CAPITOLO 1

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Mi chiamo Jessica Brown, sono italiana e ho 16 anni. Ho un fratello più grande di 28 anni, lui è sposato e non vive qui, ma in Australia con sua moglie e i suoi due figli. Ho una migliore e unica amica, Giulia, di 17 anni, ma a parte lei ho anche un amico, Mike, di 18 anni.

Non vorrei dire loro addio, ma a mio dispiacere devo. Perché dico ciò?
Beh, dopo domani io e mia madre ci trasferiamo a Los Angeles, solo io e lei, in una piccola villa deserta vicino al bosco.

I miei genitori sono separati da tre anni, per questo mio padre non verrà con noi. All'inizio ci stavo male, ma alla fine ho visto che stavano meglio così.

Ora però, tornando al tempo presente, in questo momento sono nella mia camera a fare la valigia e a pensare a domani.

Non solo che dovremo svegliarci alle 5 del mattino visto che l'aereo parte alle 6, ma ho anche paura e spero che sia solo per l'aereo, visto che ho una sensazione strana, come se dovesse succedere qualcosa.

Finita la valigia, guardo l'orologio al polso. Sono le 14:00, quindi decido di uscire a fare una passeggiata.

Mi sistemo un po' il trucco e i capelli in bagno, per poi andare verso l'armadio e optare per un paio di jeans blu a vita alta, una maglietta corta bianca e una felpa nera con la zip, accompagnando il tutto con delle scarpe da ginnastica comode.

Fatto tutto ciò, esco dalla camera e scendo di sotto dove trovo mia madre sul divano.

"Mamma, esco a fare un giro."
"Va bene, tesoro, stai attenta."
Annuisco ed esco di casa.

Inizio a incamminarmi verso il parco dietro casa. Mentre sono tra i miei pensieri, con la fortuna che ho, vado a sbattere contro qualcosa di duro che mi fa cadere a terra.

"Sta attenta, ragazzina" una voce roca e fredda mi fa rabbrividire.

Alzo lentamente lo sguardo e vedo un ragazzo a dir poco stupendo, non l'ho mai visto da queste parti:

Alto, capelli castano scuro con un ciuffo che gli cade sulla fronte e copre un po' gli occhi. Due occhi del medesimo colore, ma così scuri che sembrano neri. Due labbra perfette con una leggera barba sul viso senza imperfezioni. E infine, un fisico da dio, giuro, nemmeno un pizzico di grasso.

"Sc... scusami, non ti avevo visto..." balbetto a bassa voce, alzandomi lentamente da terra.

Sul suo volto si apre un piccolo, ma sexy, ghigno. Ma che sto dicendo?!

Inizia ad avvicinarsi piano a me, è appena a due centimetri dal mio viso, mette due dita sotto il mento e mi alza delicatamente il viso facendo incastrare i miei occhi con i suoi. Essi si incastrano perfettamente fra loro.

"Come ti chiami, piccola?"

Cavolo! Ha uno strano effetto su di me.
Di solito non mi faccio toccare e lo mando a quel paese, ma questo tipo qua mi intimidisce. Ha un'aria da superiore.

"Jessica..." sussurro.

Sorride mostrando i suoi perfetti denti bianchi, alza una mano e mi sorprende appena inizia ad accarezzarmi la guancia, ormai rossa e bollente. Al suo tocco sento una piccola scossa lungo la schiena.

"Quanti anni hai, Jessica?" pronuncia lentamente il mio nome, calcandolo un po'.

"16..." continuo a sussurrare.

La sua espressione all'improvviso cambia.

"È stato un piacere, Jessica..." sussurra sempre con voce roca, togliendo lentamente il dito da sotto il mio mento.

Fa due passi indietro e mi guarda un'ultima volta dalla testa ai piedi, per poi girarsi e andarsene.

Rimango per pochi secondi immobile a fissare la sua figura che piano piano si fa sempre più lontana, non riuscendo a capire che cosa sia appena successo. Sono ancora scossa, quindi decido che è meglio tornare a casa.

......

Mi chiamo Dimitri Petrov e ho 22 anni. Sono il più grande mafioso della Russia. Sono venuto in questa città per trovare una ragazza.

Di solito, uso le ragazze solo per i miei scopi, ma ultimamente mi sono rotto il cazzo di cambiarne ogni giorno e ho deciso di volerne una fissa e di innamorarmi per una volta nella vita.

Poi devo avere una donna al mio fianco. Visto che sono un mafioso, in futuro mi servirà un'erede, a meno che non nasca una femmina, ma ora non ci pensiamo.

*La stessa cosa che è successa a Jessica*

Mentre mi allontano sempre di più da lei, non riesco a smettere di pensare che sia la ragazza più carina che io abbia mai visto.

Beh, chiamatemi pure scemo o meglio dire psicopatico (mi si addice di più, sì) ma ho una fottuta voglia di scoprire di più su di lei.

Inoltre, ho bisogno di una moglie, quindi mettiamoci al lavoro, no? Potreste pensare: "Ma ha solo 16 anni!"
Embeh? C'è chi si sposa molto prima, quindi non rompete le palle.

Prendo il telefono e chiamo uno dei miei uomini, chiedendogli di cercare tutto su di lei.

》》

IN UN GIORNO SEI DIVENTATA LA MIA VITA -MOMENTANEAMENTE SOSPESA-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora