CAPITOLO 58

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Pov's Jessica
Oggi è il compleanno di dimitri,e in questo momento sto andando al negozio per comprarli il regalo,mentre lui dev'essere già andato a fare i suoi soliti affari,anche se mi sembra strano gli abbia anche oggi.
Mi incammino verso l'autista di dimitri che ora è anche il mio e salgo in macchina.
-Dove la porto,signorina?-
-Alla gioielleria pietro,è ti ho già detto di chiamarmi jessica e di darmi del tu.- sorrido.
Ricambia il sorriso e annuisce soltanto,e sempre stato di poche parole.
Arrivata alla gioielleria scendo dalla macchina ed entro in essa.
-Salve.-
Il signore ricambia il saluto sorridendo è mi domanda che cosa voglio prendere.
-Vorrei un bracciale d'oro e una collana anche essa d'oro per un regalo,grazie.-
-Maschile o femminile?-
-Maschile.-
Annuisce e si avvicina alla vetrata vicino alla cassa.
-Questi vanno bene? Per me se accetta un parere sono bellissimi, sono i più costosi che ho.-
Mi avvicino alla vetrata e guardo il bracciale e la collana a cui si sta riferendo,devo darli ragione.
-Va benissimo,prendo questi.- sorrido.
Annuisce e prende la chiave aprendo la vetrata,va dietro la cassa è mette il bracciale e la collana nelle rispettive scatole.
-Prende qualcos'altro?-
-Si,vorrei anche un anello.-
-Che tipo di anello?-
Prendo il telefono e apro la galleria mostrandogli la foto del anello che alexander ha insistito che io prendessi.
Annuisce è va verso un'altra vetrata,prende l'anello e si avvicina a me sorridendo.
-Un anello di matrimonio,e per il suo ragazzo?-
Ah,e di matrimonio?
Arrossisco sorridendo imbarazzata.
-In realtà..--
Non riesco a continuare di parlare che il mio telefono suona.
-Mi scusi.- dico ricevendo in cambio un sorriso.
Sul display appare il nome di dimitri, facendomi fare subito un sorriso.
*Chiamata*
-Piccola dove sei?-
-Amore tra poco torno a casa,sono andata a fare una passeggiata.- mento.
-Vuoi che vengo a prenderti?-
Quanto lo amo.
-No amore non c'e né bisogno, c'è pietro con me.-
-E perché c'è lui con te? Non sei a fare una passeggiata?-
Ed ecco che inizia a fare il geloso,alzo gli occhi al cielo.
-Amore lo appena chiamato perché ero stanca di camminare,e prima che tu ti faccia film mentali non ho chiamato te perché stavi facendo i tuoi affari,è non volevo disturbarti.-
-Primo non mi faccio film mentali,secondo tu sei più importante quindi se hai bisogno devi chiamare me e non gli altri.-
Alzo di nuovo gli occhi al cielo mentre mi giro verso il signore è pago il conto che mi ha detto.
-Si amore okay,la prossima volta chiamo te.-
Se non gli dico così non finisce più.
-Bene,ora vedi di sbrigarti che mi manchi.- stacca.
Non cambierà mai.
-Arrivederci, grazie.- prendo la piccola busta con dentro le cose.
-Arrivederci.-
Esco dalla gioielleria e salgo in macchina dicendo a pietro di portarmi a casa.
I regali gli lascerò qui in macchina,li prenderò dopo.
Arrivata a casa ringrazio pietro ed esco dalla macchina,entro in casa sentendo una musica provenire dalla cucina.
Appena sono lì,trovo un esemplare di dimitri con capelli scompigliati,due bottoni della camicia aperti,e infine una bottiglia di rum mezza piena in mano.
Abbasso il volume della musica facendolo girare subito verso di me,mi guarda mentre si morde il labbro inferiore.
Mi avvicino lui e prima che potesse bere un'altro pò di rum,li tolgo la bottiglia di mano.
-Hey,ridammi la mia bottiglia.- cerca di prenderla,ma la sposto più in là sul tavolo.
-No,non puoi ubriacarti già a quest'ora,anche se è il tuo compleanno non te lo permetto.-
-Ah si? Non me lo permetti?- ghigna,appoggiando le mani sulla mia vita è attirandomi a lui.
-Si,non te lo permetto,se ti ubriachi ora come facciamo ad andare al ristorante?-
Non risponde,l'unica cosa che fa è abbracciarmi.
Infila la testa nell'incavo del mio collo è mi stringe più forte a lui.
Sospira.
-Hey amore,che hai?- li accarezzo la schiena.
-Niente..- sussurra.
Mi stacco dal'abbraccio procurandogli una smorfia contraria,li prendo il viso fra le mani è incastro i nostri occhi.
-Amore non dirmi cazzate e dimmi cosa c'è che non va.- dico seriamente.
Fa un sorriso che noto è forzato.
-Niente piccola va tutto bene,sono solo stanco e in ansia per gli affari.-
Lo guardo negli occhi per qualche secondo prima di sospirare.
-Va bene.- tolgo le mani dal suo viso.
Mi giro e prima che potessi fare un passo in avanti,la sua mano ferma il mio polso.
-Hey..-
Mi giro verso di lui.
-Ti amo.- serio e voce roca,mi guarda intensamente negli occhi.
🦋🦋🦋
Non riuscendo a trattenerlo,un sorriso si apre sulle mie labbra.
-Ti amo.-
Finisco di parlare e mi ritrovo subito le sue labbra sulle mie.
Mi morde il labbro inferiore in modo rude,quasi a farmelo sanguinare ma non a farmi male.
Appoggia le mani sulla mia schiena e mi stringe a lui,appoggio le mie mani sulle sue guance e li chiedo l'accesso con la lingua che concede subito.
-Ti amo cazzo.- dice con voce roca sulle mie labbra,per poi baciarmi ancora.
-Sei mia..- sussurra sta volta guardandomi negli occhi,prima di allontanare il suo viso dal mio e andare verso il mio collo.
Inizia a dare dei leggeri e dolci baci umidi su esso,mordendo e succhiando a volte la mia pelle.
Sposto il viso di lato lasciandoli più spazio,un piccolo gemito esce dalla mia labbra e i miei occhi si chiudono.
Le mie gambe iniziano a diventare come gelatina,prima che potessi cadere,la sua mano va a reggermi dalla schiena.
Dopo secondi interminabili,si allontana è fissa il mio collo soffiando su esso.
-Di chi sei?-
Capisco che è un'altro suo "crollamento" di insicurezza.
Li prendo il viso fra le mani e lo fisso negli occhi.
-Tua amore,solo tua.-
Mi bacia.
[...]
Scusate l'assenza ma sono stata occupata🙂

IN UN GIORNO SEI DIVENTATA LA MIA VITA -MOMENTANEAMENTE SOSPESA-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora