«Non mangiate pesante» ci raccomandò Angelina, guardando torvo Fred e George che si stavano rimpinzando di arrosto di tacchino. «Ho programmato degli allenamenti che vi faranno scendere dalla scopa col culo dolorante»
«Che finezza, Johnson» commentò George, facendo un'espressione particolarmente compiaciuta. Fred, di fianco a me, scosse la testa come per dire: "Questo ragazzo si è fottuto il cervello". Il che era più o meno quello che pensavo anche io.
Ci avviammo verso gli spogliatoi particolarmente presto, trascinati dal Capitano della squadra. Angelina avrebbe dovuto fare un discorso di inizio anno, e voleva ripassarlo con noi prima di pronunciarlo davanti alla squadra intera. Dimenticandosi però che noi tre costituivamo la maggioranza della sua squadra.
Non poté esercitarsi più di tanto, in ogni caso, perché poco dopo arrivò Katie Bell, e al suo seguito ci raggiunsero Ron ed Harry. Il primo sembrava intimorito, non doveva essere semplice allenarsi insieme ai fratelli che più di tutti lo avevano preso in giro, mentre il secondo cercava di rassicurarlo.
«Tutto bene, Ron?» chiese George facendo l'occhiolino al fratello.
«Pronto a farci fare una brutta figura, prefettuccio?» domandò Fred, sbucando tutto spettinato e con un ghigno malizioso dal collo della divisa da Quidditch.
«Ragazzi» li redarguii, sistemandomi a mia volta la divisa. Percepii gli occhi di Fred che percorrevano il mio corpo, il che mi indusse a raggiungere le ragazze per sfuggire al suo sguardo.
«Non è possibile che mi vada stretta, non sono ingrassata!» si stava lamentando Angelina, cercando di tirare verso il basso la sua divisa. Effettivamente, essa risultava attillata e lasciava intravedere le sue forme prosperose.
«No che non sei ingrassata» la rincuorò Katie, ridendo però sotto i baffi, «sono le tette il problema».
«Se vuoi conosco un incantesimo per allargare i vestiti» proposi, tirando fuori la bacchetta. «Serve solo che tu la tolga».
Angelina sbuffò, passando lo sguardo prima su di sé e poi su di me. La maglia della divisa mi cadeva leggermente larga, ma non avevo intenzione di sistemarla con un tocco di magia. Serviva per coprire il mio corpo estremamente piatto e poco definito. Borbottò qualcosa che non riuscii a sentire, ma mi trascinò in bagno per potersi togliere la maglia indisturbata e farmela aggiustare.
«Bene, tutti quanti» disse Angelina una volta uscita dal bagno, richiamandoci a raccolta. «Cominciamo oggi il primo dei nostri allenamenti di quest'anno».
Andai a sedermi vicino a Fred, conscia che sarebbe andata per le lunghe. Quando Angelina iniziava a parlare non finiva più.
Dopo qualche secondo, mi resi conto che Fred mi stava guardando intensamente. Iniziai a guardarlo a mia volta con la coda dell'occhio, e vidi il suo sorriso allargarsi sempre di più. Quel suo sorriso che faceva venir voglia di prenderlo a schiaffi.
«Che vuoi?» sibilai, fulminandolo con lo sguardo.
«I sorrisi sono contagiosi, lo sapevi?»
«Non ti preoccupare, sono vaccinata» lo presi in giro io. Lui si mise a ridere talmente forte che Angelina interruppe il suo discorso motivazionale per girarsi e guardare nella nostra direzione.
«Fred, Maeve, visto che non state ascoltando, perché almeno non andate a prendere la cesta delle palle?»
«Ottimo!» esclamò Fred, alzandosi in piedi con uno scatto. «Stavi facendo un ottimo lavoro, capitano, davvero. Ma preferisco andare a raccogliere palle con Maeve»
«Fred!» abbaiai, senza riuscire a credere alle mie orecchie.
«Andate» ringhiò Angelina chiudendo le mani a pugno, «prima che io decida di raccogliere le tue di palle e usarle come Bolidi, Weasley».
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Headgirl - Fred Weasley ff
FanfictionPossa il suono di una musica leggiadra e l'eco di una risata irlandese, riempirti il cuore di felicità, che duri e si rinnovi nel tempo. Possano i cardini su cui poggia la nostra amicizia mai potersi arrugginire. Maeve Callaghan, diciassette anni...