Non ricordavo quanto la casa di Jake fosse grande, fino a quando non arrivai davanti ad un cancello nero aperto, dove si stavano affrettando ad entrare gruppi di ragazzi dai vestiti particolari.
Il viale ghiaioso che portava all'ingresso era illuminato dai lampioni; tutt'intorno, un giardino immenso.
-Ehi, principessa dark! Sei tutta sola?
Un tizio vestito da Joker mi si avvicinò pericolosamente, facendomi arrossire sotto la maschera ed indietreggiare di un passo. Già ubriaco, tesoro?
-No, devo incontrarmi con il mio ragazzo. È dentro che mi aspetta- dissi seccamente. Ma che mi era saltato in mente?
Joker mi lasciò con sguardo di sconfitta e io varcai l'ingresso, fondendomi con la folla.
Le luci colorate mi facevano girare la testa e la musica a palla mi rendeva impossibile anche solo sentire i miei pensieri. Vagai senza meta, mentre attorno a me i ragazzi bevevano e si divertivano.
Dovevo assolutamente trovare Jake, lui mi avrebbe detto cosa dovevo fare per non annoiarmi più di tanto.
Ed eccolo lì, poggiato a una colonna; i capelli neri un po' mossi, occhiaie e il cilindro in testa.
Mi sporsi in avanti e gli sfiorai un braccio per farlo voltare.
-Jake...
Lui mi guardò stupito, cercando un particolare per identificarmi.
-Ci conosciamo, signorina? Immagino di sì, visto che l'ho invitata io...potrebbe dirmi il suo nome o togliere la maschera?
-Per ora preferirei restare un mistero, Cappellaio!- risi io.
-Mi concederebbe il prossimo lento?
-Perché, mettete anche lenti qui?
-Certamente! Mai venuta alle mie feste?
-Ehm, no...
Appena la musica si fece più dolce, prese la mia mano e la portò sulla sua spalla; poi, mi cinse la vita ed iniziò a muoversi lentamente. Non avevo idea di come si ballasse, ma cercai in tutti i modi di non pestargli i piedi e di seguirlo. I nostri volti erano così vicini che riuscivo a percepire il suo respiro sulla mia pelle.
-Profumo di rosa...mi tentate signorina!
Mi misi a ridere un po' più forte del solito, facendo voltare qualcuno che mi lanciò delle occhiatacce.
-Che c'è?
-Niente, è che se continui a chiamarmi "signorina" mi sembra di stare in un romanzo dell'800!
-Come vuoi, per questa sera sarai la mia Alice!
Più che altro, con il vestito rosso e nero, sembravo la Regina di Cuori, ma... dettagli.
Avevo sempre amato quella favola, per il semplice fatto che era un sogno ed io adoravo i sogni. Nel Paese delle Meraviglie tutto era possibile; lì, la magia era reale.
Come in molti libri, del resto. Ma quello era stato il primo che avevo letto.
Senza che me ne fossi resa conto, Jake mi stava trascinando verso l'uscita; potevo già sentire la freschezza dell'aria e il volume della musica un po' meno assordante.
-Ti va di fare una passeggiata, Alice?
STAI LEGGENDO
This is not a fairytale, it's real life
Novela Juvenil-E se andassimo nel Paese delle Meraviglie? -Io ci sono già- mi disse, allargando le labbra in un sorriso. Si possono trovare fin troppi riferimenti a personaggi di libri e serie tv. Fangirl mode on