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harry's pov

«Louis, credo dovremmo prendere Ellis con noi, non abbiamo problemi economici, ce lo possiamo permettere..» sto sparecchiando la tavola insieme a mio marito.

Abbiamo da poco finito di pranzare e le bambine sono fuori in giardino a giocare.

«Sono piccole ed è impegnativo, però se adottare Ellis ti renderà felice, io sono d'accordo con te.» mi risponde, così mi butto addosso a lui, iniziando a baciarlo come se non ci fosse un domani.

«Amore vacci piano che così mi consumi.» mi dice appena mi stacco da lui.

«Che simpaticone che sei.» lo prendo in giro.

«Andiamo a dirlo alle bambine, non voglio che Ellis viva nel dubbio neanche per un altro secondo.» lo prendo per mano ed usciamo fuori.

Le vedo giocare insieme con i loro peluche.

Skyler con l'immancabile orsetto di nome Nala e Ellis con il bradipo Sam.

«Hey, dovremmo parlarvi.» io e Louis ci sediamo sull'erba vicino a loro.

Generalmente con queste basse temperature non le farei sedere sull'erba, rischiando di prendersi il raffreddore, ma oggi è una giornata parecchio soleggiata.

Così interrompono quello che stavano facendo e ci prestano la loro attenzione.

«Elly, noi vorremmo diventare i tuoi papà e Sky la tua sorellona, che ne dici?» le domanda Louis e compare immediatamente un sorriso sul suo volto.

«Davvero?» ci chiede, con un'espressione stupita sul volto.

«Si, amore. Davvero.» le rispondo e lei si butta fra le nostre braccia ed ovviamente anche la maggiore senza aspettare neanche un secondo si unisce all'abbraccio.

«Siamo una bellissima famiglia, sono tanto contenta.» ci sussurra Skyler ed io le do un bacio sulla guancia.

Ha proprio ragione, stiamo costruendo una famiglia non bellissima, ma di più.

«Papà, babbo!» esclama Sky, venendo da noi che stiamo in cucina.

«Che c'è, amore?» le domando.

«Tra poco è natale! Dobbiamo fare l'albero.» mi risponde, ed effettivamente ha ragione.

Ormai mancano circa due settimane, quanto passa in fretta il tempo..

Dobbiamo comprare i regali e prenotare i biglietti per prendere l'aereo, partiremo il vent'otto dicembre e non vogliamo svelare alle piccole il luogo.. sarà una sorpresa.

«È vero, vado in garage a prendere le decorazioni e l'albero, torno tra poco.» le dico e lei annuisce.

Così prendo tutto il necessario e torno in casa.

L'albero lo metteremo in un angolo vuoto del salotto.

Così, aiutato da Louis, monto l'albero.

«Skyler, Ellis!» richiamo la loro attenzione, e subito ci raggiungono.

«Allora voi mettete queste palline qui, mentre io e il babbo mettiamo le altre, ok?» domando.

«Perché noi non possiamo metterle tutte?» mi domanda mia figlia maggiore.

«Perché sono di vetro e siete ancora piccoline, non voglio che vi facciate male.» le rispondo, facendole una carezza.

«Ora a lavoro, forza ragazze!» esclama mio marito, facendoci ridere.

E passiamo così la giornata.

Finita l'opera d'arte più comunemente chiamata albero di Natale decidiamo di cenare e per concludere la giornata nel migliore dei modi, guardiamo un bel film natalizio alla tv.

𝑺𝒕𝒓𝒂𝒗𝒐𝒍𝒈𝒊𝒎𝒊 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 | 𝓗.𝓢 ; 𝓛.𝓣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora