Ci furono altri turni di "verità, obbligo o bevuta" non particolarmente interessanti, in cui io mi limitai ad appoggiare la testa sulla spalla di Fred e far finta di non esistere. Era una delle cose che mi venivano meglio, insieme agli incantesimi di Trasfigurazione.
«Fred, verità, obbligo o bevuta?» gli chiese suo fratello curioso. Lo sentii stringere la presa sulla mia vita, mettendosi più comodo. Il suo petto si alzava e abbassava contro il mio braccio.
«Verità» rispose, sfiorando i miei capelli con le labbra. I chiusi di nuovo gli occhi, stringendomi di più contro di lui, cercando con ogni centimetro del mio corpo un contatto con lui.
«Maeve ti piace fisicamente?»
«Cosa!?» urlicchiai, svegliandomi di colpo e mettendomi seduta di fianco a lui. «Ma che domande sono!?»
«Buongiorno eh» ridacchiò Angelina, dandomi un colpetto sulla gamba. «Pensavamo ti fossi addormentata tra le braccia del tuo principe azzurro»
«Non rispondere» ordinai a Fred, guardandolo negli occhi. «Prendi quella bottiglia e non rispondere».
«Perché devo bere ad una domanda così facile?» si lamentò lui.
«Io...non...», balbettai, in difficoltà. Fred fece un sorrisetto divertito, e mi attirò di nuovo sulle sue gambe.
«Calmati» sussurrò, «c'è una ragione se ti chiamo "prefetta perfetta". Certo che mi piaci fisicamente, avrei dei gusti di merda se dicessi il contrario».
Io affondai il viso nel suo petto, imbarazzata. Angelina stava urlando dalla gioia, insieme a Lee che non si sprecava coi commenti depravati.
«Smettetela!» esclamai. Fred mi avvolse con le braccia, cercando di proteggermi dal resto del mondo. Il suo abbraccio era diventato il mio posto preferito.
Devo ammetterlo, quello che aveva appena detto mi aveva fatto particolarmente piacere. Pensare di poter fare un certo effetto ad un ragazzo come Fred Weasley mi dava un potere non indifferente.
Fred era bello, indubbiamente. Non c'era bisogno di mentire al riguardo. Ma la mia attrazione verso di lui finiva lì, perché caratterialmente non saremmo mai potuti andare d'accordo. Non eravamo andati d'accordo in sei anni e le cose non sarebbero cambiate durante il settimo. Nonostante ciò, godere delle sue attenzioni ogni tanto non avrebbe fatto male a nessuno.
La serata si concluse quando ognuno di noi a turno iniziò a sbadigliare. Mi alzai già immaginandomi nella mia stanza, nel mio letto e sotto le coperte, magari dopo una bella doccia calda, quando qualcuno mi tirò di nuovo verso il letto.
«Dove scappi?» domandò Fred ridacchiando per i miei urletti. «Tu e Angelina dormite qua stanotte».
«Ma perché?» borbottai io, scalciandolo leggermente.
«Missione Geolina, hai presente?» mi sussurrò ad un orecchio.
«Sì, ma ci deve rimanere lei, non io!»
«Se non rimani tu non rimane neanche lei, lo sai benissimo».
Sbuffai. Aveva ragione, ovviamente. Non sarebbe restata da sola nella camera dei gemelli. Ci sarei dovuta rimanere anche io.
D'altro canto, non avevamo più dormito insieme a loro dal nostro quarto anno. Ginny, la loro sorellina, era sparita nella Camera dei Segreti, rapita da un mostro. Ron ed Harry le erano andati dietro. I gemelli erano inconsolabili, e io e Angelina non avevamo avuto il coraggio di lasciarli soli. Avevamo unito i letti, e ci eravamo addormentati vicini, beandoci del calore reciproco.
Ma ora non c'era la necessità del conforto o di una persona vicina. Fred non aveva bisogno di me. Ma mi voleva con lui lo stesso.
Gli accarezzai i capelli, ascoltando il suo respiro che piano piano si faceva sempre più regolare. Lasciando che si trasformasse in una ninna nanna che mi facesse addormentare. Negli ultimi secondi di lucidità, per quanto lucida potessi essere, con tutto l'alcool che avevo ingerito, mi chiesi che cosa mai sarebbe successo se avessi perso quel ragazzo. Se per qualche motivo si fosse allontanato da me. Sono sempre stata quella terrorizzata dal perdere le persone che sento vicine. Avevo sempre fatto di tutto per gli altri, perfino infrangere le regole. Eppure, mi chiedevo se mai qualcuno avesse avuto paura di perdere me. Se io fossi mai stata così importante per qualcuno.
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Headgirl - Fred Weasley ff
FanfictionPossa il suono di una musica leggiadra e l'eco di una risata irlandese, riempirti il cuore di felicità, che duri e si rinnovi nel tempo. Possano i cardini su cui poggia la nostra amicizia mai potersi arrugginire. Maeve Callaghan, diciassette anni...