"Marti?" Chiamo la mia ragazza bussando alla porta del bagno.
Sento la chiave girare nella toppa e poi la figura di Martina avvolta in un asciugamano davvero striminzito mi si para davanti.
"Dimmi" mi chiede sorridendo.A quella vista, l'unico ormone maschile che possiedo si agita e senza dire una parola entro in bagno, chiudo la porta, afferro Martina dalle spalle e la sbatto al muro bloccandole i polsi sopra la testa.
"Cristian, che ti prende?" Mi domanda lei leggermente spaventata.
"Nulla amore, ho solo voglia di baciare la mia ragazza" le rispondo prima di appoggiare le mie labbra alle sue.Inizialmente Martina tentenna, ma poi si scioglie e ricambia il mio bacio, anche se con meno passione del solito.
Mentre la bacio con la mano destra vado a sollevare il lembo del piccolo asciugamano che la copre. Appena Martina capisce il mio movimento, riesce a liberarsi dalla mia stretta e mi blocca la mano con fermezza.
"No, Cris, scusa. Stasera non mi va proprio" mi dice e si allontana da me.
"Mi vuoi spiegare cosa ti prende? È da quando sei tornata che sei davvero strana"
"Non sono strana, sono semplicemente stanca. Ho solo voglia di mettermi il pigiama e andare a dormire"
Detto questo si rimette l'intimo e io la osservo mentre si riveste.
Guardo quel magnifico corpo scolpito fino a quando noto un livido blu/viola all'interno coscia."Marti" dico indicandole il livido "mi puoi spiegare questo?"
Improvvisamente lei diventa nervosa e fredda, ancora di più di ciò che già era prima.
"Non è nulla, sono solo cascata oggi in spiaggia" risponde con poca convinzione.
"Da quando viene un livido all'interno coscia a uno che casca in spiaggia? Non mi prendere in giro"
"Cristian, cosa vuoi? Ti ho già raccontato come me lo sono fatta. Ora se per favore mi lasci finire di prepararmi dopo possiamo andare a letto"
"Non mi muovo da qui fino a quando non mi dirai come ti sei fatta davvero quel livido"Voglio scoprire a tutti i costi la verità, non posso credere che una semplice caduta causi un livido così notevole.
Mentre continuo a guardarla rivestirsi mi viene in mente quel ragazzo. Come si chiamava? Giorgio, credo.."C'entra Giorgio?" Le chiedo a bruciapelo.
Martina si blocca improvvisamente e si gira molto lentamente fino a guardarmi negli occhi.
"C-come scusa?"
"Martina, hai capito benissimo la mia domanda.
C'entra Giorgio, per caso?"Martina abbassa lo sguardo e continua a non pronunciare parola. Passano minuti che sembrano ore.
Dal suo silenzio riesco a comprendere che con questo Giorgio è successo qualcosa.Più passano i minuti, più Martina non risponde e più la mia rabbia cresce.
Finalmente riesco a chiederle "Perché?"
"Cristian mi dispiace.."
"Non ti ho chiesto se ti dispiace, ti ho chiesto perché" le domando freddamente."Io.. Non so come sia successo.." Risponde lei continuando a fissare il pavimento.
"Oh si, accidentalmente sei cascata nel suo letto, vero?"
"Cristian, perfavore, ascoltami.."Sospiro forte e ripenso al mio di pomeriggio.
Penso si momenti in cui quel Giorgio stringeva la mia ragazza tra le braccia e se la scopava, mentre io ero con Filippo."Senti, Marti.. Anche io ho una cosa da confessarti.
La mia migliore amica non ha avuto nessun incidente. Mi sono semplicemente rivisto con Filippo, il mio ex"
Finalmente Martina alza lo sguardo e punta i suoi occhi a diritto nei miei.
"C-cosa è successo?" Chiede come se avesse paura di sentire la risposta.
"Ci siamo baciati, è inutile nascondertelo".
"Q-quindi tu.. Tu mi hai solo presa in giro.. Non è vero che sei innamorato di me.." Mi urla contro con gli occhi lucidi.
Stavolta sono io a implorare che mi ascolti.
"Sai cosa ti dico, Cristian? Tornatene pure da Filippo. Io me ne vado".
Con queste parole fa per uscire dal bagno, ma io l'afferro per un polso e la costringo a guardarmi negli occhi.
"Marti, guardami. Non ti ho assolutamente presa in giro. Io SONO innamorato di te. Non so cosa mi sia preso oggi pomeriggio.
Ti prego, perdonami, e io sarò disposto a perdonare te.."Martina mi guarda con gli occhi feriti, si libera dalla mia presa e si dirige verso la porta d'ingresso.
"E ora dove pensi di andare?" Chiedo correndole dietro per provare a fermarla.
"Non ti riguarda. E non provare minimamente a seguirmi. Ho bisogno di riflettere"
"Non puoi riflettere a casa? Con me? Magari ne parliamo insieme.. Ti prego, non andare via.." La imploro, ma ormai è troppo tardi."Ciao Cristian" queste sono le sue ultime parole prima di aprire la porta e scomparire dalla mi vista, mentre io rimango imbambolato in piedi per interminabili minuti a fissare il vuoto.
Vuoto.. Sono in una casa vuota. Vuota senza lei.
Vorrei poter prendere una grossa gomma e cancellare questa schifosa giornata.
Vorrei che Martina fosse qui, con me. Vorrei che fossimo a letto a parlare, ridere, scherzare, come ogni sera.
Invece lei è scappata via.. E io sono in piedi a fissare la porta come un coglione, ad aspettare il suo ritorno.
SPAZIO AUTRICE.
Weeee❤️
Scusate se il capitolo fa abbastanza schifo, ho una traccia da seguire e non sapevo proprio come far litigare Martina e Cristian.Nei prossimi capitoli ci saranno altri colpi di scena. Continuate a leggere la mia storia ♡
Un dolce bacino a tutti voi 💜💕
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Amore o semplice amicizia?
Dla nastolatkówStoria autobiografica. Lui, un ragazzo che ha sofferto davvero troppo per la sua giovane età. Lei, una ragazza piena di insicurezze, che ha paura di amare. Un grosso problema tra di loro. Com'è finirá?