Stiamo insieme?

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-Ehi!- gli sorrisi, sedendomi sull'altalena accanto.
Alzò lo sguardo per un secondo, poi tornò a guardare davanti a se, il volto triste e pensieroso.
-Senti, mi dispiace che mia madre ti...
-E così, tu e Isaac...c'è qualcosa tra voi?
Ma che...?! Sapevo che aveva frainteso tutto.
Ho come un dejà-vu, mi ricorda quando me l'aveva chiesto Isaac...
"E così...tu e Jake..."
Insomma, sembra che se passo un po' di tempo con qualcuno è come se ci andassi a letto!
-Jake! No! Siamo solo amici!
-Sicura?- si voltò verso di me, con uno sguardo indagatore.
-Certo, J.
-Mi mancava quel soprannome...Mi mancavi tu...
Ommioddio, sono finita in un libro?
Ora mi dirà cose tipo "nei miei sogni ho paura di perdere te, ma sto bene quando vedo che ci sei".
Mi alzai dall'altalena e mi spostai proprio davanti a lui, scostandomi i capelli di lato.
Era così bello ed avevo una tremenda voglia di baciarlo.
-Che vorresti fare adesso?- chiesi, mentre lui alzava lo sguardo su di me. Sorrise e mi porse la mano, che presi senza esitazione. Mi attirò subito a se e mi rubò un bacio, che approfondì quasi subito, facendo scivolare dolcemente la lingua nella mia bocca. Mi prese per i fianchi e mi fece sedere su di lui, mentre io gli appoggiai le mani al petto.
-Non so, tu che vuoi fare?- mi chiese a fior di labbra, scostandomi una ciocca di capelli dal volto.
Vuoi veramente saperlo? Non so se ti conviene...
-Mmm...
-Sei stata abbastanza chiara- sorrise lui, catturando di nuovo le mie labbra.
-J, posso chiederti una cosa?
-Sì.
-Come facevi a sapere che ero io la ragazza sotto la maschera la sera della festa?
-Ho riconosciuto i tuoi occhi.
-I miei occhi...e cos'hanno di speciale?
-Sono i tuoi.
No, omg, questo è troppo! I miei poveri feels! Qualcuno mi aiuti, vi prego!
-Beh, ora che stiamo insieme potresti venire a cena da noi una di queste sere!
No, aspetta, da quand'è che stiamo insieme? Mi sono persa qualcosa?
-Stiamo insieme?
-Io pensavo...
Non ero mai stata con nessuno prima, a parte Dylan, Josh, ecc.; ma quella era un'altra storia. Jake era lì, reale davanti a me, con il suo sorriso che avrebbe fatto sciogliere persino la Umbridge. Averlo così vicino mi provocava una sensazione così...strana...ma piacevole. Gli stampai un bacio sulle labbra, senza esitazione, accarezzandogli i capelli corvini dietro la nuca.
-Okay- sorrisi -Ma prima, un'ultima domanda...
-Spara.
Non ho una pistola con me, mi dispiace...
-Perché quella sera mi hai baciata, visto che sapevi che sotto la maschera c'ero io?
Rimase interdetto per qualche secondo e mi fissò con un'espressione indecifrabile.
-Jake
-Perché era da otto anni che volevo farlo...

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