Quando Il Sole Tramonta

III.

Alessio arriva in un tardo pomeriggio di fine dicembre. Mentre tutte le persone si preparano a trascorrere il natale con i propri cari in gioia e serenità, io passo le mie giornate in ospedale. La situazione non è per niente bella, ma fortunatamente Gianni è tornato a respirare autonomamente e il medico ha deciso di trasferirlo al reparto di chirurgia. Io, Alessio e Paolo facciamo i turni per stargli vicino e parlare con i dottori.

Con Alessio presente mi sento più forte e sono felice che abbia lasciato tutto quanto per venire da noi.

"Devi mangiare, così ti rimetterai in forze presto." Gli dice Alessio a Gianni, il quale deve essere dimagrito di almeno venti chili. Sembra tutto pelle e ossa, ma per fortuna è un tipo che reagisce, quindi la situazione sembra farsi meno peggiore di giorno in giorno.

Purtroppo, hanno dovuto atomizzarlo, il che significa che hanno lasciato un pezzetto di budello fuori, coperto da una bustina che serve a raccoglierne le feci. Non è il massimo, ma almeno è vivo.

"Non mi esibirò più! E' impossibile che possa cantare e ballare con questa cosa." Dice, riferendosi alla borsetta.

"Sei vivo, questo è quello che conta." Rispondo, mentre sfoglio le pagine che mi ha inviato l'autrice che seguo.

"Sì, ma non so se mi faranno mai esibire in questo stato." Gianni sembra davvero giù. Fortunatamente, entra la Dottoressa Piuma, una donna bionda e riccia, piccolina ma tanto, tanto in gamba. Ha due occhi azzurri e un sorriso rassicurante e, ogni volta che la vedo, non lo so, mi sento pieno di speranza. Lei si avvicina. "Come sta il mio paziente preferito?" Chiede e fa una carezza sul viso di Gianni.

"Un pò così oggi." Risponde. Lei si acciglia. "Eppure ti trovo bene." Lui scuote la testa. "Il problema è nello spirito." Fa il melodrammatico.

Lei scoppia a ridere. "Sentiamo, cosa succede?"

Gianni le racconta di come si senta triste perché, a causa della borsetta non potrà più esibirsi nei panni della Gianna,

Lei lo fissa e poi sorride. "Guarda che oggi ci sono molti più stomizzati di quanto pensi e tutti fanno una vita abbastanza normale. Vanno a mare, fanno palestra e, addirittura, qualcuno fa anche climbing, quindi non penso proprio che questo possa impedirti di esibirti. Anzi, io trovo che adesso hai anche qualcosa in più da dare." E gli fa l'occhiolino. "Considera che esistono delle panciere adatte che sono molto coprenti e sei apposto." Le spiega lei.

Gianni la ascolta rapito. La Piuma è una donna davvero incredibile, ha sempre una soluzione per ogni cosa. Vedo Gianni illuminarsi. "Quindi posso tornare a fare una vita normale?" Domanda per conferma.Lei annuisce. "Inoltre, se tutto va come deve, potremmo anche ricollegare tutto quanto e torneresti completamente ad una vita normale."

"E' un'opzione?" Chiedo. "Certo! Al momento è stato essenziale procedere in questo modo, ma in futuro chi può dirlo. La vita è piena di piccoli miracoli." Quando un'infermiera la chiama, lei ci saluta e se ne va.

Gianni sta decisamente meglio adesso ed è anche più allegro.

Alessio entra nella stanza e porta un sacchetto di patatine per me. "Mangia, che anche tu sei dimagrito tanto." Mi dice e ha ragione. In questo periodo non ho avuto tempo di fare nulla.

Quando arriva il momento delle visite mediche serali, le infermiere fanno uscire tutti quanti. Io e Alessio andiamo a fumare una sigaretta fuori. Non fumo o meglio, fumavo prima, poi ho smesso, ma adesso ho ripreso per il forte stress e anche Alessio, di tanto in tanto, mi fa compagnia.

"Dopo questa storia, però, butti quello schifo nel cesso." Mi ammonisce lui. Io annuisco.

"Sei sicuro che Pietro non si sia seccato per il fatto che non starai con lui a Natale?" Domando, all'improvviso. Lui mi guarda e stenta a rispondere. "Voi siete più importanti del Natale. Non avrei mai e poi mai permesso che rimaneste soli in una situazione del genere."