CAPITOLO 42

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Mi sveglia un rumore che colpisce la finestra,pensando fosse la pioggia lascio perdere,ma il rumore si fa sempre più continuo,sembrano come sassolini.
Mi alzo dal letto è mi avvicino alla finestra.
Mi affaccio e vedo..

Rimango perplessa e sorpresa nel vedere dimitri,non si regge in piedi ed è bagnato tutto dalla pioggia.
-Dimitri che ci fai qui?- sussurro.
-Piccola ho bisogno di te,fammi entrare per favore..- dice con voce più roca del solito.
E ora che faccio? Se mia madre lo vede non so come reagirebbe,ma non posso neanche lasciarlo così. 
-Vieni alla porta d'ingresso.- sospiro.
Annuisce.
Scendo di sotto e apro piano la porta,mi ritrovo subito dimitri stretto a me.
Gli metto una mano sulla schiena fradicia per colpa della pioggia,mentre sento l'odore forte di alcol.
-Amore mio,mi sei mancata tanto..- sussurra,stringendomi più forte a lui.
Dopo un anno,le farfalle si fanno risentire.
-Dai,andiamo in camera.- mi stacco lentamente.
-Ti amo.- dice seriamente.
Trattengo il respiro.
-Tu-Tu sei ubriaco,non sai quello che dici.- balbetto.
-Ora andiamo.- lo tengo mettendomi un suo braccio sulle spalle. 
-Non sono ubriaco, io ti amo sul serio.- sbuffa,lamentandosi come un bambino.
Non riesco a trattenere un sorriso.
-Fai silenzio che svegli gli altri..-
Lo faccio stendere sul letto,prima che potessi allontanarmi da lui mi prende dal polso facendomi cadere sul suo petto.
Mi guarda intensamente negli occhi e solo adesso mi rendo conto che essi sono rossi e le pupille sono dilatate.(?)
Perdo un battito.
-Dimitri,ti sei drogato?- domando seriamente.
Mi accarezza la guancia sorridendo.
-Prima eri tu la mia droga amore,ma adesso che ti ho persa ne ho un'altra.
E peferisco mille volte usare questa,che andare con un'altra ragazza che non sia tu..- sussurra prima di chiudere gli occhi.
Mille emozioni mi invadono in un'attimo.
Il suo respiro si fa regolare,mi alzo dal suo petto e gli tolgo le scarpe è i calzini bagnati.
Sospiro e lo metto per bene sotto le coperte,resto a guardarlo per un pò prima di scendere di sotto e prendere un bicchiere d'acqua.
Mi metto a pensare alle sue parole..
Quindi si è drogato per colpa mia?
E il ti amo?
Mi ama ancora per davvero?
Troppe domande di nuovo cazzo.
Perché mi è piaciuto sentirmelo dire?
Mi sono sentita ancora amata e solo con lui mi succede,mi sono sentita ancora bene come quando stavamo insieme.
Sospiro ancora e salgo di nuovo in camera.
Dovrei mettermi a dormire con lui?
Beh non posso lasciarlo qui da solo,se mia madre entra e la fine.
Chiudo la porta a chiave e faccio un respiro.
Mi metto accanto a lui dandoli le spalle,prima di chiudere gli occhi sento solo un braccio intorno alla vita che mi stringe a sé,è così cado nel mondo dei sogni.
Skip time..Mattina dopo.
Mi sveglio sentendo un respiro caldo sulle mie labbra,apro lentamente gli occhi ritrovandomi faccia a faccia con dimitri,mentre il suo braccio e intorno alla mia vita.
Lo guardo per un pò e non posso negare che non mi dispiace stare così,dopo un anno sono riuscita a dormire veramente bene.
Tolgo lentamente il suo braccio è mi alzo faccendo attenzione a non svegliarlo.
Guardo l'ora,le 10:00,in casa c'è silenzio cosa strana.
Vado in bagno e inizio a farmi una doccia,finita vado nella cabina armadio è mi vesto con dei pantaloncini e una maglietta lunga fino al sedere bianca.
Mi asciugo un pò i capelli e li lascio così,per poi truccarmi con un pò di mascara,mi spruzzo un pò di profumo,metto le calze senza le scarpe è ho finito.
Ritorno in camera e dimitri dorme ancora,mi avvicino a lui e noto che è rosso sulle guancie.
Appoggio la mano sulla sua fronte.. Cazzo scotta.
Vado in bagno e prendo il termometro per poi ritornare da lui,mi siedo sul letto e inizio a svegliarlo piano.
-Dimitri svegliati. .- sussurro.
Mugugna qualcosa e apre lentamente gli occhi,per poi rinchiuderli subito.
-Scotti,fatti controllare la febbre.-
Apre di nuovo gli occhi è mi guarda con essi stanchi.
Gli tolgo le coperte è avvicino la mia mano al bordo della sua maglietta,gliela alzo mentre sento il suo sguardo su di me.
Gli alzo il braccio e prendo il termometro,lo accendo e lo metto sotto la sua ascella,gli abbasso il braccio e aspetto che suoni.
-Scusa..- sussurra dopo pochi secondi.
Lo guardo non capendo.
-Scusa se sono venuto qui,non ricordo tutto,ora me ne vado..-
-Non fa niente..- sospiro.
-Grazie..- sussurra subito dopo.
-Per cosa?- domando confusa.
-Grazie a te dopo un anno sono riuscito a dormire.-
Il mio respiro si blocca,ma mi riprendo subito appena il termometro suona.
Sbianco appena leggo..
-Cazzo,hai la febbre a 40 è mezzo.-
-Mmm..- fa una smorfia.
Gli tolgo le coperte,inizia a tremare.
-No,fa freddo.-
-Se stai con le coperte la febbre aumenterà..
Ti prendo dei vestiti di luca, tu vai a farti una doccia che sei ancora bagnato dalla pioggia.-
-Chi è sto luca?- domanda seriamente,con gelosia.
Trattengo un sorriso.
-Il mio fratellastro,ora vai a farti la doccia.-
Mi guarda con occhi dolci,mi trattengo ancora una volta dal sorridere.
-No, non verrò con te,e ora vai.-
Sbuffa è con fatica si alza dal letto.
-Sei cattiva..- sussurra. 
-Vai su.- sorrido sta volta,non potendomi più trattenere.
Mentre lui entra in bagno io vado nella camera di luca e prendo dei vestiti,ritorno in camera è appoggio i essi sul letto.
Esco poi di camera e scendo di sotto andando in cucina.
"Tesoro ritorneremo tra due giorni, i nonni avevano bisogno di noi.
Un bacio
Mamma"
Bene, almeno non dovrò spiegarli chi è dimitri, anche se già lo sa per quello che gli ho raccontato.
Prendo uno straccio pulito e lo bagno con acqua fredda,per poi prendere anche una tachipirina e un bicchiere d'acqua.
Risalgo in camera e vedo che si è già vestito ed è sdraiato sul letto con gli occhi chiusi.
Mi avvicino a lui è appoggio lo straccio bagnato sulla sua fronte,apre subito gli occhi è mi guarda.
-Tieni,bevi questa.- li passo la pasticca e l'acqua.
Si alza a fatica è butta tutto giù,riprendo il bicchiere e sto per uscire dalla camera,ma la sua mano mi ferma dal polso.
-Resta con me,per favore..- sussurra con gli occhi chiusi.
Senza dire niente mi sdraio vicino a lui,si gira subito verso di me è appoggia la testa sul mio petto stringendosi forte.
Gli tolgo lo straccio dalla fronte e lo metto sul comodino,lo sento tremare,quindi metto le mie mani sulla sua schiena e lo stringo a me per dargli calore.
Al mio tocco si rilassa e sento che sospira,un sospiro di sollievo.
-Quanto mi sei mancata cazzo..- sussurra.
Sto in silenzio,voglio che continui a parlare.
-Per tutti i mesi è tutto l'anno passato senza di te,lo passato a drogarmi e a farmi d'erba è marijuana..-
Mi sento in colpa cazzo.
-Lo facevo con l'intenzione di non pensarti più,ma neanche la droga ti toglie dalla mia testa cazzo.- ride leggermente.
-Sono venuto qua per cercare di dimenticarti..Visto che la russia mi ricordava te,ma neanche così è cambiato qualcosa.-
Per un pò resta in silenzio..
-Non ho mai toccato neanche una ragazza,ci ho provato ma appena lo facevo mi faceva schifo,mi veniva da vomitare.-
Al solo pensiero che lui si andato con un'altra,un fastidio si fa sentire al petto.
-Il mio fottuto cuore è tutto tuo,jessica.-
Il mio accelera.
-Volevo soltanto una cazzo di famiglia con te e la voglio ancora.
Hai perso quello che era nostro figlio e io non sapevo nemmeno di averlo,prima di..- sussurra,lasciando la frase in sospeso.
-Tu ora sei felice..- sospira.
-Vorrei cazzo,vorrei poterti lasciare in pace ed essere felice con chiunque sia quello lì, ma non riesco e non posso.-
Si stringe di più a me,d'istinto porto la mano tra i suoi capelli.
-Non posso perché c'è un problema,un problema bellissimo..-
Quale? Dillo.
-Ti amo ancora e non ho mai smesso un secondo di farlo,per questo non posso lasciarti andare ora che ci siamo incontrati di nuovo.-
[...]
Capitolo 🤏 corto.

IN UN GIORNO SEI DIVENTATA LA MIA VITA -MOMENTANEAMENTE SOSPESA-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora