise Isaac felice di averla rivista, ma non di come era ridotta, <<Anche voi ragazzi>> sorrise e anche Derek stranamente gliene rivolse uno, erano tutti così contenti di rivederla.
La soglia della porta fu varcata anche dalla madre di Scott: <<Melissa!>> esclamò Beatrice, adorava quella donna.
L'adulta corse ad abbracciarla, <<Perdonami, stavo parcheggiando la macchina>> ridacchiò con le lacrime agli occhi, <<Tranquilla>> ridacchiò anche lei sul punto di commuoversi per queste visite: le erano mancati per davvero.
<<Tris, siamo moltissimo contenti di averti rivista, ma purtroppo dobbiamo parlarti di alcune cose>> comunicò l'alfa dispiaciuto, <<Aspetta Scott, dobbiamo prima parlarle di qui>> disse Stiles e Scott annuì, lasciandolo parlare: <<Allora, sarai ricoverata effettivamente in quel reparto, ma dovrai passare le tue giornate momentaneamente nel day hospital e...potresti rischiare il sondino se dimagrisci ancora, ma non ti abbattere, crediamo in te>> continuò Stiles a disagio nel dire quelle cose, odiava dover dare le brutte notizie soprattutto se codeste lo facevano stare male, visto che voleva un bene immenso alla castana.
<<Mmmh>> mugulò lei scocciata, non aveva assolutamente la voglia di affrontare tutto ciò, <<C'è altro?>> domandò, <<In verità sì, dobbiamo parlarti di una cosa importantissima>> cominciò il lupo dalla mascella storta nervoso, <<La polizia tra qualche giorno, anche domani, potrebbe venire a chiederti la tua testimonianza verso questo caso>> concluse.
Un caso?
Che tipologia di caso?
Di cosa si trattava?
Nella mente della paziente in questione regnavano questo tipo di domande, stava andando nel panico.
Scott ingoiò il groppo che aveva in gola e proseguì, credeva che meritasse di sapere: <<Tuo zio è accusato di violenza domestica verso una minorenne, quindi c'è anche il rischio che tu finisca in mano agli assistenti sociali. Inoltre, anche di aggressione nei confronti di un dottore>>.
Beatrice spalancò gli occhi, non poteva crederci, non voleva.
Una lacrima le solcò il viso, <<Cosa intendi? Non è possibile!>> esclamò, <<Pensano sia stato lui a causarti quei lividi>> disse Stiles affranto, <<Ma non è così! Voi lo sapete vero? Dobbiamo dirlo!>> le gocce salate le marcavano il viso copiosamente, <<Ehi ehi>> le si avvicinò Malia, <<Stai calma Tris, calma, fai dei respiri profondi. Lo sappiamo, non preoccuparti, lo sappiamo>> tentò di farla rilassare mentre lei singhiozzava.
Il demone sentiva i sensi di colpa, stranamente, non verso Deaton, ma verso Tris: l'aveva ferita, voleva stare con suo zio e avrebbe dovuto fare qualcosa altrimenti qualcun altro avrebbe dovuto adottarla e potevano rovinargli piani.
Gli dispiaceva davvero per la sua vittima, gli si stringeva il cuore a udire quel pianto straziante.
Era presente puzza di nervosismo e tristezza in quella stanza, alcuni si mangiavano le pellicine o le unghie delle dita, altri si mordevano le labbra e altri ancora fissavano le loro scarpe o la figlia di Peter che consolava Tris in modo interessato.
<<Ragazzi>> si rivolse a Scott, Isaac, Kira, Derek, Melissa e Peter, <<Non so se gli altri ve lo hanno detto, ma è tornato il nogitsune e ricordando la visione che abbiamo avuto io e Lydia non promette nulla di buono>> disse una volta tranquillizzata.
Gli altri la osservarono sopresa, increduli.
"Com'è possibile se lo avevamo seppelito nel Nemeton?" si chiesero tutti.
<<Fammi indovinare: è tutta colpa sua>> strinse i pugni Isaac mentre gli passavano per la testa brutti ricordi riguardanti la sua oramai deceduta amante, ricevendo in risposta un sì con la testa da parte di Tris.
Erano tutti demoralizzati in vista delle perdite che avevano affrontato, ma scorreva soprattutto rabbia nelle loro vene perché si era permesso di cercare di portare via un altro membro del branco.
Nella testa di Scott McCall vagavano i ricordi con Allison, la sua Allison.
Non poteva crollare in quell'istante, non doveva per Tris, lei non aveva bisogno delle sue lagne in quel momento.
Appena sentì la frase della strega gli passò subito l'immagine di Allison e il suo cuore si ruppe in mille pezzi.
Scott nutriva dei sentimenti forti per Kira, senza di lei non ce l'avrebbe fatta, le doveva tanto, ma la cacciatrice di lupi rimaneva il suo punto debole maggiore, era stata il suo primo amore, le sue prime volte in tutto, l'aveva amata immensamente e le mancava.
Il dottore fece il suo ingresso e comunicò al branco che l'orario delle visite si era oramai concluso, così ognuno di loro salutò Beatrice rassicurandola che tutto sarebbe finito per il meglio, menzogne.
Fu lasciata sola con le sue lacrime di disperazione.
Come si era permesso?
Come avrebbe dovuto vivere senza Deaton?
Gli voleva tanto bene, era la sua ancora, non era nei suoi piani la sua perdita.
Il suo era un pianto straziante, si poteva percepire tutto il dolore che portava con se Tris anche se non si fosse stati lupi.
In quell'istante pregava che il mondo si bloccasse solo per un attimo, aveva bisogno di pace, era stanca e le pareva di star portando un peso troppo grosso ed era così.

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Cieca.
FanfictionSPOILER TEEN WOLF E se lei in realtà non se ne fosse mai andata? Se fosse viva? Chi lo può sapere? Chi può capire se è stata lei o meno. Sono passati mesi da quando lui era sparito, ma potrebbe misteriosamente ritornare a Beacon Hills. Ma perché? C...