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Dopo una noiosa lezione di Erbologia, arrivammo al clou delle lezioni per quel giorno: Difesa Contro le Arti Oscure.

Quando entrammo nella classe di Difesa contro le Arti Oscure, trovammo la professoressa Umbridge già seduta alla cattedra, con addosso il vaporoso cardigan rosa della sera prima e il fiocco di velluto nero in cima alla testa. Fred dovette trattenersi davvero tanto per non ridere.

Entrammo in silenzio; ancora non conoscevamo la Umbridge, e nessuno sapeva quanto potesse essere rigorosa in fatto di disciplina.

«Ehy, May» mi salutò Theo con un sussurro. Gli risposi con un sorriso. Ero contenta che ci fossero anche i Corvonero, perché Theo era un ragazzo estremamente abile in quella materia, dal quale avevo imparato moltissimo nel corso degli anni. «Vieni a sederti vicino a me».

Ci mettemmo nella fila centrale, non troppo davanti ma neanche troppo indietro. Dietro di noi c'erano i gemelli Weasley, che borbottavano tra di loro sbuffando.

«Be', buongiorno!» disse la professoressa Umbridge quando finalmente tutti si furono seduti.

Alcuni borbottarono «Buongiorno» senza troppa convinzione.

«Mmm, mmm» disse. «Così non va, no? Vorrei per favore che rispondeste "Buongiorno, professoressa Umbridge". Un'altra volta, prego. Buongiorno, ragazzi!».

Io e Theo ci scambiammo uno sguardo che stava a significare: "questa è pazza", ma rispondemmo comunque insieme a tutto il resto della classe: «Buongiorno, professoressa Umbridge».

«Bene, non era troppo difficile, vero? Via le bacchette e fuori le piume, prego».

Mi girai un secondo verso Fred, e ci scambiammo uno sguardo cupo. L'ordine "via le bacchette" non era mai stato seguito da una lezione interessante. Riposi la mia bacchetta in crine di unicorno nella borsa, ed estrassi piuma, inchiostro e pergamena. Di fianco a me, Theo stava diventando nervoso, perché era sempre stato più bravo sul pratico rispetto al teorico. Io in realtà me la cavavo in entrambe, ma se avessi dovuto scegliere, anche io probabilmente avrei preferito tenere la bacchetta in mano e fare incantesimi.

La professoressa Umbridge aprì la borsa, sfilò la bacchetta, che era insolitamente corta, e battè forte la lavagna: subito apparvero le parole:

Difesa contro Le Arti Oscure
Ritorno ai principi di base

«Allora, l'insegnamento di questa materia è stato piuttosto discontinuo e frammentario, non è così?» esordì, voltandosi verso la classe.

Io la guardavo curiosa, chiedendomi dove volesse andare a parare con il suo discorso. Certo, non era una sorpresa dire che la cattedra di Difesa contro Le Arti Oscure fosse stata alquanto sfortunata negli ultimi anni, ma avevamo avuto anche dei professori tremendamente bravi, Remus Lupin per primo.

«Il continuo cambio d'insegnanti, molti dei quali pare non abbiano seguito alcun programma approvato dal Ministero, ha purtroppo sortito l'effetto di porvi assai sotto la media d'istruzione che ci aspetteremmo di vedere nell'anno dei M.A.G.O».

Io e Theo ci scambiammo di nuovo un'occhiata. Di sicuro noi non ci sentivamo "sotto la media d'istruzione", dopo tutto quello che avevamo studiato.

«Vi farà piacere sapere, tuttavia, che questi problemi saranno finalmente risolti. Quest'anno seguiremo un corso di magia difensiva strutturato con cura, fondato sulla teoria, approvato dal Ministero. Copiate le frasi seguenti, prego».

Colpì di nuovo la lavagna; il primo messaggio sparì e fu sostituito dagli "Obiettivi del Corso".

1. Comprendere i principi base della magia difensiva.
2. Imparare a riconoscere le situazioni nelle quali la magia difensiva può essere usata legalmente.
3. Porre la magia difensiva in un contesto per l'uso pratico.

Headgirl - Fred Weasley ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora