Amore o semplice amicizia?

Capitolo 7

Con questi pensieri scoppio in lacrime.
Un pianto liberatorio.
Da sola in questa stanza vuota e bianca do sfogo al dolore represso di due anni.
Lacrime su lacrime rigano il mio viso. Non riesco a fermarle.
Mi alzo. Cammino. Sono davanti allo specchio. Mi guardo. Mi accascio in terra e continuo a piangere.

Non mi accorgo che nella stanza è entrato qualcuno.

Smetto di piangere. Resto accasciata in terra. Mi asciugo le lacrime con la manica della camicia da notte bianca che mi hanno dato in ospedale e sento una voce alle mie spalle "Marti, penso sia ora che io e te parliamo"

Di nuovo lui. No. Vattene. Ti prego. Sparisci.

"Cosa vuoi?"
"Non ti ho fatto del male"
"Mi hai distrutta. Hai preso il mio cuore e l'hai calpestato. Dov'eri la sera del mio diciottesimo? A spassartela con un altra. Dov'eri quando mi portarono in ospedale perché tentai di buttarmi da quel maledetto ponte PER TE? Dov'eri quando io ti chiedevo di aiutarmi? Dov'eri quando avevo bisogno di te e tu preferivi la tua amichetta?"
"Tu non sei in grado di amare, ragazza mia. Se mi avessi amato non ti avrei mai ferita"
"No, Matteo, ti sbagli. Io ti amavo. Eccome se ti amavo."
"Tu hai paura dell'amore.."
Quelle parole. Ha ragione. In quel momento lo guardo diritto negli occhi e gli dico "Io ho paura di amare dopo che ho incontrato te. Io ho paura di soffrire come ho sofferto con te"

È senza parole. Rimaniamo a guardarci come non abbiamo mai fatto.
"T-tu.."
"Matteo, vattene.."
Sto per esplodere. Rabbia, odio, paura, dolore.
In un secondo mi tornano in mente tutte le parole brutte che mi ha detto. Tutto il dolore provocato.
"Vattene" gli ripeto.

Non si muove.
Io non mi muovo.
Passano secondi. O forse minuti?
Si alza.
FINALMENTE!!
Mi guarda.
"Non ti lascerò mai"
Ed esce dalla stanza.

Quelle parole mi rimbombano nella testa.
Sono ancora accasciata in terra quando entra Cristian.
Si siede accanto a me e senza dire una parola mi prende tra le sue braccia.
Mi sento di nuovo al sicuro.
Sento che nulla potrà andare storto.
Sento che ci sarà lui a proteggermi.
Qualsiasi cosa succeda.