II.

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"Sai che ho visto Gaetano ieri?" Mi dice Paolo mentre giriamo per negozi. Io faccio finta di niente.

"Era uno straccio. Mi ha chiesto di te e penso che gli manchi." Me la butta lì. Alto gli occhi al cielo.

"Non mi interessa." Dico, cercando di non farmi intimidire dalle parole del mio amico. "Ha detto chiaramente che da me non vuole altro che una cosa occasione."

Paolo mi fissa. "Secondo me, invece, non è abituato ad avere una cotta per qualcuno, specialmente se quel qualcuno è un tipo fuori di testa e criticone. " Mi punzecchia.

Io lo guardo torvo. "Non sono criticone, semplicemente, non amo le persone indecise. Abbiamo condiviso dei momenti carini, ma è tutto finito."

Girovaghiamo per il centro commerciale ,ma penso a Gaetano, anche se non vorrei. Perché mi capitano sempre dei casi umani tra le mani?

Alla fine, decidiamo di andare a cena fuori insieme. Settembre ha portato con sé i primi temporali e anche un pò di aria fresca, infatti, si sta decisamente meglio rispetto a qualche settimana fa, quando faceva un caldo assurdo.

Dopo aver cenato, ci salutiamo e torno a casa.

Mi trovo Gaetano che mi aspetta sotto la pioggia. Afferro le chiavi del portone dal mio borsello e, con passo svelto, mi incammino nel tentativo di depistarlo, ma lui mi viene dietro.

"Possiamo parlare?" Mi chiede. "Che cosa vuoi? Cosa c'è da aggiungere?" Gli rispondo, mentre la pioggia si intensifica.

Adesso, diluvia a dirotto e mi sto bagnando completamente.

Apro il portone, ma lui mi afferra e mi blocca.

"Lasciami andare che sta diluviando."

Lui mi fissa con quei suoi occhi penetranti.

"Che cosa vuoi da me? Eh? Eh?" Mi dice ed è completamente fuori di sè. "Non riesco a non pensarti. Qualsiasi cosa faccia, ci sei sempre tu dentro la mia testa e mi sta mandando fuori di testa." Mi urla. "Non dormo da diverse notti e sto una merda per colpa TUA!" Sottolinea l'ultima parola.

"Ma io che posso farti? Sei tu che non vuoi una relazione, quindi non posso certo aiutarti." Dico.

Lui urla e io mi spavento.

"Vuoi che sia il tuo ragazzo?" Si avvicina a me. "Vuoi stare a casa e coccolarci? Vuoi che sia tuo e unicamente tuo?"

Io lo fisso e poi mi giro. Apro il portone e lo spalanco. Sono fradicio e mi beccherò un raffreddore.

"Parlami."

"Sì.Sì e sì." Gli dico. "Voglio tutto questo e allora? Tu non vuoi la stessa cosa, quindi è anche inutile parlarne."

Lui mi afferra per un braccio e mi attira a sè. Mi bacia e sento tutta la sua disperazione. Mi vuole e io voglio lui. In questo momento sembra tutto così dannatamente facile.

Non so nemmeno io come, ma ci ritroviamo nel mio letto e questa volta non facciamo sesso. Non brama solamente di avere il mio corpo, vuole anche la mia anima.

Mi bacia e mi sussurra che gli son mancato, che non vuole più stare lontano da me e io mi abbandono completamente a lui in una notte tempestosa di settembre.

La sveglia suona e io apro gli occhi. Ho mal di testa, credo di aver dormito male. Sono completamente nudo e accanto a me sento un corpo caldo. Mi giro e trovo Gaetano, con il suo fisico da dio greco, che dorme beatamente con un braccio attorno alla mia vita.

Mi soffermo a guardarlo e il mio cuore ha un sobbalzo. Cazzo, ha dormito qui da me.

Non ha mai voluto rimanere a dormire, stavolta sì. Sorrido, ma mille dubbi mi attanagliano la mente. "E se non mi vuole veramente?". "E se mi dirà che ha commesso un errore?".

Allontano il suo braccio e mi alzo. Afferro le mutande e le indosso, poi vado a recuperare una vestaglia.

"Ehi." Mi accorgo che è sveglio. "Perché non torni a letto?" Mi dice. Io lo fisso e non so che fare. "Non te ne sei già pentito?". Lui sbuffa. "Quello che ho detto la scorsa sera era la verità. Voglio stare con te, Dany."

"Tecnicamente non l'hai detto. Mi hai solo urlato contro e poi abbiamo fatto..." Ma mi blocco, stavo per dire l'amore.

Lui si alza e si avvicina a me. Cazzo, quanto è bono appena sveglio.

"Daniele, vorresti essere il mio fidanzato?" E si inginocchia davanti a me. Io sono in imbarazzo e inizio a ridere.

Lui mi guarda come se fossi matto.

"Che c'è? Pensavo fosse quello che volevi." Ma io rido a crepapelle. Non so il motivo di questa reazione.

"Scusa. Scusa." Dico, quando vedo che si è offeso. "E' solo che..." E continuo a ridere.

Lui si alza va a recuperare i vestiti.

"No, perdonami. Non volevo ridere." Mi scuso e cerco di tornare serio. "E' solo che non mi fido ancora di te. Voglio dire, sei un Don Giovanni, ti piace scopare senza legami e ho paura che per te questo sia solo un gioco. Ho sofferto tanto in questo periodo e non me la sento di stare nuovamente male." Confesso.

Lui mi fissa con intensità, poi si avvicina a me e mi mette le mani attorno ai fianchi. Sento il suo alito un pò pensate, ma non mi da fastidio. Mi bacia e questa volta è un tocco lieve delle sue labbra sulle mie.

"Non sono mai stato più sicuro in vita mia. Non chiedermi perché mi piaci, perchè non saprei dirtelo, voglio dire, sei sexy, quello si, ma sei anche completamente matto."

Io ridacchio.

"Ed è proprio per questo che non posso fare a meno di te. Ci ho provato, ho mentito a me stesso sul fatto che non mi mancassi, ma sono stati giorni orribili." Si blocca. Lo vedo in imbarazzo.

"Credo di essermi innamorato di te." Rimango a bocca aperta. Gaetano, il playboy con un corpo da urlo e la fila di ragazzi fuori casa, è innamorato di me.

Lo bacio appassionatamente. Sono felice.

Prendo la giornata libera fingendomi malato e rimaniamo a letto a vedere film e a parlare delle nostre vite.

E' una giornata perfetta.

Il Temporale non vuole smettere, anzi, piove a dirotto, ma dentro casa c'è il sole. Mi sento bene e pieno di energie.

Facciamo l'amore quattro volte, in posti nuovi come la doccia.

Gaetano si dimostra molto dolce con me, non il ragazzo che ho conosciuto nella sua taverna quella sera di giugno.

Ci addormentiamo abbracciati e mi sento al sicuro.

I miei amici sono felici per noi. Paolo dice che ci vede bene insieme e anche Gianni è molto contento. Alessio mi dice solamente di godermi questa nuova relazione, ma nessuna predica da parte sua.

Ben presto, iniziamo ad uscire insieme e devo dire che Gaetano sa come farci divertire. Ci porta in posti che non pensavamo di frequentare come le giostre. L'ultimo giorno di settembre, ci porta in zona mare, dove ci sono le autoscontro e io e i miei amici ci godiamo una serata spensierata. Torniamo bambini.

Ad un certo punto, Gaetano si allontana, non so dove sia.

"Avete visto Gaetano?" Chiedo ai miei amici, ma loro fanno cenno di no. Torna poco dopo con dello zucchero filato e me lo porge.

Credo sia la cosa più carina e premurosa che qualcuno abbia fatto per me. Lo bacio e lo ringrazio.

Gli altri incominciano a fare gli scemi, fischiandoci e urlandoci: "Evviva gli sposi." Ma a me non importa, sto completamente bene con me stesso.

"Ciao." All'improvviso, sento qualcuno salutarci. E' un ragazzo alto, fisicamente ben messo e con i capelli lunghi legati da un elastico. Direi che è gran bel vedere.

"Tu che ci fai qui?" Chiede Alessio che, all'improvviso, ha la faccia di chi ha visto un fantasma. "Sono qui perchè ho bisogno di parlarti."

Quando Il Sole TramontaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora