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harry's pov

Siamo fuori in giardino, le bambine stanno giocando.

Skyler è sulla sua amata bicicletta mentre Ellis sta facendo dei giri con il suo nuovo monopattino.

Invece io e mio marito siamo seduti sul dondolo, che grazie al vento fresco si muove lentamente, facendoci rilassare.

Adoro passare i pomeriggi in compagnia della mia famiglia.

Sta andando tutto per il verso giusto, quando sento un forte rumore, alzo lo sguardo e noto che le mie figlie siano andate a sbattere.

Mi precipito da Ellis e Louis fa la stessa identica cosa.

«Hey amore ti sei fatta tanto male?» chiedo preoccupato, abbassandomi alla sua altezza e lei mi indica il suo gomito destro.

Louis glielo controlla e fortunatamente ha solo un piccolo graffio.

«Adesso entriamo in casa e lo sciacquiamo con dell'acqua fresca, che ne dici?» le chiedo, e lei annuisce.

Così Lou la prende in braccio ed io li seguo all'interno della nostra villa.

skyler's pov

Si sono dimenticati di me, credo.

Sento un bruciore provenire dal mio ginocchio, così guardo nella sua direzione e noto si sia sbucciato e che mi stia uscendo del sangue.

Mi ritiro giù il pantalone della tuta, coprendo la ferita.

Provo ad alzarmi da terra e ci riesco, con un po' di fatica.

Appena butto lo sguardo sulla mia bicicletta noto che si sia storto un po' il manubrio.

Mi asciugo una lacrima che scende dal mio viso, che stupida che sono, ora che finalmente avevo qualcosa di mio sono riuscita a romperlo.

Però io non c'ho fatto apposta ad andare contro mia sorella, lei ha perso il controllo del suo monopattino e mi è venuta a sbattere.

Lentamente mi avvio in casa a fatica, dato il dolore.

Mordo il mio labbro inferiore per sopportare il bruciore ed inizio a salire le scale che portano alla mia camera.

Dopo diversi minuti, finalmente sono arrivata al piano superiore, così entro dentro la mia stanza e mi siedo sul letto.

Mi tolgo le scarpe e mi sdraio.

Passo il resto della giornata da sola nella mia camera, nessuno è venuto a cercarmi.

Sento un "è pronta la cena" così al solo pensiero di dover fare di nuovo le scale rabbrividisco.

Farà male.

Così con i miei tempi raggiungo gli altri in cucina e mi siedo al mio posto.

«Alla buon'ora.» mi rimprovera papà.

Io abbasso lo sguardo sulla mia forchetta ed inizio a mangiare il petto di pollo già tagliato all'interno del mio piatto, rimanendo in silenzio per tutta la durata della cena.

Quando tutti abbiamo finito di mangiare mi alzo da tavola.

Non voglio tornare di sopra, non ci riesco, la ferita è fresca e mi procura tanto dolore, non l'ho neanche disinfettata. Non ci arrivo al ripiano in cui si trova il disinfettante, è troppo in alto.

Prendo un respiro profondo e decido di affrontare le scale di casa mia un'ultima volta per questa giornata.

Quando finalmente arrivo in camera mi butto sul letto.

Gioco un po' con le barbie e quando mi stanco prendo il mio pigiama e lo indosso.

Di solito mi aiuta a metterlo papà oppure babbo, ma oggi sembra che io sia finita nel dimenticatoio.

Mi metto sotto le coperte e dopo poco sento bussare alla porta.

«Avanti.» dico, nella speranza che siano i miei papà per darmi la buonanotte come ogni sera, ma è soltanto mia sorella minore.

«Ellis vai via.» ma lei scuote la testa e si avvicina a me.

«Volevo solo darti la buonanotte, Sky.» mi risponde ma io la spingo leggermente e lei cade a terra ed inizia a piangere.

Mi alzo velocemente dal letto.

«Oddio, scusami tanto Elly, non volevo farti cadere, ti sei fatta male? .. scusa.» faccio io, agitandomi.

I nostri genitori ci raggiungono e mi guardano male.

Aiutano Ellis ad alzarsi, che fortunatamente non si è fatta nulla, e lei e papà escono dalla mia stanza.

Mentre babbo rimane, ha un'aria seria, di solito il più severo tra i due è papà, lui non si arrabbia praticamente mai.

«Io non volevo, mi dispiace..» sussurro, con le lacrime agli occhi.

«Non si usano le mani e lo sai, Skyler. Che non ricapiti più. Oggi sei anche andata a sbattere contro tua sorella ed ho visto com'è ridotto il manubrio della bici, devi stare più attenta.» mi rimprovera.

«Ma babbo, è stata lei a sbattere contro di me con il monopattino, devi credermi.. ti prego.
A m-me dispiace c-che si sia rotto il manubrio.. non c-ci ho fatto apposta.. s-scusami.» singhiozzo, iniziando a piangere.

Lui mi lancia un altro sguardo e poi se ne va.

Spero che la mia sorellina non sia troppo arrabbiata con me, ero arrabbiata con i papà e me la sono presa con lei, ingiustamente.

Mi asciugo le lacrime e mi rimetto a letto, provando ad addormentarmi.

Domani ricomincia l'asilo, dato che le vacanze Natalizie sono terminate.

𝑺𝒕𝒓𝒂𝒗𝒐𝒍𝒈𝒊𝒎𝒊 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 | 𝓗.𝓢 ; 𝓛.𝓣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora