Capitolo XXII

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La stessa notte

Quando Louis riaprì gli occhi, era circondato da pareti bianche. Tutto intorno a lui era bianco.
Capì di essere sdraiato per terra quando sentì i muscoli della schiena intorpiditi.
-Ma dove...?-
-Louis- una voce in lontananza con chiamava. Arrivava ovattata, stanca.
Avanzò nella direzione in cui provenivano le urla e, quando sembrò arrendersi, lo vide.
Era Harry.
Era rannicchiato in posizione fetale, le braccia tenevano strette le ginocchia al petto. Era bagnato dalla testa ai piedi, e Louis corse verso di lui.
-Harry- lo chiamò -Harry- sentiva i suoi stessi passi riecheggiare nella stanza vuota.

-Harry- piangeva mentre gli prendeva il viso tra le mani e sentiva quanto fosse freddo.
-Harry, amore- il riccio schiuse gli occhi, stanco, e gli sorrise.
-Che ti è successo?- e si tolse la felpa per mettergliela addosso e provare a riscaldarlo.
-Ti ho cercato per così tanto tempo- sussurrò Harry -Ero così stanco di nuotare- poggiò la guancia contro la mano di Louis e sorrise.
-Ma ora sei qui- disse Harry.
-Sono qui- gli baciò la fronte.

-Perché sei così bagnato?-
-Te l'ho detto, il mare mi stava sfinendo- ma Louis scosse la testa.
-Harry, non c'è nessun...- ma prima che potesse finire la frase, il rumore delle onde invase le sue orecchie -...mare- alzò lo sguardo e vide la distesa azzurra di fronte a sé.
-Si sta avvicinando- disse Harry -Vuole riprendermi. Appartengo a lui- abbandonò di nuovo la testa per terra.
-Cosa intendi?-
-Succede sempre. Io scappo, ti cerco, resisto, ma lui ritorna-
-Sei così stanco perché nuoti?- Harry annuì.
-E dove vai?-
-Da te. Tu mi chiami sempre- Louis mandò giù il reflusso di vomito.
-Cosa...-
-Ogni minuto ti sento chiamarmi. Mi preghi di non lasciarti...- prese un lungo respiro. Sentiva i polmoni a corto di fiato -Non voglio deluderti- Louis si sedette accanto a lui.

-Harry, ti prego...-
-Sono stanco, Lou- ammise. Tremò di freddo ma Louis non lo toccò.
-Non posso farlo- sussurrò.
-Lo so, ma dammi un po' di tregua- il respiro si stava facendo ancora più pesante. Le onde più vicine.
-Tu però non andartene- il riccio non rispose.
-Harry, stai sveglio- sentì il mento tremare a causa del pianto.
-Ho bisogno di riposare- sussurrò il riccio.
-L'amore mi sta sfinendo- continuò.
Louis gli sistemò il ciuffo, spostandolo dai suoi occhi.

Quando vide il verde mischiato alla stanchezza, capì che tutto quello era inutile. Capì che tenere ancora stretta la corda tra le dita avrebbe solamente fatto più male.
Harry era la sua ancora, ma questo non significava che non potesse lasciarlo andare.
Poteva farlo, anche se quello significasse naufragarsi o, peggio, lasciarsi annegare.
Lo doveva a lui, a quello che aveva fatto.
Lo doveva al loro amore.
Lo doveva alla sua famiglia.

Sì inginocchiò di fronte ad Harry e gli sorrise.
-Harry- lo chiamò, ed il riccio socchiuse gli occhi -Ti amo- singhiozzò -E per questo sono convinto di poter lasciarti andare e continuare ad amarti- il suo corpo tremava a causa delle scosse dovute ai singhiozzi.
Harry sorrise.
-Sono libero?- chiese. Louis annuì.
-Ti ridò le tue ali, amore. Puoi tornare a casa- una lacrima calda bagnò la guancia di Harry.
-Lou- la voce era così bassa -Puoi stringermi un po'?- allora Louis, silenziosamente, scivolò accanto il suo corpo, stringendo i suoi fianchi tra le braccia -Mi sento così solo- disse in un fiato il riccio.
-La storia dei girasoli- continuò con voce tremante Harry -L'ho raccontata io a tua mamma- sentiva il petto bruciare ad ogni parola, ma continuò a parlare -Quando da piccolo vidi quel campo- disse lentamente -Non smisi mai di pensare a te. Allora raccontai a tua mamma quella favola, pregando affinché te la raccontasse ogni notte, perché prima di essere mia, era tua, Louis. Tutto quello che amo è tuo-
-Quindi sei stato tu a chiamare quel bambino Lewis?- il ricciò annuì col capo. Louis tirò su col naso.
-È la mia storia preferita- ammise.

-Quanto tempo ci rimane?- chiese Louis.
-Il tempo di una canzone-
E sapeva cosa doveva fare.
-Test of my patience
There's things that we'll never know
You sunshine, you temptress
My hand's at risk, I fold
Crisp trepidation
I'll try to shake this soon
Spreading you open
Is the only way of knowing you
We'll be a fine line
We'll be alright- il sorriso di Harry era accentuato dalle fossette. Gli baciò la fronte ed Harry lo guardò appena.
-Starai bene, amore- sussurrò Louis.
Un'altra lacrima rigò il volto di Harry, e la voce spezzata fu ciò che Louis non dimenticherà mai.

-Ti amo, Louis Tomlison- sussurrò -E vorrei avertelo detto più volte quando avevo tempo- il suo labbro inferiore tremò e Louis singhiozzò, sentendo un dolore forte al petto.
-Puoi lasciarti andare Harry. Puoi fare tutto da solo e non sentirti in colpa- Harry sorrise un'ultima volta.
-Ti amo anche io- sussurrò Louis.

Quando aprì gli occhi, ebbe il tempo di baciargli la fronte e sussurrargli -Ti lascio andare. Rompo qualsiasi promessa, perché ti amo- dopo, Harry non c'era più.

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