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skyler's pov

Sto passeggiando con Chelsea, la mia migliore amica, per i corridoi della nostra scuola.

Siamo dirette agli armadietti per posare le cose inutili per la prima ora.

Cammino distrattamente, dato che sono presa ad ascoltare i problemi adolescenziali della mia amica, quando ad un certo punto un ragazzo sbatte contro di me, facendo volare i quaderni che tenevo in mano a terra.

«Stai più attenta, ragazzina.» lo sento urlare.

Sbuffo e mi giro, facendogli il dito medio.

«Ma chi si crede di essere? Avrà un anno in più di noi.» affermo, riponendo dentro l'armadietto le mie cose.

«Hai perfettamente ragione, Sky.. non fraintendermi, però l'hai visto? È un figon-» la interrompo prima che possa finire la frase.

«Può essere figo quanto vuole ma l'educazione se l'è scordata a casa.» sbuffo.

In seguito ci avviamo nella nostra aula e come al solito ci mettiamo l'una accanto all'altra in un banco in ultima fila.

«Ragazzi, volevo informarvi che faremo un lavoro in collaborazione con i ragazzi dell'ultimo anno, ognuno di voi è stato assegnato in coppia con uno di loro, gli altri saranno qui a momenti ed annunceremo le coppie.» ci spiega la professoressa di scienze.

Spero solamente di non capitare in coppia con una persona svogliata.

Dopo poco i più grandi ci raggiungono nella nostra aula.

Annunciano le coppie in ordine alfabetico, così aspetto il mio turno.

«Skyler Styles con Tyler Allen.» annuncia, ed io non so chi sia "Tyler Allen" quindi attendo che sia lui a venire da me.

Vedo il ragazzo con cui sono andata a sbattere questa mattina camminare nella mia direzione.

Oh no, fa che sia uno scherzo.. questo tipo mi sta altamente sulle palle anche se fino a qualche ora fa non sapevo nemmeno della sua esistenza.

Ci dividiamo in due aule, dato che in totale saremo una quarantina.

Ci portiamo il necessario per iniziare il lavoro e ad ogni coppia viene assegnato un computer.

Io e lui ci sediamo l'una affianco all'altro.

«Sei quella di stamattina, che mi è venuta a sbattere.» sussurra, ed io mi giro verso di lui.

«Prima cosa è il contrario, sei tu che mi sei venuto contro, e seconda cosa, ho un nome.» dico, leggermente alterata.

«Allora, Skyler, che ne dici di iniziare il progetto?» mi domanda, soffermandosi per un secondo di troppo sul mio nome.

Annuisco, ed accendo il computer.

«Sfoglia il libro e trova qualcosa di utile, io intanto prendo un foglio per gli appunti.» gli dico.

Entro in casa e butto lo zaino a terra, è stata una mattinata parecchio faticosa.

Entro in cucina, attirata da un buon profumino.

«Ci sono novità su babbo?» domando, sedendomi a tavola.

Oggi a pranzo saremo solamente io e papà; Ellis mangia fuori con il suo gruppo di amici.

Lui scuote la testa tristemente.

«Purtroppo no, ho paura Sky, non possiamo perderlo.» ammette, mentre una lacrima amara scende dai suoi occhi.

Non l'ho mai visto così, per me papà è sempre stato il mio supereroe, un simbolo di forza, ma da quando c'è stato quel terribile ed ingiusto incidente sembra totalmente un'altra persona.

Stento a riconoscerlo, senza babbo al suo fianco è diverso.

«Va bene se esco con Chelsea oggi?» chiedo a mio padre.

«Certo, ti aspetto a cena?» mi domanda, ed io in risposta annuisco.

harry's pov

Sono in giardino, sdraiato sull'amaca, tentando di rilassarmi, ammirando il panorama dinanzi a me.

Improvvisamente sento il mio telefono squillare, così lo prendo al volo, notando che mi stia chiamando l'ospedale.

Spero non sia successo nulla a mio marito.

«Pronto?» domando.

«Salve signor Styles, abbiamo delle novità.» mi risponde una voce femminile.

«Cioè?» chiedo, impazientemente.

«Suo marito si è svegliato e non sembra riportare danni.» annuncia, facendomi scoppiare il cuore nel petto.

Così chiudo la chiamata e mi preparo velocemente per andare in ospedale.

Ormai avevo quasi perso le speranze.

Raggiungo la mia auto e guido velocemente per le strade della mia città.

Poco m'importa di prendermi una multa; mio marito è vivo e tutto potrà tornare alla normalità.

«Amore mio, non sai quanto mi sei mancato.» gli dico, lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra.

Mi sono sdraiato affianco a lui sul lettino.

«Ti amo Harry. Come stanno le nostre bambine?» mi domanda.

«Stanno bene, ho mandato un messaggio ad entrambe, saranno qui il prima possibile.» lo informo, e lui annuisce, sorridendo.

Il dottore poco fa ci ha spiegato che Louis potrà tornare a casa domani stesso, hanno solo bisogno di monitorarlo durante la notte e se tutto va bene sarà fuori di qui.

Ormai sono arrivato in ospedale da circa un'ora e gli ho raccontato anche di Stella.

«Comunque, riguardo Stella, vai a prenderla.
Quando ne parli ti brillano gli occhi e sembra una bambina dolcissima. Non mi dispiacerebbe diventare padre per la terza volta.» ammette, facendo comparire automaticamente un sorrisetto sulle mie labbra.

«Dici sul serio?» domando, incredulo.

«Sì, dico sul serio. Ora su, forza, vai da lei!» mi incoraggia, invitandomi a scendere dal letto.

«Non pensi che dovremmo prima parlarne con Skyler ed Ellis?» gli chiedo.

«Saranno qui a momenti. Tu stai tranquillo, ci parlo io con loro.» mi risponde, incoraggiandomi.

Così lo saluto ed esco velocemente dall'ospedale.

Stasera saremo solamente io e la piccola Stella, dato che se le mie figlie non cambieranno i loro programmi andranno entrambe a dormire dalle loro amiche.

Salgo nella mia macchina, mettendola in moto.

L'ospedale è meno distante dall'orfanotrofio rispetto a quanto lo sia dalla mia casa.

Così inizio a guidare, consapevole che finalmente qualcosa sta andando per il verso giusto.

𝑺𝒕𝒓𝒂𝒗𝒐𝒍𝒈𝒊𝒎𝒊 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 | 𝓗.𝓢 ; 𝓛.𝓣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora